Capitolo 3

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Perché.

Questa era la domanda che il bellissimo uomo, con la sua prominente mandibola e occhi verdi, le aveva chiesto. Perché.

Elsah stava cercando di convincere se stessa che la ragione per cui lo avesse aiutato fosse per via della sua natura angelica - gentilezza e bontà erano solo due delle tante caratteristiche che costituivano i cordiali Halves.

Ma, anche se Elsah non l'avrebbe ammesso, c'era qualcosa - qualcosa di diverso in lui. Qualcosa che attirava inconsciamente Elsah verso di lui.

Forse era dovuto semplicemente al fatto che lui avesse un disperato bisogno di aiuto, dopo essere stato attaccato in quel modo.

O forse perché era insopportabilmente attraente. La sua bellezza, la sua mascolinità si irradiava da ogni parte del suo corpo; e tutto ciò piaceva ad Elsah, anche se non voleva ammetterlo.

"Sei già sveglia?" Chiese Harry alla bellezza dai capelli color platino, la sua voce rauca per via del sonno. "Dovresti riposare un altro po'."

"Io guarisco più in fretta degli umani," rispose semplicemente Elsah, dirigendosi verso il letto di Harry. "Ti senti meglio?"

"Sì, molto meglio, grazie a te."

"Non parliamo di questo." Elsah gli rivolse un cordiale sorriso.

Harry si tirò lentamente su a sedere, togliendosi le coperte di dosso. "Di chi è questo posto?"

"Un mio amico ci viveva tanto tempo fa. Ora la casa è vuota. Ti andrebbe del the?"

Harry annuì, sogghignando. "Non pensavo che ai mezzi-angeli piacesse il the."

"Impariamo ogni giorno cose nuove, no?"

"Suppongo di sì."



--


Elsah si accomodò sul divano, di fronte ad Harry, avvolta da una calda coperta e con una tazza di the tra le sue mani.

"Dimmi qualcosa di te, Harry."

"Cosa vuoi sapere? Sono noiosamente umano."

Elsah scosse la testa. "Gli umani mi affascinano." Forse non tutti gli umani, ma questo umano sicuramente sì.

"Così come gli Halves affascinano me." Harry sospirò, prendendo un altro sorso del liquido caldo e dolce che un Half aveva preparato per lui. Era delizioso - diverso da tutti quelli che aveva bevuto prima. Forse era perché Elsah fosse molto brava a preparare il the, o forse era perché lei fosse metà angelo e questo influiva su ciò che faceva, includendo anche la più banale tra le cose - preparare del the.

"Raccontami qualcosa della tua vita. Famiglia? Le cose che preferisci? Quanti anni hai?" Elsah alzò lo sguardo su di lui, curiosa.

Harry si morse il labbro. "Ho ventitre anni." Guardò Elsah, aspettando la sua risposta.

"Io diciannove, è la mia età umana." Rispose Elsah.

"E per quanto riguarda gli anni degli angeli? Come funziona?" Domandò Harry, e per la prima volta, non conosceva la risposta ad una domanda.

"Questa è una cosa che io devo sapere, e tu indovinare." Lo prese in giro, guadagnandosi una risatina da parte dell'uomo attraente. "Comunque, va' avanti. Cosa ti piace fare? Qual è il tuo colore preferito?"

Lui le lanciò un sorrisetto, e annuì prima di parlare di nuovo. "Il mio colore preferito, guarda caso, è proprio quello dei tuoi occhi." Disse audacemente.

Insatiable (italian translation)Where stories live. Discover now