~ Quindici ~

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La verità è che c'ho il cuore spaccato a metà e non c'ho pietà perché il mondo non ce l'ha.

- Noyz.

Capitolo 15.

《Harry!》

Strinsi gli occhi al sentire quella voce, stringendo i pugni sui manici di cartone delle buste che avevo tra le mani mentre passeggiavamo lungo il parco principale di Holmes Chapel.

Harry sembrò non sentire la voce della bionda che si avvicinava sempre di più e continuò a ridere con Natan e Colton, non lo avevo mai visto così spensierato.

《Harry, amore.》

Mi si strinse il cuore mentre Harry si voltava verso Rosemary e sul viso di quest'ultima nacque un bellissimo sorriso che fece rimanere incantati sia Colton che Natan.

Ashley invece alzò un sopracciglio posando le mani sui fianchi e guardando la ragazza con arroganza.

《Hei, piccola.》

Se il sorriso di lei era stata una battaglia da guardare il viso di Harry in quel momento fu una guerra, la stava guardando così come ogni ragazza vorrebbe essere guardata.

Dio, si vedeva lontano chilometri che la amava, ma a me non doveva fregarmene, giusto?

Girai i tacchi non appena le loro labbra si scontrarono con dolcezza e raggiunsi la macchina di Ashley che era stata parcheggiata lì vicino, la strana ragazza dai capelli viola mi raggiunse.

《Chi è quella? Mi sembra di averla vista a scuola.》

Annuii.

《Si chiama Rosemary Clinton, fa il quarto ed è la più brava di quell'anno e come avrai capito è la ragazza di Harry.》

Esclamai acida, gettando le buste nei sedili posteriori prima di prendere posto su quelli anteriori. Ashley mi imitò, mettendo in moto.

《Già mi sta sul cazzo.》

Mormorò lei con nonchalanche e scrollando le spalle in un gesto così naturale che scoppiai a ridere.

《Torniamo a casa o vuoi andare da qualche parte?》

Chiese guardandomi negli occhi e sogghignando, sapevo che voleva chiedermi qualcosa, ma feci finta di niente.

《In ospedale, per favore. C'è mio fratello ricoverato.》

Mormorai e Ashley annuì, guidando in silenzio finché non facemmo metà tragitto.

《Jamie, posso chiederti una cosa?》

Chiese lei prima di cambiare marcia e portare di nuovo la mano alla bocca per mordersi le pellicine intorno alle unghie.

《Dimmi.》

Sapevo che non si sarebbe trattenuta, è una ragazza troppo curiosa.

《Ti piace Harry, vero?》

Chiese col tono di chi la sa lunga e non fui nemmeno sorpresa dalla domanda, semplicemente portai lo sguardo fuori dal finestrino.

《Non lo so, non sono mai stata innamorata, non so come si fa.》

Ammisi e sentii che potevo fidarmi completamente di lei, come se la conoscessi da una vita, ma purtroppo dicevo sul serio.

Non sapevo cosa volesse dire essere innamorati di qualcuno, sentire le ginocchia tremare o le farfalle allo stomaco, ero sempre stata occupata a non annegare nel ricordo dei miei genitori.

《Mi stai ascoltando?》

La voce di Ashley mi riportò indietro, facendomi scuotere la testa.

《No, scusa.》

Trouble | h.s.Where stories live. Discover now