Dolores Umbridge

1.4K 51 4
                                    

"La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino.
A star fermi non succede niente."

Lezione di difese contro le arti oscure.
- Ragazzi sedetevi.- dice la professoressa entrando.
- È lei la Umbridge?- sussurro a Hermione.
- Pare di si.- risponde.
Durante la prima mezz'ora non fa altro che spiegare a la classe che cosa sono le arti oscure e a cosa serve proteggerci, ma niente incantesimi.
- Scusi, non è che potrebbe spiegarci qualche incantesimo?-
- Non ne vedo l'utilità signorina Midgen.-
- È incredibile che non l'abbia saputo... VOLDEMORT È TORNATO!- la sala si riempie di bisbigli e la Umbridge dopo averci pensato dice:
- Lui non è tornato.-
- Se non è tornato, come spiega la morte di Cedric?!-
- Cedric Diggory è morto per un tragico incidente.-
- Per la miseria, Cedric è morto a causa di Voldemort!- batto il pugno sul banco alzandomi in piedi.
- Ora BASTA! Una punizione signorina Midgen!-
Alla fine della lezione mi tocca raccogliere le relazioni che la classe aveva da fare.
- Ci si vede dopo nel mio ufficio.-
La punizione...
Davanti all'ufficio della nuova insegnante non posso fare altro che bussare.
- Si sieda.- dice aprendo la porta e invitandomi a sedermi - gradisce una tazza di tè? -
- No grazie.- rispondo sedendomi.
- Oggi dovrà scrivere una frase.- tiro fuori la piuma, ma lei mi ferma:
- Non con la sua, userà una piuma molto... speciale. -
- Deve scrivere: non devo più dire bugie.-
- Quante volte?-
- Diciamo... finchè il messaggio non avrà messo il segno.-
- L'inchiostro. Non ho l'inchiostro.-
- Non si preoccupi non le servirà.-
Inizio a scrivere e subito un dolore mi prende la mano, come ho scritto sul foglio la frase si sta incidendo sulla mia pelle.
Dopo, nella sala comune...
- Uffa. Avrei dovuto iniziare a studiare prima per i G.U.F.O.- borbotto aprendo il libro.
- Cosa hai fatto alla mano?- chiede preoccupata Hermione - l'altra mano.-
La frase si è chiusa, ma un piccolo segno è rimasto.
- Nicole dovresti farlo presente: dirlo a Silente.- dice Ronald.
- Silente ha altro a cui pensare.- concludo.
Intanto gli altri grifondoro guardano male me e Harry.
- Come sono andate le vacanze?- chiedo ad un ragazzo.
- Bene, di sicuro meglio di quelle di Seamus.-
- Perchè? Cos'è successo Seamus?- si aggiunge Harry.
- Perchè?! A causa vostra! Mia madre non voleva che tornassi- grida rivolto a noi due - la gazzetta del profeta dice un sacco di cose su di voi.-
- Se tu non leggessi il giornale come la tua stupida mamma capiresti che è falso.- risponde acido Harry.
- Non osare insultare mia madre.-
- Ehi! Se hai dei problemi con Harry ne discuti con me! Ci sono altri?- dice Ronald mettendosi davanti a noi.
Harry sale le scale fini al dormitorio mentre io continuo a studiare per i G.U.F.O.
Due settimane prima di Natale, pub magico...
I rapporti con Draco non erano migliorati e, anzi, peggiorati da quando avevamo preso una pausa; ora stiamo parlando con altri ragazzi del quinto anno convicendoli a unirsi all'esercito che Hermione vuole fondare.
- Ok, come avete visto, la Umbridge non sembra volerci insegnare a difenderci. Bene, ho ideato un piano, ci serve un posto in cui allenarsi e più importante un maestro, una persona che abbia già avuto esperienze con le arti oscure, quello sei tu Harry.- dice Hermione.
- Perchè?- chiede uno studente.
- Perchè?! Perchè tu-sai-chi è tornato, salame!- lo rimprovera Ronald.
- Non ci sono testimoni. Se Potter ci potesse dire di più sulla morte di Diggory...- dice un altro.
- Non so qui per parlare di Diggory! Quindi se siete qui per questo vi consiglio di sgombrare. Andiamocene Hermione, sono qui solo per parlare di...-
- È vero che sai produrre un Expecto patronum?- lo interrompe Luna.
- Sì, l'ho visto io.-
- Wow.-
- Il secondo anno ha lottato contro un basilisco e l'ha ucciso con una spada nell'ufficio di Silente.- testimonia Neville.
- Il terzo anno ha lottato con cento dissennatori in una volta. E l'anno scorso ha lottato contro Voldemort in persona.- continua Ronald.
Tutti si alzano e vanno a scrivere il loro nome sul foglio che Ron ha portato.
Dopo l'incontro, sul ponte...
- Ci serve un luogo in cui allenarsi che la Umbridge non possa scoprire.- dico mentre camminiamo, con me ci sono Neville, Fred, George, Ginny, Hermione, Ron e Harry.
- La stamberga strillante.- propone Ginny.
- Troppo piccola.- rifiuta Harry.
- La foresta proibita?- chiede Hermione.
- Non se ne parla nemmeno. - la ammonisce Ronald.
- E se la Umbridge lo venisse a sapere?- chiede Ginny.
- Chi se ne importa! Dopotutto è eccitante... infrangere le regole.- dice Herm.
- Chi sei tu, cosa ne hai fatto di Hermione Granger?- chiedo insieme a Ron.
- comunque... oggi abbiamo imparato una cosa positiva.-  
- E quale sarebbe?- chiede Harry.
- Cho non riusciva a toglierti gli occhi di dosso.-
- Voglio che ognuno di voi si faccia venire in mente un paio di luoghi in cui allenarsi, mi raccomando, la Umbridge non deve sapere niente.- Si raccomanda il ragazzo.
Più tardi...
Neville cammina per i corridoi quando Tiger e Goyle gli sbattono contro e, ridendo dicono:
- Sta più attento, Paciock!-
Il ragazzo continua a camminare, quando dal muro spunta una porta...
- Sei grande Neville, hai trovato la stanza delle necessità.- lo rincuora Herm.
- Anche conosciuta come la stanza vai e vieni. Questa appare solo quando una persona ne ha veramente bisogno e contiene tutto quello di cui ha bisogno.- continuo.
- Quindi tu avevi bisogno del bagno.- dice Ron.
- Indiscreto Ronald, ma sì.- risponde la liscia.
Due giorni dopo...
- Forza, in coda.- dico per far spostare la mucchia di ragazzi e ragazze che sono davanti a noi.
- Cho, ci sei anche tu?- chiedo spostandomi in modo che Harry può udirmi.
- Sì.- risponde; Cho è una ragazza orientale della casa di Corvonero, ed è un anno più grande di noi, è una ragazza bassa e molto carina con lunghi capelli neri e, naturalmente Harry ha una cotta per lei.
Nonostante due giorni fossero passati, nessuno dei quattro aveva trovato un nome per l'esercito che si era formato.
- Bene ragazzi. Cominciamo subito con uno schiantoincantesimo.- dice Harry - Perciò mettici tutta la forza che hai.-
Il maestro è in coppia con un ragazzino poco più basso di lui e dai capelli rossi, il ragazzo deve colpirlo con uno stupeficium.
- Stupeficium!- grida lanciando sia sè stesso che Harry in aria.
Poi tocca a Hermione e Ronald.
- Ci andrò piano con te.- la rincuora Ron.
- Grazie Ronald.- risponde Herm.
Vedo Fred e George fare una scommessa e il duello inizia, il rosso sta per lanciare uno stupeficium, ma prima che possa fare qualcosa Hermione, più veloce, dice:
- Stupeficium!-
Ronald vola all'indietro e Fred, che aveva scommesso sul fratello, lascia un mucchietto di soldi a George.
- Grazie.- dice lui.
- Ma sta zitto.- lo ammonisce il fratello.
Pochi giorni dopo...
"Dolores Jane Umbridge è stata nominata inquisitore supremo di Hogwarts."
Questo è scritto sul cartello appeso davanti all'aula di difesa contro le arti oscure;
- No, no, no, no! Ciò non può essere successo!- grido leggendo la scritta in corsivo.
- Credici o no, è successo.- rincara una voce da dietro, mi volto.
- Malfoy, stalle alla larga.- dice Harry avvicinandosi a me.
- Uh, che paura che mi fai Potter.- lo provoca.
- Faresti bene ad averne furetto.- rispondo.
- Nessuno ti ha chiesto di intervenire!-
- Signorino Malfoy è pregato di contenersi.- dice la Umbridge entrando nell'aula.
La sera...
- Ehi, Harry. Inizio a pensare che Gazza sospetti qualcosa.- dico mentre camminiamo verso la stanza delle necessità.
- Ne ho il sospetto anch'io.- rincara Hermione.
- Harry. Il mantello dell'invisibilità.- dico porgendo la mano.
- Ecco a te.- risponde dandomelo.
- Vieni Hermione.- la chiamo avvolgendola.
Un'ora dopo Gazza fa capolino dal corridoio con la sua gatta dicendo:
- Vieni msr.Purr.-
- Shh.-
Si siede davanti al muro e aspetta lì insieme all'animale domestico.
- Ora che facciamo? Non possiamo entrare.- sussurro alla ragazza che sta di fianco a me.
Hermione estrae la bacchetta dalla tasca e in direzione della statua dice:
- Depulso!-
Gazza si sposta da lì, per il rumore causato, dandoci così il tempo di entrare nella stanza delle necessità.
- Muoviti! Chiudi!- grido quando finalmente siamo dentro.
Un tonfo colpisce la porta, ridacchio alla solo immagine del custode ficcanaso che ha sbattuto la faccia contro il muro.
- Bene ragazzi, questa è l'ultima lezione che si svolgerà. Ci incontreremo dopo le vacanze di Natale.- spiega Harry prima di andarcene.
Il pomeriggio del giorno dopo...
"Tutti gli studenti saranno sottoposti a interrogatori per attività illecite."
Il secondo cartello che Gazza ha dovuto postare sul muro.
Da quando era stata nominata inquisitore, la Umbridge non fa che "intervistare" i professori durante le loro lezioni.
Questa mattina è toccato alla professoressa Sibilla Cooman, nuova insegnante di divinazione ad Hogwarts.
"- Potrebbe prevedere qualcosa per me? - aveva chiesto la Umbridge.
- Come scusi?-
- Neanche una piccola profezia?-
- Il suo futuro è oscuro... lei è in grave pericolo.-
- Incantevole.-"
Ed ecco cosa è successo dopo ciò:
La professoressa piange davanti alle mura di Hogwarts, le valigie nelle mani, tutti gli studenti, compresi noi, la osserviamo sconvolti.
"Se la Umbridge la caccia giuro che gliela faccio pagare." Penso.
- La prego. Non mi cacci, Hogwarts è la mia casa.- sussurra la professoressa all'inquisitore.
- Mi spiace Sibilla.-
La Mc.Granitt si avvicina a Sibilla e vedendole abbracciate la Umbridge dice:
- Vuole dire qualcosa cara?-
- Oh, ci sono parecchie cose che vorrei dire.- risponde lei.
Dalla enorme porta in legno esce la sagoma di Albus Silente.
- Professoressa Mc.Granitt la prego di accompagnare Sibilla nel castello.-
- Grazie Albus, grazie.- dice tremante la profesoressa.
- Professore in quanto stabilito dal ministero...-
- Lei ha il diritto di licenziare gli insegnanti, ma non ha tuttavia il diritto di bandirli da Hogwarts!- conclude Silente.
- Per ora.-
- Non avete lezione... voi?- continua ritornando nel suo ufficio.
La notte di quel pomeriggio...
- Nel sogno... ti trovavi accanto alla vittima o guardavi la scena dall'alto?- chiede Silente a Harry.
- Nessuna delle due io, era come se... professore mi dice cosa sta succedendo?- risponde lui; Harry quella notte non era stato bene, Ronald ha raccontato di un incubo riguardante Arthur Weasley, suo padre.
- Averell, turno di guardia stanotte.-
- Signore...-
- Phineas devi ritornare nel tuo ritratto a Grimmauld Place avverti che Arthur Weasley è gravemente ferito e che i suoi figli lo raggiungeranno presto.-
Averell ritorna nel suo quadro è dice:
- L'hanno trovato! Ancora una volta l'oscuro signore non se n'è impadronito. -
- Grazie al cielo.-
- Mi guardi!- grida Harry - che cosa mi sta succedendo?-
Silente non risponde e nella stanza fa capolino Piton.
- Desiderava vedermi, preside?- chiede.
- Ah, Severus, temo non si possa aspettare, neanche fino a domattina, altrimenti saremo tutti vulnerabili.- risponde Silente.
Nei sotterranei.
- Pare ci siamo un collegamento tra la mente dell'oscuro signore e la tua, che lui sia consapevole di tale collegamento non è chiaro, prega che resti nell'ignoranza.- dice Piton a Harry.
- Vuol dire che se Lui sapesse ciò potrebbe leggere la mia mente?-
- Leggerla, controllarla, sconvolgerla. In passato l'oscuro signore amava invadere le menti delle sue vittime provocando visioni che li portavano alla pazzia; solo quando aveva estratto l'ultimo, agonizzante, ricordo, solo quando loro invocavano la morte... le uccideva.
Usata correttamente l'occulmanzia può farti da scudo contro le maledizioni; in queste lezioni io cercherò di penetrare la tua mente, tu tenterai di resistermi. Preparati. Leggiliment!-
- Ah!-
- Concentrati Potter, applicati.- conclude scandendo le parole.
Davanti al treno...
- Buone vacanze Cho.- le dico abbracciandola.
- Anche a te.-
- Luna! Luna tu resti ad Hogwarts?- le chiedo vedendo che si avvicina.
- No, anch'io torno a casa.-
- Buone vacanze... da quanto tempo non sento queste parole...uh.- dice una voce alle mie spalle.
Pesto il piede alla figura dietro di me senza neanche voltarmi e continuo a parlare con le ragazze.
- Ahi!- si lamenta.
- Continua a lamentarti, tanto nè la fatina dei denti nè papino ti verranno a soccorrere.- lo schernisco voltandomi solo dopo che l'ho detto.
- Faresti bene a tenere strette le parole in quella lingua biforcuta che ti ritrovi, Midgen.- continua alzando un sopracciglio.
- Neanche morta.- dico - Ah... la vuoi sapere una cosa? Smettila di chiamare aiuto a persone che neanche esistono! Questa è la realtà e tu non la puoi cambiare.-

Carissimi lettori e lettrici,
Spero che il libro vi stia piacendo, ci sto mettendo tutta me stessa per riuscire a finirlo.
Vi avviso subito, appena questo libro sarà finito seguirà il sequel!
Buona lettura e... Secondo voi cosa succederà tra i due?
Commentate in tanti.
Baci ❤

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora