la terza prova

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"Il colore di cui dipingi una ringhiera è lo stesso colore che ti resta sulle mani." Kriyananda

- Harry! Harry dove sei?!- grido quando finalmente raggiungo il labirinto.
Finalmente lo vedo, insieme a Diggory stanno decidendo su chi deve prendere la coppa, mi avvicino in picchiata e quando loro prendo la coppa io riesco a prendere la mano di Harry, ma...
- Un cimitero, aspetta... Tom Riddle Sr.- leggo spostando con la mano la polvere dalla tomba di Riddle - Dobbiamo andarcene da qui.-
- Uccidilo.- sibila una voce- Avada Kedavra!- Cedric si ritrova a terra morto, ucciso da...
- Peter Minus!- aggiungo.
- Esatto ragazzina!- dice lui in risposta spingendo io ed Harry, con un incantesimo non verbale davanti ad una statua, la quale ci solleva chiudendoci in abbraccio strettissimo, cosicché nessuno dei due si muova.
- Schifoso! Cosa vuoi da noi!-ringhio.
- Caratterino forte, non ti ricordavo così, dall'ultima volta che ti ho visto.- sibila lui in risposta, mette un calderone su quello che si può chiamare fuoco improvvisato e sibila:
- Ossa del padre, pelle del servo e...- estrae un coltello dalla tasca e si avvicina ad Harry, gli fa' un profondo taglio nel braccio e torna al calderone - sangue del nemico.-
Dopo poco una figura vestita di nero appare davanti a noi, si tasta il viso e dice in un sibilo:
- Lord Voldemort è tornato.-
Con la punta della bacchetta tocca la cicatrice di Harry sulla sua fronte, e uomini mascherati appaiono un cerchio davanti a lui:
- Non posso credere, che perfino tu, Lucius mi abbia tradito. - dice strappando la maschera dal viso di Lucius Malfoy.
"Sapevo che c'entrava qualcosa con questa storia!"
- Traditore! Come hai potuto mentire persino a tuo figlio! Sei uno schifoso!- grido piena di rabbia, tutti i mangiamorte mi guardano.
- E...tu chi saresti?- sibila.
- Nicole Midgen.- esclamo guardandolo negli occhi.
- Capisco, la figlia di Midgen.- ridacchia.
Muove la bacchetta e la statua si sposta quel poco da lasciarmi.
- Vediamo se sei forte come tua madre.- sibila, prendo la bacchetta e faccio un lieve inchino.
- Avada Kedavra!-
- Protego maxima!- - Exspelliarmus!-
- Crucio!-
- Protego!-
- Levicorpus!-
- Avada Kedavra!-
Sono al limite delle forze, non posso farcela, quando il lampo verde mi raggiunge non mi provoca dolori, cosa mi sta succedendo?!
- Uhm.. c'è qualcosa in te che non mi permette di distruggerti, ma cosa?- chiede lui.
Non rispondo, la paura di ciò che era appena accaduto mi sconvolge a tal punto da non poter parlare.
- Rispondi!-
Non rispondo.
- Avada...- non fa in tempo a finire che una figura si mette davanti a me e dice:
- Exspelliarmus!-
Riesco a liberare Harry e, insieme al corpo Cedric riusciamo a prendere la passaporta, ma non sono riuscita a vedere il mio salvatore.
Ricompariamo davanti all'arena, tutti ci guardano stupiti, ma soprattutto guardano me, con stupore.
Silente si avvicina e ci prende per un braccio sia a me che a Harry.
- Cos'è successo?- chiede.
- Minus... Harry, il braccio... Moody, traditore... Lucius mangiamorte... Diggory...- questo è quello che riesco a farfugliare prima di svenire.
Nel frattempo...
- Signorina Granger accompagni la signorina Nicole in infermeria.- ordina Silente a Hermione.
- Dov'è Moody?!- chiede a Minerva.
Lo raggiungono nella sua solita stanza, Piton, Minerva, Harry e Silente e il primo, con un incantesimo trasforma il falso Moody nella sua forma normale, un mangiamorte a quanto sembra dalla sua agitazione.
- Dov'è il vero Moody?- chiede Piton, quasi volesse sputargli in un occhio.
La cassa si muove ancora di più e Harry la apre, sotto la disapprovazione del falso Moody;
- Alastor, stai bene?- chiede Silente vedendo la miniatura di Moody nella cassa.
- Sì.- annuisce con voce stridula lui.
- Tranquillo, adesso ti tiriamo fuori noi.- continua il vecchio preside.

I giorni passano velocemente e la fine dell'anno ritorna, come sempre indesiderata da parte mia, per il fatto che non ho ancora scoperto l'identità del mio salvatore quella sera.
- A settembre Hagrid.- dico abbracciando l'uomo.
- Anche a te cara, ah, Sirius mi ha chiesto di darti questa. - risponde lui porgendomi una lettera.
- Ciao!- lo saluto quando il treno è in partenza.
- Ehi, Nicole? Draco chiama Nicole, ci sei?- mi chiama Draco.
- Sì, cosa c'è?- chiedo.
- Cosa fai questa estate?-
- Non lo so, niente di particolare penso.-
"Non gliel'ho ancora detto, suo padre è un mangiamorte."
- E tu?-
- Al solito, casa. Però, volevo tenermi in contatto con te, facciamo così: ogni domenica ci vediamo al vecchio parco vicino alla casa dei Dandley, va bene?- chiede.
- Certo.-
Torno alla mia cabina e tiro fuori dal trasportino Briciola, il quale sembra molto contento di uscire da lì, ma dato la sua storia è naturale:
"È successo tutto alla fine del primo anno, tornavo a casa dei Dandley, quando una sera un gatto dal pelo arancio, mi ha incuriosito, se ne stava solitario su una panchina del parco e io mi sono avvicinata portandogli una fetta di carne che avevo appena comprato per cena, così quando sono tornata ho dovuto inventare che il macellaio era chiuso per non beccarmi una sgridata dalla zia Petunia. E quando ho chiesto molto "cortesemente" ( con la bacchetta alla gola) se poteva restare, avevano risposto sì, il veterinario aveva detto subito che era un gatto che non apparteneva a nessuna razza."
- Briciola, mi fai male.- gli dico sollevandolo un po'.
Miagola come per annuire.
"Giusto! La lettera di Sirius Black!"
Prendo la busta e la apro:
Londra Grimmauld Place, numero 12.
Cara Nicole, ti prego di presentarti a questo indirizzo tra una settimana, perfavore avverti anche Harry, ho dimenticato di mandargli la lettera.
Tuo padrino Sirius Black.
Leggo e rileggo la lettera e dopo la passo ad Harry, il quale non sembra per niente stupito di ottenere la lettera.
- Cosa c'è Hermione? - le chiedo vedendo che sembra più stanca del solito.
- Niente, mi manca Victor.- risponde.
- Pff... ti manca, il bellimbusto di Karkaroff?- chiede Ronald ridacchiando.
Lei lo fulmina con lo sguardo e poi continua a guardare fuori, gli do un pizzicotto.
- Ahi! Ma che ho fatto?!- si lamenta.
- Siamo arrivati.- dico vedendo che siamo arrivati alla stazione;
- Passate delle magnifiche vacanze ragazzi.- dico lasciando a tutti e tre un bacio sulla guancia.
- Anche tu Nicole.- dice Draco arrivando da dietro, sobbalzo di paura.
- Mi hai spaventato! - grido.
- Allora, non me le auguri buone vacanze?- chiede incupendosi.
- Ma certo tesoro.- dico lasciandogli un bacio a stampo.
Mi dirigo verso i miei genitori ( zio e zia) che mi aspettano e salutando Draco sbatto pure la testa contro la parete.

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant