Nuove conoscenze

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Have you seen this wizard?

Cosa è successo...
- Crucio!- dice una voce su Draco.
- Fuggi!- grida il ragazzo.
Un uomo con la maschera a mo' di teschio sta torturando Draco e io non so se scendere o restare al sicuro in camera.
Decido di scendere e con la bacchetta in mano dico:
- Exspelliarmus! - la bacchetta di lui cade e io vado da Draco.
- Stai bene?- chiedo.
- Exspelliarmus!- la mia bacchetta cade indietro e io non posso recuperarla.
- Vedo che tieni molto a Draco, bene, consegnati e io lo lascerò stare.- dice accostando di poco la bacchetta.
- Vai all'inferno!- dico.
- Oh, cara, è proprio da lì che vengo.- sibila.
- Stupeficium! - grida Draco alzandosi.
- Andiamo!- grida prendendomi per mano.
- Vai!- dice spingemdomi nel camino.
- Ma sei impazzito! Cosa ne sarà di te?- chiedo, le lacrime iniziano a colare, come un cucchiaio di miele nel latte.
- Addio.- dice Draco.
Mi spinge nel camino dandomi la polvere e io mi smaterializzo in un luogo a caso.
Mi ritrovo su una spiaggia, desolata, come richiesta.
"Draco, perchè l'hai fatto? Rischiato di morire per me?"
Poco dopo mi smaterializzo a villa Malfoy, macerie dappertutto, frutto di uno scontro, alcuna pareti sono crollate, mi accosto alle porte per sentire voci imploranti che chiamano aiuto, ma niente.
- Draco? Draco? Draco dove sei?!- grido facendo su e giù per le scale.
Lo trovo a terra, svenuto, una ferita alla spalla che gli macchia la camicia bianca.
- Draco, ti prego svegliati! Draco...- gli dico scuotendolo, sento il polso, molto basso, prendo la bacchetta e dico:
- Innerva!-
Il ragazzo si sveglia e si regge la spalla con la mano e grida di dolore.
Con la bacchetta in direzione della spalla dico:
- Vulnera Sanentur.-
Il sangue sparisce, la ferita c'è ancora e la casa è comunque ridotta in macerie.
- Ah!- grido, la mia fronte fa male come potrebbe farlo la maledizione cruciatus.
- Nicole! Stai bene?- chiede Draco.
Ci alziamo, ma io poco dopo cado a terra, sorretta dalle braccia di lui riesco ad alzarmi.
- Riesci a camminare?- chiede reggendomi.
Scuoto il capo.
Mi prende in braccio e mi porta al piano superiore, l'unica parte della casa non distrutta, mi posa sul letto e mi appoggia sulla fronte un asciugamano freddo.
Mi riprendo poche ore dopo, la madre di Draco e lui sono davanti a me, ancora stesa sul letto;
- Come stai? Va meglio?- chiede subito Draco.
- Meglio.- rispondo.
Mi prende per mano e si smaterializza alla tana.
- Potter!- grida.
I tre scendono subito tranne Hermione che con la bacchetta dice un direzione di Malfoy:
- Malfoy cosa le hai fatto?!-
- Niente, non potrei torcerle neanche un capello.- mi posa a terra e sparisce.
- Nicole! Va tutto bene cos'è successo? - chiedono poi Ginny ed Hermione avvicinandosi.
- Sì, sto bene.- dico alzandomi.
Mi portano alla camera e subito mi addormento.

1° settembre, Hogwarts Express.
Come l'anno scorso sbatto contro qualcuno, la solita serpe...Draco Malfoy.
- Draco, Goyle, Tiger.- li saluto impassibile.
Malfoy mi guarda con superiorità poi dice:
- Si da' il caso che non ti abbia autorizzato a chiamarmi per nome.-
- Draco... cosa ti prende?! Sei impazzito forse? - chiedo guardandolo.
Mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio ma continua a non rispondere.
Il cuore mi si stringe, sono caduta nelle spire del serpente.
- Draco?- lo chiamo.
- Te lo ripeto sangue sporco non ti ho autorizzato a chiamarmi per nome.- ghigna.
Le lacrime si trattengono a stenti.
- Sei solo uno stupido! - dico tirandogli un pugno in piena faccia, poco dopo mi allontano.
Lo guardo con la coda dell'occhio e vedo che ha un ghigno soddisfatto in volto.
Sono seduta nella cabina insieme ai miei amici, parliamo di Sirius Black, fuggito da Azkaban pochi giorni prima.
- Ma cosa dici? Si parla di Azkaban, non di una prigione babbana. - dice Ronald a Hermione.
- Allora come è possibile che sia evaso?- chiedo io.
Nessuna risposta.
Il treno sbuffa fumo e ciò vuol dire che siamo quasi arrivati.
Sala grande, cerimonia di smistamento.
- Midgen Lorenzo!- tutti si voltano a guardarmi, il mio fratellino è arrivato a Hogwarts, io pensavo fosse un babbano.
- Uhm, tua sorella è stata smistata in grifondoro, vedo che vorresti imparare da lei, il coraggio non ti manca di certo, l'intelligenza è la tua capacità, grande pazienza, ma anche molta astuzia.- dice il cappello.
Ahi, ahi, qui si mette male.
- Intelletto supera pazienza, astuzia supera intelletto, quindi serpeverde o grifondoro? - si chiede l'oggetto.
- Ci sono! Coraggio supera astuzia! Grifondoro!- finisce, tutto il tavolo applaude, compresa me.
- Lorenzo! Lorenzo! Lorenzo sono qui!- gli dico superando le urla.
Mio fratello mi si siede affianco e mi dice:
- Come si chiama quell'uomo con la lunga barba bianca?-
- Lui? Lui è Albus Silente, il mago più potente del secolo.- gli rispondo.
Sala comune dei serpeverde.
- Draco... allora?- dico a denti stretti.
È cominciato tutto poco fa, io e Draco parlavamo di ciò accaduto in treno, lui non sembra ricordarsene minimamente, quando Pansy Parkison è entrata nella sala insultandomi.
- Sparisci!- risponde, la ragazza esce dalla stanza con le lacrime agli occhi.
- Allora Malfoy qual'è la scusa oggi?- chiedo visibilmente infuriata.
- Te l'ho detto! Non ti ho provocato io!- mi dice.
- E allora chi era? Qualcuno ha usato la pozione polisucco?!- chiedo.
In quel momento entra Blaise che saluta Draco dicendo:
- Ciao Draco, hai visto quella grifondoro della Midgen? Credo di no, dato che ti ha tenuto il muso tutto il giorno.- sconcertante, una rivelazione di colpevolezza, si accorge di me solo dopo averlo detto.
- Sei stato tu?!- chiedo marciando verso di lui con i pugni serrati.
Annuisce.
Draco mi passa avanti e gli tira una manata in faccia.
- Vai!- dice indicando la porta dell'uscita.
- Scusa Draco avrei dovuto crederti. - dico imbarazzata.
- Chi era quel ragazzino che stasera ha portato il tuo cognome alla sedia?- chiede.
- Il mio dolce fratellino, Federico Joan Lorenzo.- rispondo.
- Un altro grifondoro.- dice portandosi le mani alla nuca.
- Ma è molto strano perchè mia madre era serpeverde.- dico.
- Non lo so, non l'ho mai saputo e mai lo saprò. - rispondo acida.
Mi coccola accarezzandomi i capelli lunghi biondi con la mano.
- Non potrebbe spuntare qualcuno dalla stanza?- chiedo.
- No. Goyle e Tiger sono fuori e non torneranno prima di stasera. -- dice sulla porta.
Sala comune grifondoro 22.10
- Sorellona?- chiede Lorenzo muovendo la sua mano vicino al mio viso.
- Cosa c'è Lory?- chiedo.
- Mi aiuti a studiare? - chiede porgendomi il libro.
Leggo velocemente la pagina e gli chiedo:
- Dimmi la formula della pozione restringente. -
Inizia a spiegare senza nemmeno fare un errore ma il mio cervello è altrove, ad Hogwarts, in una stanza, dopo la sala comune, nella camera di un ragazzo.
Il giorno successivo...
- Ginny Hermione, l'avete saputo? - chiedo raggiungendole.
Si guardano sconcertate, poi guardano me.
- Due alunne del nostro anno si trasferiscono nella nostra camera, sarà meglio farci amicizia.- rispondo.
- Sono loro?- chiede Ginny indicando due ragazze che camminano verso di noi.
- Siete voi Hermione Granger, Nicole Midgen e Ginny Weasley? - chiedono.
- Sì, possiamo sapere i vostri nomi?- rispondo.
- Certo, io sono Felicity e lei è Francesca.- dice.
- Piacere.- dicono le ragazze.
- Sorellona, mi accompagni all'aula di pozioni?- chiede Lorenzo correndo verso di me.
- Mi spiace ma devo lasciarvi, a dopo.- grido iniziando a correre.
- Ciao Lory.- dico dandogli un bacio sulla fronte.
Lui mi saluta ed entra.

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora