Spiegazioni e nuove domande

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No quiero saber lo que me espera

- Draco?- lo chiamo.

- Io non sono la persona più appropriata per risponderti. - risponde.
- Cosa?!- mi accorgo che sto gridando.
- Sì.- risponde secco.
Lo prendo per il collo.
- Rispondimi!- gli dico.
- Non posso!- grida in risposta.
Mi accorgo poco dopo che sto piangendo, il ragazzo si libera dalla presa e mi solleva tenendomi tra le sue braccia.
- Mi dispiace.- dico piangendo ancor di più.
- Tranquilla.- risponde; è così sincero che non sembra il ragazzino che ho conosciuto due anni fa.
- Mi mancano.- dico calmando.
Lui non risponde ma mi passa le sue mani su e giù per la schiena.
Prendo la polvere che è sopra il camino nel soggiorno della famiglia Malfoy e grido:
- A Hogwarts!-
Corro per i corridoi fino ad arrivare all'ufficio di Silente.
- Nicole, quale sorpresa.-
- Professore, le devo parlare.-
- Dimmi pure. Siediti.-
Gli spiego tutto e lui risponde quando termino:
- Questo può significare una sola cosa, e credo tu sappia cosa. Stai in guardia Nicole.-
La mattina di Natale.
Quel giorno, in una parola? Speciale.
Dormivo profondamente, le calde coperte mi isolavano dal freddo che faceva all'esterno finchè:
- Svegliati! Svegliati! È Natale! - dice una voce.
Grido terrorizzata, solo quando mi accorgo che è Draco ad avermi svegliato mi calmo.
- La serpe non poteva stare nella sua tana per almeno altri dieci minuti?- chiedo scherzosa.
Lui mi da' un leggero pugno sulla spalla e mi trascina al pian terreno.
- Bensvegliata, cara. Dormito bene?- chiede amabilmente Narcissa.
- Sì, signora.- rispondo.
Draco mi prende per mano e mi trascina sotto l'albero di Natale, naturalmente bianco decorato da ghirlande e palline verdi.
- Ecco, questi sono per te.- dice porgerdomi due pacchi.
Scarto il primo e mi ritrovo davanti la maglia smeraldo che avevo trovato a Dragon Alley.
- Grazie!- dico dando un bacio sulla guancia al ragazzo.
- Aspetta, scarta anche secondo.- dice.
Apro il pacchetto, contiene una piccola scatolina, come quelle dei negozi di bigiotteria e apro anche quello, chiuso da un piccolo nastrino.
Una collana. Una collana a serpente con uno smeraldo verde al centro.
"Oh, no! Questo non posso accertarlo. "Penso osservando il ciondolo d'argento.
- Mi spiace Draco, ma non posso.- dico guardando il ragazzo biondo.
Lui per tutta risposta mi prende la collana dalle mani e me la infila al collo, cerco di toglierla ma da sola è impossibile, smetto solo quando capisco che la mia serpe è troppo ostinata per togliermela.
Mi siedo a tavola, Narcissa è già seduta e sorseggia una tazza di tè guardando fuori, dalla finestra.
- Draco, se non sono indiscreta posso sapere da quanto vi conoscete?- chiede la donna improvvisamente staccata da ciò che pensava.
- Dall'inizio dell'anno.- risponde sedendosi di fianco a me.
Più tardi in camera.
Canticchio felice facendo il letto rimasto disfatto dalla mattina quando avverto una presenza alle mie spalle.
- Draco?- chiedo continuando a lavorare.
Nessuna risposta.
Mi giro ma ciò che vedo non mi piace affatto, una figura nera, con un mantello stropicciato e color della pece, era davanti a me.
"Un dissennatore." Dato che sembra aver udito i miei pensieri si volta.
Fisso i suoi occhi, neri e senza espressione, mi si avvicina e io metto mano alla bacchetta.
- Expecto patronum!- grida una voce facendo irruzione nella mia camera.
Il dissennatore prima di essere colpito fuggì dalla finestra spaccandola con una fragorosa esplosione, mi butto a terra per non essere colpita dai vetri.
- Hai rischiato la vita, piccola incosciente. - dice Lucius.
"Ma cosa gli prende?!" Penso.
Lui per tutta risposta si pulisce il mantello e sparisce dietro la porta.
- Nicole! Nicole!- grida una voce dalle scale.
- Mio padre mi ha detto quello che è successo! Come stai?- Draco entrando mi si avvicina.
Non rispondo.
- Nicole? Nicole!- dice scuotendomi.
Stanca mi butto sul letto.
Lui si siede vicino a me e mi accarezza i capelli, inizio a piangere silenziosamente.
- Qualcosa non va?- chiede la serpe.
- Perchè i tuoi genitori non mi accettano?!- chiedo.
Le lacrime mi rigano le guance, gli occhi sono gonfi e le labbra contorte in una smorfia di dolore.
- Mio padre è l'unico che non ti accetta, lui voleva che io stessi con una serpeverde.- risponde acido.
Lo abbraccio.
- Mi stavo per dimenticare, il tuo regalo.- dico staccandomi.
Prendo un pacco da sotto il letto e glielo porgo.
Lui lo scarta avidamente mostrandomi una camicia bianca su cui era disegnato un serpente.
Mi da' un bacio sulla fronte e accarezza la guancia.
Osservo il camino e mi fiondo su esso prendendo la polvere smateriallizzante.
- Dove vai ora?- chiede Draco.
- Devo vedere Hermione. - rispondo.
Sta per controbattere ma lo blocco.
- La tana!- dico lanciando la polvere a terra.
Casa dei Weasley.
- Ciao!- dice Molly baciandomi la guancia.
- C'è Hermione?- chiedo.
- Certo! Hermione! C'è una sorpresa per te vieni giù!- dice la donna.
- Cosa c'è sign... Nicole!- mi grida buttandomi le braccia al collo.
- Hermione!- dice Ron intimorito uscendo dalla stanza.
- Mi spiegate cosa...- sta dicendo Harry.
- Nicole!- dicono i due all'unisono.
- Pensavamo che Malfoy ti avesse mangiata. - dice Fred.
Gli do un bacio sulla guancia.
- Hermione, posso parlarti? Da sola?- chiedo.
- Certo andiamo.- dice lei portandomi fuori.
Il clima è più calmo, meno nuvoloni e più sole.
- Cosa volevi chiedermi?- chiede quando ci siamo allontanate un po'.
- Ecco, si tratta di una magia, Expecto patronum, mi spiegheresti il suo effetto? - chiedo.
- Certo, Expecto  patronum si usa contro... aspetta, non dirmi che...-sta dicendo.
Annuisco.
- Ma come... insomma come ha fatto? - chiede.
- Non lo so!- dico.
Prende la bacchetta e dice:
- Expecto patronum!-
Una luce bianca si rivela.
- Vieni? La signora Weasley ha preparato una torta. - dice andandosene.
- Sì , arrivo. - dico.
La sera a villa Malfoy.
- Come ti permetti?!- la famiglia Malfoy è chiusa in soggiorno e io che volevo parlare con Draco ora origlio.
- Non lo farò!- grida Draco.
- Draco... sappiamo che tu ami quella...grifondoro, ma ora basta! - continua il signor Malfoy.
- Come?!- chiede scolnvoto il ragazzo.
Nessuna risposta.
- Non puoi contraddirmi! - grida l'uomo.
Nessuna risposta.
Sento dei passi avvicinarsi alla porta e salgo sulle scale, da lì osservo le scene, Draco è uscito dalla stanza e si dirige in camera mia, mi butto sul letto e faccio finta di leggere un libro.
- Nicole? Possiamo parlare?- chiede entrando.
In cuor mio spero non si tratti si ciò che penso mentre il mio cervello mi dice che quella serpe non mi avrebbe lasciato per nulla al mondo.
- Di cosa volevi parlarmi?- chiedo impassibile.
- Ecco... ti amo.- dice per poi abbracciarmi.
"Visto? Cosa diamine pensavo?!"
Mi da' un bacio sulla fronte per poi uscire dalla camera.
Mi addormento pacificamente sul letto, però sono scontenta del fatto che il giorno successivo avrei dovuto fare le valigie.


  

  

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaWhere stories live. Discover now