terzo giorno a Hogwarts

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"Combatti!" Altre parole non uscivano dalla mia bocca.

Quella mattina mi sveglio all'alba, non riesco a dormire, quella notte ho sognato che l'oscuro signore era tornato e insieme agli altri mangiamorte stava distruggendo Hogwarts, mi tasto il viso imperlato di goccioline, stavo sudando.
Esco dal dormitorio con la bacchetta in mano e inizio a camminare per i corridoi, mi siedo su una panchina con le mani al volto. Sospiro.
- Già sveglia signorina?- dice una voce.
Mi tolgo le mani dal volto e vedo che colui che mi parla non è altri che il preside di Hogwarts.
- Ecco, non riuscivo a dormire.- rispondo.
Il vecchio preside annuisce.
- Dimmi, cosa ti tiene sveglia?-
- E se Voldemort tornasse?-
- Hogwarts sarà pronta per combatterlo. Ricorda questo, un aiuto verrà sempre dato a Hogwarts. - dice Silente, quelle parole mi confortano.
L'uomo si alza e salutando con un gesto della mano si dirige verso il corridoio a destra, mi alzo anch'io che però mi dirigo a sinistra, ho in pugno la bacchetta quando però qualcuno da dietro mi dice:
- Bene, bene, chi abbiamo qui?-
Riconosco quella voce tra infinite, mi volto e, come immaginato Draco Malfoy faceva capolino dall'ingresso del corridoio.
- Cosa vuoi Malfoy?!- gli chiedo sforzandomi di trattenere la rabbia.
Non risponde.
Capisco, guardo a destra e a manca per vedere porte ma non c'erano;
- Stupeficium!- grida il ragazzo facendomi cadere all'indietro e perdere la bacchetta.
- Ha, ha ha, poverina, non ha più la sua bacchetta.- mi schernisce.
"Dannazione!" Pensai.
Indietreggio cercando la bacchetta, mentre Draco si fa beffe di me; afferrata la bacchetta grido alzandomi:
- Combatti!-
Malfoy non mi ascolta e, fischiettando se ne va.
Torno al mio dormitorio e mi rimetto a dormire.
- Hermione che ore sono?- chiedo vedendo che si mette la maglia.
- È presto, ma io ho intenzione di andare in biblioteca a fare una ricerca, vieni con me?- risponde prendendo la bacchetta.
Annuisco e inizio a vestirmi.
Mentre camminavamo per le scale Hermione mi chiede:
- Ti ho vista uscire stamattina, dove sei stata?-
- Io... in biblioteca.- mento.
- Davvero?- chiede impassibile.
Annuisco.

Prendo un libro di pozioni e mi siedo allo stesso tavolo di Hermione, che legge un libro di incantesimi, prende un foglio e inizia a scriversi degli appunti.
Continuiamo a leggere per circa un'ora prima di dirigerci verso le nostre aule;
- Harry, Nicole!- ci chiama Baston.
- Venite.- continua quando lo abbiamo raggiunto.
Ci conduce nel campo da quiddicht dove gli altri giocatori attendono l'arrivo del capitano.
- Tutti nella propria posizione.- dice Baston alla squadra.
Apre la valigia che teneva in mano, contiene tre palle, una palla normale e due bolidi, quelle palle diaboliche distraevano i giocatori colpendoli.
- Potter, questi sono i bolidi.- indica le due palle avvolte da una catena - questa invece è la pluffa.- indica la palla al centro.
- Nella squadra ci sono due battitori, che indirizzano i bolidi verso la squadra avversaria, i battitori di grifondoro sono i gemelli Weasley, poi ci sono i cacciatori, che devono far passare la pluffa in uno di quei tre cerchi che saranno protetti da un portiere, che sono io, ma tu di questo non ti devi preoccupare, l'unica cosa a cui devi badare è il boccino. - spiega l'allenatore tirando fuori da una tasca nascosta un piccolo campanellino d'oro.
- Questo è il boccino.- dice e, quando apre la mano al piccolo campanellino compaiono due piccole ali bianche e si alza a pochi centimetri dalla mano.
- Vola molto velocemente ed è quasi impossibile da vedere e da prendere.- lo riprende rimettendolo nella tasca.
- Nicole, tu sei la nuova cacciatrice giusto?- mi chiede.
- Sì. - rispondo.
- Bene, come ho già spiegato a Harry i cacciatori devono mandare la pluffa nei cerchi, ora proviamo una piccola partita.- dice poi.
Saliamo tutti sulle scope e ognuno prende il proprio ruolo, Harry inizia a inseguire il boccino mentre io che ricevo quasi sempre la palla devo fare centro mandandola nei buchi, me la cavo abbastanza bene, faccio quasi tutti centri ed Harry che fino a quel momento aveva cercato il boccino riusce a prenderlo e così si conclude la lezione.
- Harry ora cosa abbiamo?- gli chiedo.
- Erbologia.- dice prendendo il libro.
La lezione è gestita dalla professoressa Sprite.
- Allora davanti a voi avete vasi con mandracole, oggi noi le travaseremo, vi chiedo di infilare bene le cuffie perchè il pianto di una mandracola adulta può uccidere, ma noi oggi abbiamo mandracole bambine che non uccidono ma comunque fanno perdere i sensi.- dice la professoressa, si infila le cuffie come il resto della classe e spiega come travasare la mandracole prima che lo facessimo noi.

Siamo nella sala comune dei grifondoro, la giornata di lezioni era finalmente giunta al termine.
- Hermione, non sei stanca?- le chiedo vedendola studiare senza fatica.
- Per niente.- risponde lei.
Ron ed Harry entrano poco dopo, hanno dovuto aspettare dieci minuti perchè si sono fermati a mangiare.

La mattina dopo Hermione fa una perfetta wingardium leviosa e Ron, che l'aveva giudicata insopportabile perchè durante la lezione lo aveva criticato si pente vedendo che la ragazza l'aveva ascoltato.
Alla sera siamo nella sala grande mangiando e discutendo tra noi, ci siamo tutti tranne Hermione che, come aveva detto una ragazza di grifondoro, era rimasta tutto il giorno nel bagno da sola a piangere.
- Un troll! Un troll! Nei sotterranei!- grida a gran voce il professor Raptol svenendo poco dopo.
Tutte le casate si agitano e solo quando Silente grida silenzio, i ragazzi si fermarono.
- I prefetti vi accompagneranno nei vostri alloggi mentre gli insegnanti mi seguiranno per sconfiggere il mostro.- spiega poi il preside.
Mentre torniamo nei dormitori mi ricordo una cosa:
- Hermione! Lei non sa niente!- dico fermandoli.
Ronald stava per contrabbattere quando Harry lo precede dicendo:
- No! Dobbiamo salvarla!-
Ci dirigiamo verso i sotterranei.
- Credo che il troll sia uscito da qui.-
- E si dirige al bagno delle ragazze!-
Hermione inconsapevole che il troll è nel bagno esce dalla cabina dove era stata tutto quel tempo e, vedendo il mostro davanti a lei le sue corde vocali non possono fare a meno di emettere un grido.
- Hermione!- grido facendo irruzione in bagno.
La ragazza è nascosta sotto il lavandino che il troll a poco a poco distrugge con la sua enorme clava.
- Aiutatemi!- grida lei.
Harry salta in groppa al bestione e con gesto involontario gli infila la bacchetta nel naso, Ronald e io iniziamo a lanciargli residui di vetri e marmo facendolo voltare verso di noi; quando il mostro, visibilmente scocciato dalla nostra presenza, sta per schiacciarci con la clava Ron dice puntando la bacchetta contro l'arma:
- Wingardium leviosa! -
La clava rimane immobile sulla testa del troll e poi quando il ragazzo lascia la presa su essa, gli cade in testa facendogli perdere i sensi.
Harry recupera la bacchetta strisciando i residui rimasti sopra contro i pantaloni del gigante.
- Secondo voi è morto?- chiedo.
- Neanche lontanamente, l'avete solo messo KO. - risponde Hermione uscendo dal suo nascondiglio
- Cosa succede qui?! Ahh!- grida la professoressa Minerva entrando nel bagno, era seguita da Piton e da Raptol.
- Ecco, vede è stata colpa mia, avevo letto tutto sui troll di montagna così sono venuta qui nella speranza di sconfiggerlo, ma non ci sono riuscita e se Ron, Harry e Nicole non mi avessero salvato ora non sarei viva.- mente Hermione.
Mi cade quasi la bacchetta, Hermione Granger, che mentiva spudoratamente ad un insegnante!
- Signorina Granger piccola incosciente come ha potuto pensare di poter battere un troll di montagna da sola!?- chiede la Mc.Granitt.
Harry continuava a osservare Piton, mentre lo faceva non gli sfugge il fatto che il profesaore avesse una parte dei pantaloni strappata che subito copre con la casacca.
- Cinquanta punti verrano tolti a grifondoro, ma tuttavia non è da tutti affrontare un troll di montagna e uscire vivi, venticinque punti... saranno assegnati a ognuno si voi, per la vostra fortuna sfacciata. - dice andandosene.
Torniamo ai nostri dormitori e salutandoci andiamo a dormire.

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