Capitolo 5

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Un altro capitolo, because why not ✊🏻

Buona lettura e grazie mille per i vostri voti/commenti; li leggiamo tutti. x



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"Harry non puoi semplicemente 'aspettare che passi'. È ovvio che il tuo corpo non regga questa infezione, o quello che è." Protestò Elsah, alzandosi dal divano.

Era andata a mettere gli avanzi della pizza in frigo, e una volta tornata, aveva trovato un Harry con il viso arrossato, mentre sudava abbondantemente.

"Elsah, starò bene, okay?"

Si morse l'interno della sua guancia, preoccupata. No, non sarebbe stato bene. Stava quasi per morire la scorsa notte, mentre vomitava sangue. Non era una cosa normale. "Per favore, lasciami soltanto -"

"No," disse duramente, alzando una mano per rifiutare la sua offerta. "Mi hai già dato troppo sangue in questi ultimi giorni. Ne stai perdendo troppo." La sua voce era addolorata.

Elsah sospirò, sconfitta, e dopo si diresse in cucina per vedere se ci fossero degli antidolorifici in una delle credenze.

Aprì ognuna di esse, frugando al loro interno, senza trovare nulla. Neanche una medicina.

Quando Elsah intravide un asciugamano piegato in fondo ad una credenza, le venne in un'idea in mente, e così lo prese tra le sue mani.

Andò verso il lavandino, aprì il rubinetto, e lasciò che l'asciugamano si bagnasse e diventasse fresco. Non appena l'acqua venne assorbita, strizzò un po' il panno per non farlo sgocciolare, e ritornò sul divano, dove giaceva Harry.

Aveva gli occhi chiusi e il suo viso era di un rosso brillante. Del sudore gli ricopriva la fronte, e i suoi capelli erano appiccicati sul viso. Il suo respiro era faticoso, e vi era una smorfia sul suo volto stupendo.

Con cautela, Elsah poggiò l'asciugamano fresco e bagnato sulla sua fronte, per far diminuire la sua temperatura.

Non basta un piccolo asciugamano. Pensò, e ritornò in cucina per prenderne altri.

L'Half impiegò un quarto d'ora per setacciare l'intero appartamento, alla ricerca di asciugamani, ma alla fine, era riuscita a raccoglierne un bel numero; li bagnò e ritornò da Harry.

"Harry, ho trovato dei pantaloncini per te. Indossali e togliti la maglia. La tua temperatura corporea sta ancora aumentando." Lo supplicò, scuotendogli la spalla.

Si fece sfuggire un lamento soffocato, e si girò via da lei, mentre giaceva sul divano. "H..ho freddo."

"Tu hai freddo, ma stai bruciando! Ti prego?!"

Lui sospirò, prima di aprire i suoi occhi, tirandosi su a sedere. Le sue dita afferrarono il tessuto della maglietta, sollevandola sopra la sua testa.

Elsah non poté fare a meno di non distogliere lo sguardo, imbarazzata, anche se non c'era niente tra i due. Lei era solo un Half, e lui era solo un umano terribilmente malato che aveva bisogno di cure.

Ma c'era un qualcosa che lei non poteva negare - il suo aspetto era afrodisiaco, c'era qualcosa che l'attirava a lui così come una falena veniva attirata dal fuoco.

Quando si liberò dei jeans, non si preoccupò nemmeno di prendere i pantaloncini da Elsah; invece, si sdraiò, chiudendo i suoi occhi senza dire una parola.

Le sue sopracciglia erano unite al centro, il suo viso adornato da una smorfia, ed Elsah riprese nuovamente ad occuparsi di lui, nonostante si sentisse leggermente intimidita a stare intorno a lui, quasi nudo.

Mise un'asciugamano umido sulla sua fronte, altre sul suo petto, coprendo i suoi tatuaggi intriganti, sparsi lungo il suo addome. Ne mise altri sulle sue braccia e sulle sue gambe.

Iniziò a fare sotto e sopra e gli diede del tempo per raffreddarsi, cambiando i panni ogni dieci minuti. Ma, a differenza di quello che sarebbe dovuto succedere, la temperatura di Harry non si abbassò. Anzi, sembrava essere aumentata ancora di più quando l'Half aveva messo la sua mano sulla sua fronte.

"Harry? Come ti senti?" Disse, scuotendolo due volte prima che lui rispondesse.

"Come una fottuta merda."

Come era già successo, Elsah trasalì al suo sporco linguaggio, ma non disse nulla.

"Elsah." Ansimò lentamente, tenendo i suoi occhi serrati. "Puoi prendere il mio telefono? È sul bancone." La sua voce era rauca.

Lei non perse tempo ad andare a prendere il telefono, e ritornò subito al divano da lui.

"Vai ai miei contatti. Louis. Trova Louis."

Elsah impiegò un po' di tempo per trovarlo - non aveva mai avuto un telefono; non gli era mai servito. Ma li aveva già usati prima d'ora, per cui riuscì ad andare ai suoi contatti e a trovare il nome della persona.

Dopo due squilli, la persona dall'altro capo della linea, rispose.

"Pronto?"

Insatiable (italian translation)Onde histórias criam vida. Descubra agora