10.

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Direi che sei molto brava a fingere.

(Per chi ha già iniziato la storia, e la conosce, vi informo che "Theo" da oggi sarà "Thomas")
Grazie a tutti di leggere la mia piccola storia, vi adoro.



《Cazzo prenotatevi una camera.》Naomi era appoggiata alla porta di casa con le braccia attorno ai suoi fianchi, probabilmente per i brividi di freddo e ci aveva trovati appiccicati. Devo ammettere che quando ci attaccavano ci volevano secoli prima di staccarci.

Dylan si staccò, purtroppo, da me mantenendo però, le mani sui miei fianchi. Si girò verso Naomi con la testa, nel mentre che ruotava gli occhi, e le fece un cenno con la mano, come segno di saluto, o semplicemente di rispetto.

《Come stai Dylan?》Chiese incrociando le braccia e cambiando direzione del suo sguardo da noi al terreno. Non è possibile che Naomi volesse sapere una cosa simile. Sembrava affascinata dal fatto che Dylan ed io eravamo in pigiama e spettinati.

Dylan staccò le mani dai miei fianchi, si girò definitivamente verso di lei, mettendosi di fianco a me e appoggiando il suo braccio attorno al mio collo. Forse sembrava sorpreso quanto me, di dover parlare con una sua ex conquista. O forse a tutti e due mancavano semplicemente i bei momenti passati tutti insieme quando erano ancora un gruppo di migliori amici.

《Be, direi divinamente per ora. Vedo che non sei cambiata per niente.》Disse scrutandola da capo a piedi e facendo un mezzo sorriso.

《Stranamente non posso dire lo stesso di te.》Ricambiando lo sguardo e posandolo sulla mano del moro che stringeva mio fianco. Conclusi che si riferiva al fatto di iniziare davvero una relazione. Ma era troppo presto per poterla definire tale.

《Che posso dire? Non lo avrei mai immaginato neanche io.》Girò lo sguardo verso di me verso posandolo nei miei occhi. Quello sguardo intenso che facevo fatica a reggere. Sembrava volesse urlarmi che è stato grazie a me. Poi ripose il suo sguardo verso Naomi. Ed io ammirai ancora il suo profilo, così perfetto, ed in quel momento, così innocente.

《Io torno dentro.》Fece per entrare ma si rigirò subito verso di noi, guardandomi. 《Ah ehm, Allison oggi verrà a mangiare Thomas a pranzo, vedi tu come spiegargli del tatuato che ti palpa il sedere ogni volta che può.》Rise ed entrò in casa, quasi soddisfatta della sua piccola battuta.

Dylan mi prese in braccio tenendomi per il sedere e si avvicinò al mio viso. 《Mi piace come nomignolo: "Il tatuato che ti palpa il sedere ogni volta che può." È estremamente sexy.》E mi baciò il collo lentamente. Io sorrisi a quel suo gesto. Poi ripensai alle parole di Naomi.

《Mmm senti, cosa facciamo con Thomas?》Continuava a baciarmi il collo senza rispondere alla domanda. 《Dai tatuato smettila sono seria.》Si okay stavo sorridendo per i brividi dietro la schiena causati dal contatto della sua lingua sul mio collo pallido, ma volevo un'aiuto per capire come raccontare a Thomas.. Ancora non sapevo cosa dovessi dire precisamente a Thomas onestamente, dato che io e Dylan non ci eravamo ancora fidanzanti in un certo senso. Cercavo di ragionare, ma con Dylan che mi succhiava il collo non era poi così facile pensare. Cercai di staccarmi ma senza successo, accidenti. Dopo minuti di silenzio tentati a staccarmelo di dosso, finalmente si degnò di rispondermi.

《Mmh non lo so, potremmo dirgli che sono il gemello buono di Dylan.》Si decise di rispondermi. Ma si riattaccò subito al mio collo giocando con esso, facendomi ansimare.

《E come potrebbe cascarci?》Certo che ad inventare scuse orribili finalmente qualcuno riusciva a battermi.

《Be in fondo non è mai stato tutto sto gran cervellone.》Disse staccandosi ma riattaccandosi subito dopo al mio fragile collo.

Psycho - Dylan O'Brien [Stallison]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora