3.

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Son and Nah.



《Heey Allison!》Disse abbracciandomi.

《Che diavolo ci fai qui?》Gli chiesi ricambiando l'abbraccio.

《Beh ci lavoro.》Disse accennando un sorriso e spostando lo sguardo per terra.

《Anche mia cugina lavora qui!》Dissi scendendo dallo sgabello.

《Davvero?》Mi chiese guardandomi sorpreso da quello che avevo appena detto.

《ALLISOOOON.》Sento urlare dalla fine del balcone fino ad arrivare davanti a noi.

《Vedo che hai conosciuto il mio migliore amico.》Disse Naomi scompigliandogli i capelli.

《Ah quindi voi vi conoscete?》Chiesi guardando prima Naomi e successivamente Thomas.

《Praticamente da quando siamo nati.》Disse Thomas.

《Venimmo qui insieme a chiedere lavoro.》Concluse poi Naomi guardandolo. Si capiva un miglio che ne era innamorata, chissà da quando. me ne aveva parlato di un ragazzo a cui era interessata, ma non aveva mai approfondito.

《Ah Allison, quindi è lei tua cugina?》Mi chiese indicandola.

《Ehm.. esattamente.》Dissi accennando a una risata.

《Perché vi conoscevate già?》Chiese Naomi sbalordita.

《È nel mio stesso corso di storia, ci siamo conosciuti stamattina, sembrava smarrita fuori dall'ufficio del preside.》Disse Thomas guardandomi e intanto bevendo uno scioltino prima di iniziare a lavorare.

《Sempre la solita che attrae i ragazzi eh Allison?》Mi disse Naomi senza guardarmi e lavando alcuni bicchieri di vetro nel lavandino davanti a noi.

《Sempre Nah.》La chiamavo così quando volevo farle capire che io per lei ci sarei sempre stata, che mi sarebbe sempre importato di lei, e che avrei messo sempre lei prima di tutti e tutto. Lo facevamo sempre da piccole, quando dovevamo ricordarcelo per non dimenticarlo. Invece lei mi chiamava 'Son.' Era un nostro riconoscimento in pratica. Solo noi potevamo chiamarci così. La guardai per un istante. E solo in quel momento mi accorsi che era davvero bella. Aveva i capelli castani, lunghi fin sotto il collo e quasi ricci che le cadevano delicatamente sulle spalle, con una specie di fazzoletto rosso acceso come fascia. Occhi neri, tendenti al verde, magra, anzi molto magra ma un po più in carne di me, indossava un top nero e che le faceva vedere la pancia piatta, e dei leggins neri stretti. E per finire delle scarpe nere molto alte.

Ed improvvisamente Naomi mi bloccò dai miei pensieri.

《Sai Allison, qualche giorno fa la ragazza che mi aiutava è andata in ospedale.》

Notai Thomas che aveva improvvisamente gli occhi lucidi e che mandò giù un'altro scioltino, sembrava volesse dimenticare qualcosa.

《Continua..》Dissi io guardando Thomas ogni tanto.

《Ehm.. io qui da sola non ce la posso fare, mi serve qualcuna che mi aiuti a fare i cocktail.》Disse asciugando uno dei tremila bicchieri che erano sul bancone.

《Mi stai proponendo di lavorare qui?》Dissi mordendomi il labbro inferiore. Ero entusiasta all'idea. Sembrava un posto bellissimo quella discoteca.

《Beh, potrei parlare con Jonathan.》Disse guardandomi negli occhi.

《A me farebbe molto piacere.》Continuai.

《Aspetta che ti porto da lui.》Disse facendo un gesto con la mano indicandomi di venire dietro al bancone.
Io obbeddì ed andammo nel retro dove c'era questo ragazzo alto, praticamente uno stecchino, capelli neri, pieno di pearcing e tatuaggi ovviamente, era un locale completamente nero, ricoperto di borchie, anche le poltrone erano piene di borchie ai lati. Da un posto così cosa aspettarsi dal proprietario? Poi notai dei dilatatori completamente rossi. Ma non ci feci molto caso.

《JOO.》Gridò Naomi al ragazzo.

《Hey bambola, hai bisogno?》

Bambola? Sti cazzi Naomi.

《Jo questa è mia cugina Allison, e le piacerebbe prendere il posto di Emily.. Almeno finché non si riprende.》Disse Naomi grattandosi la nuca.

《Hai esperienza Allison?》Mi chiese sputando di fianco a se e subito dopo mettendomi gli occhi addosso.

《Ehm, preparavo cocktail in un bar a New York, ero la figlia del proprietario. Ci ho lavorato per 6 anni praticamente, conosco tutto.》

《Perfetto, allora se vuoi puoi iniziare direttamente domani alle 20.》Disse prendendo lo stuzzicadenti che aveva tra i denti e buttandolo per terra.

《Fatti spiegare da Naomi cosa fare.》Continuò, tornandosene a sistemare delle casse.

OH MIO DIO AVEVO SCORDATO CASSIE. DOVEVO ANDARE A BERE QUALCOSA CON LEI.

Ma poi ricordai che non avevo neanche il suo numero, così decisi di parlargli il giorno dopo a scuola.

《Vieni Son che io e Thomas ti spieghiamo cosa farai domani.》Disse Naomi prendendomi per un braccio e trascinandomi letteralmente dentro.

《Allora Allison.》Disse Naomi continuando. 《Prima di tutto avrai notato che ti dovrai vestire di nero perché è la moda del locale, magari mettiti quei dilatatori neri che hai a casa.》Disse iniziando a pulire il balcone.

Poi intervenne Thomas mentre spazzava per terra.

《Poi devi sapere che questo locale ha una storia contorta e complicata. Sappi solo che oltre a vestirti completamene di nero devi indossare anche qualcosa di rosso, come un riconoscimento, tipo il fazzoletto di Naomi, o anche solo il rossetto.》

《Perché qualcosa di rosso?》Chiesi io curiosamente mettendomi una mano sulla spalla.

《Ehm, ti spiego, praticamente Jo, quando stava per comprare il locale durante la firma delle carte si tagliò sul dito per sbaglio. Il sangue finì solo sulla scritta: 'The Moon Black.'
Notando che era l'unico colore tra lettere nere, decise che sarebbe diventato una specie di simbolo del locale infatti di solito non si può entrare senza qualcosa di rosso.》Concluse Thom nel mentre che aiutava Naomi a pulire ancora i bicchieri.

《Ah quindi è quello il significato delle rose rosse piene di borchie sulla scritta del locale?》Chiesi.

《Esattamente.》Affermò Naomi.

《Vabbè ragazzi io vado a casa, avete altro da dirmi?》Chiesi prima di uscire dalla discoteca.

《Si. Stai attenta Allison, attenta qui dentro.》Mi disse Naomi nel mentre uscivo dal locale.

SPAZIO AUTRICE.

Ciao ragazzi. Volevo informarvi che per scrivere questa FF ho preso spunto da un'altra FF che ho letto qualche giorno fa. Vi consiglio di andarla a leggere perché è bellissima. ( All Black / Di Eleonora_shh )

Psycho - Dylan O'Brien [Stallison]Where stories live. Discover now