Capitolo 13

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Elsah si trovava sdraiata sul suo letto, gli occhi si andavano man mano chiudendo mentre ascoltava il rumore della pioggia. Harry aveva fatto una doccia subito dopo aver ricevuto il sangue, col tentativo di abbassare la sua temperatura.

Erano giunti all'accordo che Elsah non avrebbe più utilizzato il suo sangue, a meno che i cinquantasei grammi, che gli aveva dato poco prima, non fossero stati sufficienti.

Così cercò di rimanere sveglia,  esausta dagli eventi del giorno, ma volendosi assicurare che Harry stesse bene, una volta uscito dal bagno.

Tuttavia, il suo corpo era esausto, e  non riuscì a rimanere sveglia quando il sogno si impossessò di lei.




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Quando si svegliò la mattina dopo, l'appartamento era vuoto. Harry non c'era - era sparito.

Ma aveva lasciato un messaggio accanto al cuscino di Elsah.

Elsah, cara, sono uscito per cercare di risolvere il casino in cui ci siamo cacciati ieri. Per favore, non preoccuparti, mi sento molto meglio rispetto a ieri. Non aspettarmi sveglia stanotte, farò tardi. Ti ho lasciato una sorpresina sul tavolo. Spero ti piaccia.x

Elsah piegò ordinatamente il pezzo di carta, in modo tale che i bordi non si stropicciassero. Era così che faceva ogni cosa - con perfezione e meticolosità. Si alzò, e fece il letto, appianando le pieghe del piumino. Una volta finito, si diresse verso il suo armadio, per cambiarsi dai jeans, con i quali si era addormentata, in qualcosa di più comodo.

Elsah optò per i suoi pantaloncini neri preferiti, ed una canotta nera, indossandoli velocemente prima di dirigersi verso la cucina per vedere cosa le avesse lasciato Harry.

Ancora calde nel piatto, vi erano delle uova strapazzate, insieme ad un toast  ricoperto di marmellata. Sorrise mentre si sedeva per mangiare il cibo che lui aveva lasciato per lei, ricordandosi di doverlo ringraziare.

Mangiò in silenzio, pensando agli eventi che erano successi il giorno precedente. Non riusciva a smettere di pensare alle parole del Demone, al fatto che lui volesse un'enorme quantità del suo sangue.

Non appena prese un altro morso di toast alla marmellata di frutti di bosco, ci fu un tonfo rumoroso, che fece sobbalzare Elsah.

Alzandosi velocemente ed affrettandosi alla porta, guardò prima dallo spioncino, poi sospirò sollevata, ed aprì la porta.

"Zayn!" Saltò tra le sue braccia, rivolgendo un sorriso enorme al suo amico. "Come stai? Mi sei mancato così tanto!"

Lui rise, aggiustandosi i suoi occhiali neri, e ricambiando l'abbraccio. "Bene! E tu, angioletto?"

"Benissimo," si allontanò, sorridendogli ancora. "Dai, entra!"

Indossava una camicia verde scuro ed un paio di jeans sbiaditi, con uno zaino sulle sue spalle. I suoi capelli erano in disordine e scompigliati, come sempre.

Mentre seguiva Elsah all'interno dell'appartamento, si fermò per annusare qualcosa nell'aria. "Cos'è questo odore? Cibo?"

"Oh!" Si ricordò improvvisamente Elsah. "Harry mi ha preparato la colazioni, serviti pure."

Mentre lo conduceva verso il tavolo, la sua mano aggiustò nuovamente i suoi occhiali - una sua abitudine. Poggiò il suo zaino su uno dei divani e poi continuò a seguire Elsah. "Chi è Harry?" Chiese curiosamente.

Prese una sedia, facendo cenno a Zayn di sedersi. "Ho un altro amico umano!" Esclamò, emozionata, "quindi ora ho due amici umani - te e lui!"

"Ellie. . ." Zayn aggrottò le sopracciglia, "sei sicura di poterti fidare di lui? Devi stare attenta. . ."

Insatiable (italian translation)Where stories live. Discover now