~ Ventiquattro ~

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La scuola mi sta uccidendo, credetemi. È una cosa assurda :o

Il gruppo whatsapp è aperto se volete entrare.

Obiettivo: 24 commenti.

Ti lasciavi incasinare corpo, anima e mente, ma continuavi a scegliere lei.

-me.

Capitolo 24.

《Devi lasciarmi in pace, sono stanca.》

Sbottai, gli occhi stracolmi di lacrime e la voce tremante. Harry si fermò ansante davanti al mio corpo, alzando una mano per fermarmi.

《Non andartene, per favore.》

Mi chiese, alzandosi in posizine eretta, il respiro ancora pesante, i capelli spettinati e le guance rosse.

《Non posso restare.》

Sibilai in risposta, la rabbia che mi esplodeva nel petto non smetteva di colpirmi, come uno tsunami nel mezzo del disastro.

《Perché non puoi?》

Chiese allargando le braccia, le sopracciglia corrucciate in un'espressione confusa. Io sospirai, asciugandomi gli occhi con un singhiozzo strozzato.

《Perché non posso più farlo. Tu hai lei e ti basta, deve bastarti. Sai cosa penso quando stai con me?》

Chiesi retoricamente, Harry lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, quasi sconfitto aspettando che continuassi.

《Come fai a stare con me quando c'è lei a consolarti, a baciarti, a darti tutto ciò di cui hai bisogno.》Mi interruppi quando un singhiozzo mi sorse in gola. 《Penso che sono una testa di cazzo, perché tu continui ad usarmi.》

Harry rimase spiazzato dalle mie parole, ma subito dopo avanzò di un passo, facendomene fare uno indietro a me e questo lo fermò.

《Questo è mio.》Sbottò indicandosi il cuore. 《Decido io chi può piacermi e chi no, non gli altri, non tu.》

Distolsi lo sguardo dai suoi penetranti occhi verdi, portandomi le mani sul viso, pulendo le lacrime di delusione e nervosismo che non finivano di cadermi sul viso.

《E tu mi piaci Jamie. Mi piaci a tal punto da tradire Rosemary.》

Fece un altro passo, ma questa volta non mi tirai indietro, aspettando che dicesse qualcos'altro, ma quando capii che non avrebbe parlato lasciai un sospiro e lo feci io.

《Perché io allora?》

Chiesi, evitando il suo sguardo, ma vidi i suoi piedi muoversi verso di me e sentii solo le sue mani prendermi con delicatezza il viso e costringermi a guardarlo negli occhi.

《Perché sei tu. Perché sei semplice, arrossisci ai complimenti, sei piccola di statura e posso abbracciarti molto meglio. Perché non sei bellissima, ma per me lo sei e questo mi dà la possibilità di dirtelo ogni volta che lo voglio. E perché mi stai incasinando la vita in un modo che non credevo sarebbe stato possibile.》

Scossi la testa, abbassando lo sguardo al pavimento, non potevo reggere tutto quello. Non ce la facevo. Semplicemente era tutto così nuovo e doloroso per me, non potevo certamente continuare così.

Trouble | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora