~ Ventidue ~

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Stavolta ce la fate?

Poi ho detto che non mi importava, Dio quanto ho mentito.

-cit.

Capitolo 22.

《Merda.》

Sussurrai uscendo di corsa dalla stanza e tornando in bagno, dove presi una tovaglia bianca leggermente bagnata per cercare di pulire quel disastro.

Stavo quasi per tornare in camera quando andai a sbattere contro il petto di qualcuno, o meglio, di Harry, che mi stava guardando con un sopracciglio alzato e un sorrisetto malizioso.

《Buongiorno, ed io che pensavo di trovarti a letto per portarti la colazione.》

Ammise mostrandomi un sacchettino bianco e i miei sensi furono inebriati dal profumo di cornetti appena sfornati.

《Che ci fai fuori dal letto?》

Chiese poi confuso, io diventai rossa come un peperone.

《Io? Ehm niente.》

Harry scoppiò a ridere, come a prendermi in giro ed io incrociai le braccia sotto al petto.

《Non dirmi che tu di martedì mattina quando hai la possibilità di non andare a scuola ti svegli alle sette. Dimmi che è successo.》

Pretese ancora sorridendo, ma subito dopo mi ritrovai schiacciata contro il muro mentre il sacchetto di cornetti raggiungeva il pavimento e le sue mani mi intrappolavano.

Sentii il respiro bloccarsi in gola quando si avvicinò di un paio di centimetri facendo toccare i nostri nasi.

《I-io... mi è venuto...》 Deglutii prima di continuare, più per la sua vicinanza che per l'argomento.

《Il ciclo?》

Mi precedette lui alzando un sopracciglio ed io mi ritrovai ad arrossire, portando le mani sul viso per nascondermi da lui.

La sua risata roca non tardò ad arrivare e sentii solo le sue labbra accanto al mio orecchio.

《Allora devo ringraziarlo per non essere arrivato ieri sera.》

Sentii il familiare formicolio allo stomaco quando capii cosa intendesse e  mi limitai a rifilargli una gomitata nello stomaco.

《Che stavi facendo con questa comunque?》

Chiese abbassandosi sulle ginocchia mentre prendeva in una mano l'asciugamo e con l'altra si massaggiava la pancia dove l'avevo colpito.

《Io? Niente.》

Risposi di fretta, imitando le mie stesse parole e vidi solo Harry sollevare gli occhi, scettico.

《Odio quando mi dici le bugie.》

Ammiccò baciandomi la punta del naso e allontanandosi da me e camminando verso la stanza.

《Dì grazie a Rosemary per l'assorbente.》

Sbottai in panico, cercando un modo per non fargli vedere le lenzuola macchiate.

Harry si girò verso di me scuotendo la testa e sorridendomi.

《Lo farò.》

Mi stuzzicò accarezzandomi la guancia e poi andò via da me, lasciandomi a rimuginare sulla gelosia che mi stava attraversando da corpo a corpo.

《Harry!》

Esclamai quando mise piede nella sua stanza e lo vidi scomparire oltre la soglia, facendomi sospirare sconfitta.

Trouble | h.s.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant