~ Ventinove. ~

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ULTIMO CAPITOLO.

Oddio, è l'ultimo capitolo piango.

Qui voglio almeno 27 COMMENTI.

"Così puoi portarmi all'inferno, se questo significa che posso tenerti la mano."

-Follow you.

Capitolo ventinove.

Due giorni.

Due giorni che cercavo di ritornare alla mia vita di sempre.

Due giorni che sentivo la mancanza di Harry fin dentro le ossa, tanto da farmi far male lo stomaco.

《Ti prego Jamie, ignorali, tra qualche giorno se ne dimenticheranno.》

Io strinsi i pugni alle parole di Ashley, non avrebbero dimenticato quelle menzogne di Rosemary, così come io non avrei dimenticato tanto facilmente i baci di Harry.

《È facile parlare quando non sei tu quella ad essere chiamata troia, vero?》

Sbottai nervosa, perché nessuno capiva che oltre al dolore che provavo per Harry, mi facevano male anche i commenti acidi di quegli stronzi?

Ashely sospirò, rassegnata, portando l'attenzione alla spiegazione di geografia mentre io mi impegnavo a guardare fuori dalla finestra, cercando di pensare a tutto, fuorchè la lezione o Harry.

《Signorina Watson, cosa stiamo dicendo?》

Venni riportata bruscamente alla realtà quando il professore di Chimica mi riportò all'attenzione.

《Ehm..》

Mormorai imbarazzata, sentendo le guance diventare rosse e abbassai lo sguardo, colta in fragrante. Il professore scosse la testa mentre tutta la classe scoppiava a ridere.

Io mi strinsi nella felpa che avevo addosso, cercando in tutti i modi di ignorarli e sentendo la rabbia e la vergogna lottare per prevalere l'una sull'altra.

Quando il professore intimò di smetterla, sospirai di sollievo.

《Prof, sta pensando al modo in cui è riuscita a sedurre Harry, ovviamente, troia qual è.》

Mi voltai di scatto, il cuore in fiamme per le parole di una delle migliori amiche di Rosemary. Feci per rispondere, ma la classe scoppiò di nuovo a ridere.

Mi alzai di scatto dal banco, rischiando di far rovesciare la sedia, ma non me ne curai, scappando fuori dalla classe con gli occhi stracolmi di lacrime.

Quando mi chiusi in bagno, il mio cuore stava battendo un po' troppo veloce e avevo già iniziato a piangere. Mi lasciai cadere contro la porta cercando di calmarmi.

Qualche minuto dopo, il cellulare mi vibrò un paio di volte nella tasca.

Da: Ashley

"Torna qui, li ho sistemati io. Per favore, non pensarci."

Feci una smorfia e visualizzai e non risposi, leggendo il secondo messaggio. Persi un battiti quando realizzai che era da parte di Harry.

Da: Harry

"Dobbiamo parlare."

Deglutii ed iniziai a tremare, cosa voleva ancora da me?

A: Harry

"Non abbiamo niente di cui parlare."

Mi spaventava l'effetto che riusciva ad avere su di me, il modo in cui riusciva a controllarmi a distanza. Volevo parlargli, eccome se lo volevo, ma non volevo vederlo.

Trouble | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora