Capitolo 4

5.3K 374 172
                                    

Le sue condizioni non migliorano affatto, anzi tutto il contrario - la strana infezione di Harry continuò a peggiorare durante la notte.

Elsah non riuscì a chiudere occhio - continuava ad osservare Harry. Lui correva ripetutamente in bagno, vomitava fino a che non ne poteva più, e poi crollava sul letto. L'unico problema era che lui non avesse mangiato niente, quindi non c'era nulla da vomitare.

Era passata finalmente un'ora da quando si era alzato l'ultima volta dal letto, ed Elsah iniziò a fare su e giù, non sapeva se essere sollevata o preoccupata per questo. Si avvicinò a lui, chinandosi leggermente per poggiare la mano sulla sua fronte.

Trasalì per il calore - stava letteralmente bruciando. Letteralmente e spaventosamente bruciando. Elsah era a conoscenza che la febbre fosse in grado di uccidere e denaturare le proteine del corpo.

"Harry," sussurrò, scuotendogli lievemente la spalla. "Stai bene?"

Nessuna risposta. Niente.

Lei alzò la voce. "Harry. Harry, ti prego. Parlami. Dimmi che stai bene."

Riusciva a vedere i suoi occhi muoversi sotto le palpebre chiuse, ma lui non rispondeva. Lei iniziò ad agitarsi, e non sapeva per quanto ancora sarebbe potuto sopravvivere.

No. Pensò Elsah. Non morirà. Non può.

Subito dopo, Harry si tirò su a sedere, debole. I suoi occhi erano ancora chiusi, come se stesse dormendo, e il suo stato letargico fece capire ad Elsah che lui stesse davvero dormendo.

Dalle sue labbra sfuggì una tosse violenta - una tosse proveniente dal profondo dei suoi polmoni, che si fermò solo dopo alcuni minuti. Mentre tossiva, Elsah era corsa a prendere un bicchiere d'acqua per l'uomo ammalato.

Portò il bicchiere vicino le sue labbra, lui fece un sorso e poi lo porse di nuovo a lei.

Il bordo del bicchiere era macchiato di sangue, così come le labbra di Harry.

"Harry! Oh mio Dio, stai tossendo sangue!" Il timbro della sua voce era elevato.

I suoi occhi si aprirono, solo per un istante per guardare Elsah. "Sto bene -"

E poi il suo corpo crollò all'indietro sul letto, perdendo i sensi.

Elsah urlò.

-    - -

Al sorgere del sole, con mani tremanti, Elsah estrasse il piccolo coltello in platino, che teneva nella sua tasca. Lo teneva in caso di emergenza, decorato con zaffiri e pietre antiche.

Le persone che non la conoscevano, avrebbero guardato la lama e avrebbero pensato che fosse 'abbastanza figa' o qualcosa di simile. Ma poche erano le persone che invece conoscevano la verità; la lama di platino, tutto ad un tratto, aveva assunto un valore importante nella mani di un Half.

Questo era l'unico metallo in grado di perforare la loro pelle bianca. Ma gli Halves erano sempre stati conosciuti per la loro natura pura e gentile, e quindi vedere uno di loro con un coltello nella pelle era un po' ironico.

Ma Elsah non aveva altra scelta, non con questo uomo sorprendentemente attraente. Doveva fare qualcosa - lui non poteva morire.

Quindi avvicinò il coltello al suo polso, ansimando mentre faceva un taglio. Portò il polso sanguinante vicino le labbra di Harry, permettendogli di ingerirlo mentre lui era ancora senza sensi. Fece molta attenzione a non guardare la ferita che si era causata - la vista del sangue la inquietava.

Sarebbe stato meglio iniettare il suo sangue direttamente nelle vene di Harry, in modo tale da giungere subito nel suo flusso sanguigno, ma Elsah non aveva gli strumenti adatti per farlo, e questa era stata la sua unica possibilità.

Insatiable (italian translation)Where stories live. Discover now