Hogwarts Express

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"Da qui tutto ha inizio e da qui tutto ha fine."

- Nicole! Nicole!- grida mio fratello saltandomi addosso.
- Cosa vuoi?- chiedo strofinandomi gli occhi.
Mi chiamo Nicole Midgen, ragazza di undici anni, ho i capelli oro, mentre mia madre li ha rossi, e occhi celesti.
Lorenzo invece ha i capelli mori, nove anni, un viso piccino e dolce, gli occhi del ragazzo sono indefiniti, a volte verdi o gialli e altre volte blu come il mare.
- Mamma vuole che scendi di sotto.- risponde.
Mi alzo dal letto e scendo al pian terreno, mia madre sta cucinando il pranzo, prendo un bicchiere di succo dal tavolo e le chiedo:
- Cosa c'è mamma?-
- Nicole, bada alla casa e a tuo fratello.- dice guardandomi.
La guardo strano.
- Ma cosa significa?- chiedo.
Non c'è bisogno di attendere che la casa riceve un bello scossone, mia madre si precipita fuori e io mi affaccio alla finestra, un uomo, pelle grigio-bianca è in piedi davanti a lei e tiene in mano la bacchetta.
- Avada Kedavra! - grida.
Mia madre di risposta dice:
- Protego Maxima!-
Dato che non so incantesimi, perchè non me ne è stato spiegato neanche uno, e anche per la paura di commettere qualcosa, esito a prendere una bacchetta e leggere una formula sul vecchio libro di incantesimi.
- Avada Kedavra!- ripete. Mia madre schiva di nuovo il colpo, tuttavia mi do comunque della codarda quando con un incantesimo la rinchiude in una bolla.
Lascio cadere il bicchiere di vetro a terra e corro a leggere qualcosa sul libro di incantesimi, la sola ultima pagina è riguardo a Lui.
Piango, le lacrime mi solcano il viso; Lorenzo viene vicino a me.
- Nicky... dov'è mamma?- chiede.
- È partita.- rispondo.
- Quando tornerà? - chiede, povero ingenuo.
- Non tornerà.- rispondo.
Lui non pone più domande e torna in camera.
Pochi giorni dopo...
- Nicole svegliati!- dice la zia Petunia.
Dandley scende le scale e grida:
- Sveglia cugina! Si va allo zoo!-
Dandley è un ragazzo basso, capelli mori, il viso paffuto, gli occhi color castagna e corporatura robusta.
Allo zoo...
- Muoviti!- dice Dandley ad un serpente.
- Sta dormendo!- rispondo, la stupidità di quel ragazzo a volte mi sorprende.
Lui si allontana e io dico:
- Devi perdonarlo, non sa cosa vuole dire stare fermi tutto il giorno.-
Il serpente alza la testa.
- Tu... mi capisci?!- chiedo, il serpente annuisce.
Dandley torna e facendomi cadere a terra con una gomitata dice:
- Si è svegliato!-
"Vorrei che il vetro scomparisse."
Come magia il vetro scompare e lui cade nella gabbia, il giovane serpente esce dalla gabbia e, accennando un grazie unito alle grida dei passanti per lui che è uscito, striscia via.
Quando il serpente si dilegua Dandley cerca di uscire, ma al habitat è ricomparso il vetro, dobbiamo aspettare mezz'ora di tempo perchè qualcuno apra il vetro, intanto lo zio mi guarda male.
La sera...
Una lettera compare sul tappeto marrone, la guardo e scoprendo che era per me la apro di nascosto, riuscendo a leggere le seguenti parole:
Nicole Midgen...ammessa... Hogwarts...
Prima che lo zio me la prenda dalle mani e leggendola dice:
- Ci trasferiamo. -
La mattina seguente...
Delle botte mi svegliano, la porta sotto queste cede e da lì fa capolino un uomo, alto come un camion, capelli mori, indossa una veste verde e sopra una giacchetta di pelle marrone; rimette a posto la porta e dice:
- Ciao! Scusate l'intrusione, Nicole devi venire con me.-
- Per cosa?- chiedo intimorita, nascondendomi dietro una colonna.
- Si va a Hogwarts!- dice lui prendendomi la mano.
La zia e lo zio si precipitano lì dicendo:
- Nessuno va da nessuna parte.-
- Questa ragazza andrà alla migliore scuola di magia migliore del mondo sotto il controllo Albus Silente.-
- No! Lo abbiamo detto quando ce l'ha data!- dice Petunia.
- Oh, e potranno impedirlo due grandi babbani come voi?- chiede il mezzo gigante.
- Babbani?-
- Persone senza poteri magici.- risponde.
- Non ci spaventa un vecchio strampalato come Albus Silente.- dice Vernon.
- Mai, insultare Albus Silente davanti a me. - sbraita, dopo ciò, con il suo ombrello, fa apparire sul sedere di Dandley una coda da maialino.
Tutti gridano spaventati mentre io e Hagrid, così si chiama il mezzogigante, ci allontaniamo verso il Paiolo Magico, un pub non frequentato da babbani; dopo aver salutato qualche persona e un uomo, che dovrà essere insegnante ad Hogwarts, mi conduce al retro del pub, fatto da un muro di mattoni grigi e di un bidone.
- Qui compreremo la tua attrezzatura.- dice Hagrid.
- Ehm... qui dove?- chiedo.
Lui sorride, batte l'ombrello sei volte sui mattoni rivelando così un ingresso:
- Questa, è Diagon Alley!-
Un'enorme via si estende davanti a me.
Ci fermiamo davanti al negozio di sport, un gruppo di ragazzi è affacciato alla vetrina; un ragazzo del gruppo dice:
- Wow! È la nuova nimbus 2000, va come un fulmine.-
Sono tentata di entrare in quel negozio, ma pensando che Hagrid abbia altri giri non dico niente.
Banca della gringott.
- La signorina Nicole Midgen desidera fare un prelievo.- dice al folletto.
- La signorina, Nicole Midgen?- chiede sporgendosi in avanti per vedermi.
- E questo è per quel pacco di Silente, lei lo sa.- dice porgendo al folletto un foglio.
Con una cabina come quelle nelle miniere un folletto ci conduce ad una stanza: 713 sta scritto in alto.
Hagrid prende il pacco davanti a lui ma però quando gli chiedo:
- Cosa c'è lì?- questa è la sua risposta:
- Ehm... non posso dirtelo.-
Il folletto ci conduce ad un'altra stanza, ma, come già visto dalla camera 713, qui non si sono lucchetti o altro, basta solo aprire la camera con la porta.
"Ma quanti soldi ci sono li dentro?!"
- Non penserai che i tuoi genitori ti lascino al verde vero?- chiede guardandomi.
- Hagrid, dove si va ora?- chiedo guardandolo.
- Alla stazione, dove prenderai il tuo treno.- risponde continuando a camminare.
Alla stazione ferroviaria.
- Hagrid, ma il binario nove e tre quarti non esiste.- dico osservando il biglietto.

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaWhere stories live. Discover now