CAPITOLO 20: LA GRANDE FESTA

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S.Bonnie: Wow, e quel pupazzo ora da dove sbuca?

Mike: Non ne ho idea, l'ho notato solo ora.

S.Bonnie: Mh... però hai ragione, sicuramente non è lì per puro caso. Se nel messaggio di Fredbear é stato menzionato il mio nome, quel pupazzo conterrà qualcosa di utile: forse la soluzione a tutto.

Mike: Potrebbe essere.

Ipotizzò il ragazzo mentre l'ombra si avvicinò alla scrivania per prendere il pupazzo. Shadow Bonnie per qualche istante rimase in silenzio, intento a scrutarlo per bene mentre gli scappò un sorriso, doveva ammettere che gli assomigliava parecchio ed era anche piuttosto grazioso.

Mike: Allora, trovato nulla?

S.Bonnie: Temo di no. Così ad occhio nudo non vedo nulla di particolare.

In quel momento si sentì cigolare la porta d'ingresso, a quanto pare qualcuno stava entrando nel locale, probabilmente il proprietario. Shadow Bonnie allora fece segno a Mike che si sarebbero visti più tardi all'appartamento del ragazzo, il quale annuì e in seguito l'ombra spari portando con se il peluche.
Intanto Ramon spalancò la porta d'ingresso ed entrò fischiettando, fumando come suo solito un sigaro, sorridendo salutò Mike, anche quella mattina il buon umore non gli mancava.

Ramon: Mike, allora come vanno le cose quì? È da un po' che non passo, mi spiace, ma ho avuto alcune questioni urgenti da risolvere.

Mike: Non si preoccupi signore, qui fila tutto liscio come l'olio.

Il ragazzo oramai non poteva far altro che mentire a tutti, dato nessuno lo avrebbe creduto sulla verità del Fazbear's Fright, ne tantomeno un tipo ingenuo come Ramon.

Ramon: Che sollievo! Sono veramente contento di non vedere questo posto carbonizzato.

Mike: Lo credo bene, ma scusi la domanda: quando finirà la fase sperimentale dell'attrazione? Capirà che non andrà molto avanti se il locale è in continuo rischio di incendio.

Ramon: Beh, a quanto dicono i miei dipendenti, è questione di uno o due giorni. Nel frattempo però vedo che posso stare tranquillo con te al turno notturno.
Dopotutto sapevo di aver fatto bene ad assumerti, sei un ragazzo in gamba.

Mike: Non esageri, faccio solo il mio lavoro.

Ramon: Appunto, e devo dire che svolgi un eccellente lavoro. Proprio per questo volevo darti un piccolo extra.

Sorrise l'uomo mentre prendeva alcune banconote dal portafogli per poi consegnarle a Mike, il quale rimase piuttosto perplesso da quel gesto.

Mike: Signore, v-vi ringrazio, ma è veramente troppo e non posso accettare.

Ramon: Su, non fare il modesto, che li meriti tutti. Inoltre si guadagna cosi tanto qui che tenermi tutti i soldi mi fa sentire un po' egoista, capiscimi.

Ridacchiò l'uomo mettendo i soldi nella tasca del giubotto di Mike, il quale era veramente stupefatto dalla bontà di quell'uomo. Fatto ciò Mike ringraziò il proprietario della generosità, raccolse le sue cose e uscì dal Fright, le prime luci del mattino iniziarono a schiarire quella tetra atmosfera e il ragazzo fece un bel respiro, per poi decidere di incamminarsi verso casa, l'ultimo indizio lo attendeva.

Nel frattempo Shadow Bonnie era appena arrivato in appartamento. L'ombra sbadigliò e decise di posare un attimo il pupazzo sul tavolo del soggiorno, da cui prese una mela, e infine fluttuò fino al divano per poter sedersi e attendere l'arrivo di Mike, in modo da iniziare così ad indagare su quel misterioso peluche.
Purtroppo non tutto andò secondo i suoi piani dato che in quel momento suonò il campanello; Shadow Bonnie si diresse sbuffando alla porta e guardò attraverso lo spioncino, per poi scoprire che si trattava di Emma.

FNaF 3 - FACCIA A FACCIA CON IL KILLER!Where stories live. Discover now