Capitolo 19

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Elsah si asciugò le lacrime dai suoi occhi con il retro della sua mano, e si diresse in bagno. Spostò velocemente tutte le cose che si trovavano sul bancone - il beauty-case, il sapone, lo spazzolino, e poi andò a prendere il sacchetto che Louis le aveva dato l'ultima volta, con tutti gli strumenti al suo interno.

Lo poggiò sul bancone, e poi si avvicinò alla vasca da bagno, nella quale Harry giaceva inconsciamente. Si abbassò, guardando solo i suoi occhi, attenta a non vedere nient'altro, e poggiò la sua mano sulla fronte di lui. La temperatura si era leggermente abbassata, grazie al ghiaccio, ma era ancora troppo alta.

Louis entrò in bagno, incrociando le braccia al petto mentre guardava Elsah accovacciata accanto alla vasca da bagno. "Come sta?"

"Meglio, ma non si è ripreso del tutto." Gli rispose.

Louis si accigliò, ma poi notò immediatamente il sacchetto che lui stesso aveva dato ad Elsah, e disse, "pronta?"

Elsah spostò lo sguardo su di lui ed annuì, "sì."

Lui le fece cenno di alzarsi, toccando il bancone. "Vieni a sederti qui."

Lei obbedì immediatamente, saltando sul bancone ed allungando il suo braccio.

Lui cacciò l'ago in platino dal sacchetto, connettendolo velocemente al tubicino, come se lo avesse fatto un centinaia di volte. Infilò il tubo nella fiala, e poi afferrò delicatamente il braccio di lei, girandolo leggermente per avere un maggior accesso al gomito, sul quale si trovava la vena.

Quando l'ago perforò la sua pelle, lei si fece sfuggire un gemito, chiudendo gli occhi e sussultando.

Louis rimosse espertamente l'ago dal braccio, lasciando che il tubicino si riempisse di sangue.

Per non sentirsi male, Elsah distolse lo sguardo dal sangue che stava uscendo dal suo braccio. Decise di concentrarsi su Harry, che si trovava ancora nella vasca con gli occhi chiusi.

"Penso che basti per ora," disse Louis, premendo saldamente il punto sulla pelle dentro al quale il tubicino era inserito, per fermare il flusso del sangue.

Rimosse velocemente il tubicino, continuando a premere con forza sulla sua pelle per non farle perdere altro sangue, e poi prese un cerotto dal mobiletto. Ma proprio mentre stava per attaccare il cerotto, lei aveva già smesso di sanguinare, quindi non aveva alcun senso metterlo.

"Non ne ho preso molto," spiegò Louis, sollevando la fiala per mostrarla a lei. "Solo qualche grammo - so che non stai del tutto bene."

"Già," disse dolcemente, "ma va tutto bene."

"Beh, diamo questo sangue ad Harry," le rispose Louis, "e poi posso darti degli ormoni per il sangue, se ti senti debole."

"Ormoni per il sangue?" Chiese Elsah, confusa.

"Sì," disse Louis, preparandosi ad iniettare il sangue ad Harry. "Ti faranno sentire più forte, e ti aiuteranno a produrre più velocemente il sangue."

Nel retro della sua mente, la voce di Zayn le stava dicendo di fare attenzione prima di assumere medicine che lei non conosceva, ma scacciò subito via questo pensiero.

"Se mi faranno sentire meglio. . . allora sì." Concordò Elsah, chiudendo gli occhi mentre si poggiava contro lo specchio del bagno, ancora seduta sul bancone. Si sentiva così esausta per aver continuato a dare il suo sangue ad Harry negli ultimi giorni, senza permettere a se stessa di riacquistare le forze. Sapeva che non era una cosa salutare, ma si sarebbe sentita in colpa se non lo avesse aiutato, quando invece sapeva di poterlo fare.

"Sì, ti sentirai subito meglio. Mi occupo un attimo di Harry e poi penserò a te."

Elsah annuì ancora una volta, non riuscendo nemmeno ad aprire i suoi occhi. Si sentiva così. . .così prosciugata. Voleva preoccuparsi di Zayn, ma non ne aveva le forze. Voleva preoccuparsi di Harry ed assicurarsi che stesse bene, ma si sentiva completamente spenta.

Insatiable (italian translation)Where stories live. Discover now