CAPITOLO 22: FACCIA A FACCIA CON IL KILLER!

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Calò ben presto la notte e gran parte degli abitanti di Filadelfia si ritirò a riposare dopo una lunga giornata lavorativa. Tra i pochi ancora svegli a quell'ora ovviamente non poteva mancare Mike, il quale assieme a Shadow Bonnie stava camminando pensieroso lungo i marciapiedi di quelle strade buie e deserte, illuminate lievemente da alcuni lampioni, luci di alcune case o dal raro passaggio di un auto; Bisognava dire che si trattava di una nottata piuttosto tranquilla, o almeno lo era per il momento. Seguito a ruota dallo Shadow, il ragazzo procedeva a passo spedito verso il Fazbear's Fright ed era pronto ad affrontare Afton una volta per tutte, responsabile di gran parte del caos iniziato nell'87. Il tutto sarebbe avvenuto in una sola notte e sarebbe stata più che decisiva: una notte che avrebbe segnato il destino di molti cambiandoli e forse a discapito di altri.
Il ragazzo poteva già intravedere in lontananza la luce verdognola che emanava l'insegna LED del Fright, rappresentava una delle poche fonti di illuminazione in quell'arco di tempo notturno ed era quasi impossibile non notarlo.
I due cosi procedettero e presto arrivarono davanti all'entrata del locale, quasi con timore il ragazzo osservò per bene la porta d'ingresso e diede in seguito un'occhiata al suo orologio da polso: pochi minuti lo separavano dalla mezzanotte.

S.Bonnie: Beh... che dire, sei pronto amico?

Mike: Ovvio, procediamo pure. Ti sono chiari i piani?

S.Bonnie: Sì, troviamo un modo per avviare questo rituale, teniamo lontano il coniglietto e se tutto fila liscio saremo fuori di quì entro l'alba!

Mike: Puoi dirlo forte sullo sperare che tutto vada bene.

Il ragazzo deglutì e spalancò la porta d'ingresso per poi entrare nel locale seguito dall'ombra fluttuante. Successivamente i due arrivarono in ufficio e in base ai calcoli del guardiano mancavano circa cinque minuti alla mezzanotte, decisero quindi di sfruttare quell'arco di tempo per preparare tutto l'occorrente per il rituale, sperando che nulla andasse storto e senza troppi intralci da parte dello Springtrap.
Decisero di mettere il tutto in una disposizione a cerchio: Shadow Bonnie si occupò di gonfiare i palloncini e li mise nella sequenza indicata dal messaggio di Balloon Boy, mentre Mike mise in terra dei piatti con una fetta di torta, il cui numero era uguale a quello delle mattonelle, ognuna delle quali venne messa accanto ad una fetta di torta. Mike fece in questo modo poichè ipotizzava che esse, avendo inciso il nome di un bambino, probabilmente corrispondevano all'anima citata sul retro e quindi ognuno doveva avere una propria fetta.
Sembrava essere tutto pronto e ora non restava altro che capire come avviare il rituale. Però ciò che maggiormente il guardiano non capiva era perché sulla mattonella di Luca, alias Bonnie, c'era inciso un segno di spunta.

Mike: Gli enigmi di quella marionetta mi faranno impazzire.

S.Bonnie: Su non arrendiamoci proprio ora, troveremo un modo, fidati.

Mike: Lo spero, questo rituale deve andare al meglio.

In quel momento scoccarono le 12:00 a.m. e a Mike venne un leggero nodo allo stomaco al solo pensiero dell'Inferno a cui sarebbe andato in contro. La tentazione di fuggire era alta e sinceramente avrebbe voluto mandare tutto a quel paese, poter andarsene e vivere normalmente, avere un lavoro decente, farsi una famiglia.... ma sapeva che fuggendo le anime lo avrebbero tormentato in eterno: purtroppo chi entra a far parte del Freddy Fazbear's Pizza non ne esce facilmente, e solo con quel rituale forse quella terribile maledizione si sarebbe spezzata una volta per tutte.
Mike sospirò e Shadow Bonnie gli appoggiò una mano sulla spalla per provare a rassicurarlo, ma il ragazzo rispose che stava bene, in seguito diede all'ombra l'incarico di tenere d'occhio il rituale e avvisarlo in caso si fosse attivato o scoprisse delle novità.

S.Bonnie: D'accordo, puoi contare su di me.

Mike: Perfetto, è ora di iniziare!

Mentre il guardiano si preparava ad affrontare la sua ultima notte, anche Springtrap stava facendo i suoi preparativi. Oltre ad aver studiato per bene il locale e sapere perfettamente come spostarsi agevolmente tra le varie stanze, mandó innanzitutto Shadow Freddy ad hackerare i sistemi audio in modo che gli utilizzi disponibili, prima di un'allarme audio error, scendessero a due. Per quanto riguardava i Phantoms invece ordinò loro di essere sempre attivi e di attaccare il guardiano al primo segno di distrazione. Ognuno si preparò raggiungendo la propria postazione e Springtrap sorrideva soddisfatto della grande organizazzione di quella notte, non aveva intenzione di farsi scappare nuovamente Schmidt. L'animatronico era pronto a dare l'ok ai phantoms per attaccare, quando improvvisamente Black apparì affianco a lui.

FNaF 3 - FACCIA A FACCIA CON IL KILLER!Where stories live. Discover now