~ Tredici ~

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Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge, ama quel cuore che per te si strugge. Non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi guarda e tace.

-W. Shakespeare

Capitolo 13.

Il cuore prese a battermi nel petto più velocemente del solito ed Harry mi strinse le mani.

《Che succede?》

Chiese preoccupato, notando la mia espressione. Io lo ignorai e aspettai altri due secondi prima di far scorrere il dito sul tasto verde ed accettare la chiamata.

《Jam, non so dove sei, ma ho bisogno che tu venga in ospedale, subito.》

Un nodo assurdo mi strinse la gola.

《Che è successo?》

Chiesi sconvolta, mi ero leggermente piegata su me stessa, come se mi avessero dato un pugno nello stomaco. Harry mi stava tenendo per le braccia.

《Ti spiego appena arrivi, corri verso la sala operatoria.》

E detto ciò riattaccò. Mi morsi violentemente il labbro inferiore con il panico che mi percorreva il corpo intero.

《Jamie, parlami.》

Disse Harry scuotendomi per le spalle, io strinsi le labbra tra loro cercando di non farmi prendere dal panico.

《Devo andare in ospedale.》

Mormorai spostando lo sguardo intorno a me e poi presi a muovermi verso l'uscita, spintonando chiunque si mettesse sulla mia strada.

《Jamie!》

Ignorai i richiami di Harry, dovevo andare, e subito. Victor voleva me, non qualcun altro. Era successo qualcosa, lo sentivo.

《Jamie, ti accompagno io.》

Urlò poi il riccio, fermandosi davanti a me con il respiro leggermente affannato. Io scossi la testa.

《Neanche per sogno, qua c'è Rosemary io devo solo..》

La mano di Harry mi interruppe quando si posò di fretta sulle mie labbra.

《Non fa niente, io accompagno te e basta.》

Il cuore smise di battermi per un secondo, stavo uscendo pazza per lui e prima che potessi dire qualcosa fui trascinata nella sua macchina.

《Arriveremo subito Jamie, stai tranquilla.》

Annuii incapace di spiccicar parola. Il brutto presentimento andava aumentando ogni volta che la macchina avanzava ed io non riuscivo ad impedire al mio labbro inferiore di tremare.

Non sapevo quanto l'ospedale fosse distante dal locale in cui eravamo, così come non sapevo cosa fosse successo e tutto questo mistero non faceva che aumentare la mia ansia.

《Jamie, ci sei?》

Chiese Harry e quando mi voltai verso di lui notai il suo sguardo preoccupato.

《Io.. si certo.》

Risposi sussurrando e non feci caso al fatto che Harry probabilmente non mi aveva sentito. Quando sentii la macchina rallentare aprii di scatto la porta e corsi verso l'entrata dell'ospedale.

Sentivo i piedi farmi male e il petto esplodere, ma li dovevo raggiungere.

Corsi verso il reparto che conteneva la sala operatoria, senza badare ai richiami di alcuni dottori e quando vidi i capelli biondi di Victor il mio cuore si fece un po' più leggero.

Trouble | h.s.Where stories live. Discover now