CAPITOLO 4: IL MESSAGGIO

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Le prime luci del Sole iniziarono a illuminare la tetra atmosfera del Fazbear's Fright. Mike si passò la mano sulla fronte sudata, ancora un po' scosso.
Perché aveva sognato di rivivere la sua quinta notte al Freddy Fazbear's Pizza, ma dal punto di vista degli animatronics? Erano mesi che non aveva incubi sul Fazbear's, perché erano riciminciati solo ora.
Ad interrompere i pensieri di Mike però fu l'improvviso arrivo di Ramon, a quanto pare era un mattiniero.

Ramon: Ehy ragazzo, com'è andata la tua prima notte?

Mike: Tutto bene signore... tutto sommato è un turno abbastanza tranquillo.

Ramon: Sicuro? Sembri spaventato.

Mike: Ehm... nulla! Mi sono solo ricordato di un impegno urgente, mi scusi ma ora devo proprio andare.

Mike raccolse le sue cose e si diresse verso l'uscita, quando Ramon lo fermò.

Ramon: Aspetta Mike, volevo chiederti un favore.

Mike: Dica pure.

Ramon: Come immagino saprai, questo pomeriggio volevo andare a controllare se ci fossero davvero delle le stanze murate nella vecchia pizzeria. Purtroppo non saprei verificarlo dato non conosco bene il posto, mentre tu...

Mike: Oh, sì certo, sarà un piacere. Per forza di cose ricordo ancora a memoria la piantina del locale, non sara difficile.
Ora però scusatemi ma devo proprio andare.

Salito in taxi, si diresse verso casa, a dirla tutta la sua non era una scusa: aveva veramente un impegno urgente quel giorno, cosí iniziò a sistemare il suo appartamento, poiché verso mezzogiorno sarebbero venuti i genitori di Emma a fargli visita.
Visto che mancava poco più di una settimana alle nozze, voleva fare buona impressione sui suoi futuri suoceri.
Qualche ora più tardi, Mike aveva terminato di preparare il pranzo, quando il campanello suonò, così andò ad aprire per accogliere i suoi ospiti. C'erano ovviamente anche Emma e Jeremy, assieme ai loro genitori, ovvero John e Sarah Fritzgerald.
Strano a darsi, ma era la prima volta che si incontravano, quindi non era un caso se Mike teneva molto che tutto andasse liscio, per quanto avesse già intravisto un cattivo sguardo da parte di John.
Dopo essersi quindi salutati si diressero a chiacchierare in soggiorno prima di inziare il pranzo.
Sarah prese una tazza di thè, mentre John stava scrutando per bene l'appartamento, mormorando ogni tanto cose come "Questo posto sembra una discarica!", mentre Emma e Jeremy lo tenevano d'occhio, sapevano perfettamente che Mike non gli era mai stato a genio.

Mike: Volete altro thè?

Sarah: Si, grazie Mike! Non vedo l'ora che arrivi il giorno delle nozze, Emma è stata molto fortunata ad incontrare un tipo come te! Non sei d'accordo John?

John: Beh, a questo punto potevano dirci direttamente tutto il giorno del matrimonio, non trovi?

Emma: Papà... sai bene che pianifichiamo questo evento da tempo, semplicemente non abbiamo avuto occasione fino ad ora.

John: Fosse solo questo il problema.
È bello pensare al matrimonio, ma per poter portare avanti una famiglia bisogna avere una carriera fissa... e tu Mike, ammetiamolo, sei solo una misera guardia notturna.

Mike: Comprendo ciò che volete dire, ma non si preoccupi, é solo una cosa tempor-...

John: Siamo sinceri, è un lavoro noioso e per nulla gratificante, che solo chi ha problemi di insonnia può prediligere.

Mike: B-beh sì, non è che sia molto movimentata la cosa...

Si morse la lingua, non doveva scendere al suo livello, anche perché non voleva farselo nemico fin dal primo giorno.

FNaF 3 - FACCIA A FACCIA CON IL KILLER!Where stories live. Discover now