22.

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La nebbia era davvero immensa intorno a me, tutto era così calmo diversamente da come me lo ero immaginato. Pensavo che in una situazione simile ci fosse più caos, pensavo che qualcuno urlasse dal dolore. No aspettate. Qualcuno sta piangendo, ma io non sento niente, non sento le voci, non sento nemmeno me stessa calpestare l'erba bagnata.
Non capisco cosa provo in questo momento. Forse è l'unico giorno in cui davvero non sento niente. Sembra che tutto stia andando a rallentatore, vedo ogni secondo di questa giornata come se fosse un minuto. Riesco a vedere di fianco al gazzebo Tate, un vecchio amico di Allison, erano in classe insieme. Mi raccontava spesso di quante cazzate facevano insieme e di quante ne avrebbero fatte ancora. Riuscivo a vedere la disperazione dentro l'anima di Tate, mentre teneva una mano attaccata al palo del gazzebo per non cadere. Il tempo andava così lento che notai una ciglia sotto il suo occhio destro. Gli occhi erano rossi e gonfi e le mani pur se una di esse era attaccata al palo tremavano in una maniera assurda.
In lontananza vedevo Carl, un altro vecchio amico di Allison, restava in mezzo alle tombe immobile, forse sentiva le stesse cose che provavo io in quel momento, aveva una camicia bianca tutta spiegazzata, era tutto trasandato, i capelli non avevano un senso logico ed ogni tanto portava la testa verso l'alto; forse per bloccare le lacrime.
Una volta Allison mi raccontò che Carl fu una delle sue più grandi cotte, e che grazie a questa dichiarazione diventarono amici inseparabili.

C'erano tutti. Derek, Crystal, Giorgia, Lip, Cameron, Jo..
Philip era di fianco a Lukas, uno con la testa che affondava nella spalla dell'altro.
Allison conosceva due coppie gay, che erano entrambe legatissime a lei; credo che si conoscano anche tra di loro. Philip e Lukas me li presentò qualche anno fa, sono così carini.
Poi l'altra coppia se non ricordo male si chiamano Isak e Even; sono della Norvegia. E si erano trasferiti nella vecchia scuola di Allison.
Mi ricordo quante volte Allison mi parlava di voler andare ad Oslo, perché Isak le raccontava sempre di quanto fosse bella ed affascinante quella città.
Forse un giorno ci andrò io, e la porterò con me nel cuore.
Con questo pensiero quasi mi misi a piangere.
Ma non riuscivo proprio a tirare fuori le lacrime.
Inerme nel fare qualsiasi cosa continuavo ad osservare tutti i vecchi amici di allison.. che conoscevo praticamente a memoria grazie ai suoi racconti.

Però la persona più distrutta di tutte a quel che credevo io era Lydia che se ne stava seduta in una delle tante sedie, lontana da tutti.
Riuscivo a vederla dentro.
Vedevo la sua anima completamente distrutta, gli occhi neri cenere, il cuore fermo e immobile.
Riuscivo a stare male solo nel guardarla per qualche secondo.
So come si sente, so che in questo momento siamo uguali, so quanto ci teneva e so quanto ci tengo io.
Mi manca.
Così lentamente mi avvicino a Lydia.
Mi siedo di fianco a lei e dopo aver fissato qualche minuto davanti a me la guardo.

"Sembra stupido, ma penso che la sua ultima preoccupazione sia stata che non sarebbe più riuscita a finire Skam." Le dissi senza neanche pensarci su di tanto.

Vidi un leggero sorriso in lei.

"Penso che verrò qui a raccontarle tutte le serie tv che le sarebbero piaciute."
Poi aggiunse.
"E per quello che ha fatto.. Le racconterò anche quelle che avrebbe odiato. Così, per dispetto."

"Non avrebbe odiato niente.. Se raccontato da te." Le dissi io.

"Naomi.."

"Si?"

"Non sento più niente." Disse impassibile.

"In che senso?"

"Credo di voler piangere, di voler urlare, ma non sento niente, quindi non ci riesco."

"Credimi Lydia. Questo è il dolore più grande, il sentimento più forte che tu possa provare in vita tua. Non la tristezza, non la rabbia, non la delusione.
Arrivare al punto di non provare più niente, è il sentimento più intenso che esista, e fa più male di tutti quelli che hai già provato." Mi alzai, la guardai e le dissi: "Lei voleva questo. Voleva diventare il nulla, dimenticata. E forse solo io e te lo abbiamo capito."

Psycho - Dylan O'Brien [Stallison]Where stories live. Discover now