Il ricordo di Lumacorno

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"Fidarsi di qualcuno è come tenere dell'acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimedibilmente"

Sala comune grifondoro...
- Allora?- chiedo dopo che Harry ha bevuto la fiala di Felix Felicis.
- Allora sento che andrò da Hagrid.- risponde.
- Cosa!? No Harry, devi andare da Lumacorno.-
- So che da Hagrid è il posto in cui essere stasera, o almeno la Felix lo sa.- dice uscendo.

~~~
Per arrivare più in fretta passo dalle serre di Erbologia,  scontrandosi con il professor Lumacorno che, dopo aver aperto una finestra della serra, taglia delle foglie con delle forbici.
- Professore.-
- Harry! Mi hai spaventato!-
- Mi scusi signore, avrei dovuto schiarirmi la gola, tossire. È tentacula velenosa, signore? -
- Sì, dieci galeoni a foglia. Ma naturalmente per scopi scientifici.-
Continuo a camminare quando mi interrompe dicendo:
- Harry, dove stai andando? È quasi il crepuscolo!-
- Da Hagrid, sa', è un mio grande amico.-
- Ma è tardi...-
- Mi accompagni allora.-
Sul retro della capanna...
Hagrid è in piedi e fissa la gigantesca tarantola morta, che quattro anni fa' ci voleva mangiare.
- Hagrid, amico mio, come hai fatto ad ucciderlo?-
- Ucciderlo? Il mio più vecchio amico lui era.-
- Senti, non vorrei essere indiscreto, ma il veleno di questo ragno è veramente raro, mi permetteresti di estrarne una fiala o due?- chiede.
- Sì, tanto non penso lui se ne faccia qualcosa.-
- Quello che pensavo anch'io.-   
Dopo aver estratto le fiale di veleno recita qualche parola in onore di Aragon ed entriamo nella capanna.
Nella capanna...
- Tanto tempo fa avevo un pesciolino, gli volevo molto bene. Poi una mattina scesi di sotto e...'puff' il pesciolino era scomparso.-
Dopo aver bevuto più di dieci bicchieri di whisky, Hagrid si lascia cadere addormentato sul tavolo di legno.
- Chi glielo aveva regalato, professore?-
- Tua madre, Harry.- una lacrima gli riga il viso.
- Mio padre venne ucciso per primo quella notte, sa?- non riesco a staccare gli occhi falla finestra. - Poi disse a mia madre di togliersi di mezzo.-
- Ma... allora Lily... terribile.-
- Lei lo supplicò di lasciarmi stare, ma Lui rise.- continuo.
- Ti prego Harry. Basta.-
- Mia madre avrebbe potuto restare in vita, ma non voleva perdermi. -
- Ora BASTA!- batte un pugno sul tavolo.- Basta... non voglio sentire... non voglio ascoltare.-
- Lei non vuole distruggere il mago che uccise Lily Evans?-
- Sì... non vado fiero... di quel ricordo.-
- Lei deve solo darmelo, riusciremo a distruggere Voldemort.-
- Ne sei sicuro?-
- Certo, professore.-
Lui estrae la bacchetta e, con l'altra mano, dalla tasca prende una piccola fiala di vetro; si punta la bacchetta alla tempia e senza proferire parola estrae dalla sua mente una striscia argentea di ricordo, depositandola nella fiala.
Più tardi...
- Hai idea di che ore siano?- chiede la Signora Grassa.
- Lo so, lo so. Sa dov'è Silente?- rispondo.
- Il barone sanguinario lo sa.- risponde Nick. - Ha detto che era piuttosto stanco.-
- Fantastico! E ora sai dov'è?-
- Sì, sulla torre dell'orologio a rimirare le sue catene.-
- Silente non il barone!-
- Ah! Nel suo ufficio.-
- Grazie Nick.-
Ufficio di Silente...
- Oh, Harry a cosa devo questo piacere?-
- Ce l'ho fatta! Ho il ricordo!- dico mostrando la fiala.
- Sapevo che ce la avresti fatta.-
Verso il ricordo nel pensatoio e mi preparo a rivivere i ricordi:
"Professore è vero che la professoressa Gaiamens va in pensione?" chiede Tom Riddle.
"Che domande Tom, non potrei dirtelo neanche volendo." risponde Lumacorno. "A proposito, grazie dell'ananas, È quello che preferisco. Come hai fatto a saperlo?"
"Intuizione."
"Arrivederci." Riddle fa' tintinnare la clessidra del professore che, colpito dice:
"Volevi chiedermi qualcosa, Tom?"
"Si, signore. Vede non sapevo a chi altro rivolgermi, gli altri professori non sono come lei, potrebbero...fraintendere."
"Va avanti."
"Ero in biblioteca l'altra sera, nel reparto proibito ho letto una cosa alquanto strana su un raro pezzo di magia e, pensavo lei potesse illuminarmi, si chiama, se ho ben capito, un horcrux."
"Questo è un tipo di magia molto oscura, veramente oscura."
"Mi chiedevo che lei potesse spiegarmi come funziona." Disse Riddle accarezzando l'anello al suo dito.
"Si nasconde parte della propria anima in un oggetto. In poche parole non puoi morire."
"E... come si frantuma un'anima?"
"Credo ti sappia già la risposta Tom. Omicidio."
"Si può frantumare la propria anima solo una volta? Per esempio.. sette?"
"Non abbastanza brutto pensare di uccidere una persona, addiritura sette!? Naturalmente... questo solo per scopo accademico, vero?"
"Sì, certo signore." Si affrettò a rispondere.
La mattina dopo, torre dell'orologio...
- Ti porto con me ad una condizione: se ti dico di nasconderti tu ti nascondi, se ti dico di fuggire tu fuggi, se ti dico di nasconderti e lasciarmi... tu devi farlo.-
Annuisco.
- Bene, prendi il mio braccio.-
- Ma... professore è proibito smaterializzarsi dentro Hogwarts.- dico riluttante.
- Beh, essere preside ha i suoi vantaggi.-
Ci smaterializziamo sopra uno scoglio, nel bel mezzo del mare. Un crostone alto e largo taglia la costa alta e fratagliata.
- Questo posto ha conosciuto la magia. Molto oscura, molto potente.- dice Silente; entriamo e quella che si potrebbe chiamare caverna si estende in tutta la sua lunghezza.
- Per passare è richiesto un pedaggio.-
- Un pedaggio?-
- Sì.- estrae un coltello dalla tasca e si fa' un taglio nella mano, spargendo poi il sangue contro la parete.-
Il vecchio preside con la bacchetta fa' comparire una luce supplementare; rimanendo in piedi, stende la mano sull'acqua, facendola ribollire e prendere una catena.
- Ti dispiace Harry?- chiede porgendomela; inizio a tirare e una barca tetra compare da sotto l'acqua.
Arrivati sulla riva opposta, senza toccare l'acqua, ci avviciniamo a un calice di marmo bianco, in cui è contenuta acqua dal colore scuro simile al nero, e Silente dice:
- Questa pozione potrebbe paralizzarmi, farmi dimenticare perchè sono qui, o mettermi in gioco in un altro mondo; cercherò di ribellarmi a berla e allora, sarai tu, che dovrai obbligarmi a farlo. Anche con la forza.- ne beve un sorso e subito si accascia a terra come una pallina di carta bagnata dall'acqua.
Dopo il decimo bicchiere Silente cade in avanti, gli occhi chiusi.
Il mio cuore manca un battito, ma, sentendo il vecchio professore rinvenire si calma.
- Harry, acqua.- dice il professore.
- Acqua. Subito.- rispondo, mi avvicino al badile e pronuncio:
- Aguamenti.- riempio il calice, ma l'acqua sparisce quando la avvicino alle labbra di Silente.
Ritento e ritento, ma l'acqua continua a sparire; mi avvicino, così, al lago e immergo il calice, ma qualcosa mi ferma... o meglio dire, qualcuno: una mano bianca spuntata dall'acqua mi ferma il polso.
- Stupeficium!-
Riesco ad allontanarmi, ma a quanto pare quell'essere non è l'unico presente in acqua; più e più inferius escono dall'acqua.
- Pietrificus totalus!- un gruppo viene immobilizzato.
- Incarceramus! Sectumsepra! Sectusempra!- grido, ma continuano a marciare inesorabili.
Vengo trascinato in acqua, quando una pioggia di fuoco riesce a farmi tornare in superficie; Silente gira vorticosamente la bacchetta creando un percorso di fuoco.
- Partis temporus!-
Quando riusciamo finalmente a smaterializzarci a Hogwarts il professore dice:
- Severus, ho bisogno di Severus. Non dirlo a nessun altro.-
Inizio a camminare, ma dei passi mi fermano e il professore replica:
- Nasconditi.-  

la magia non è un sogno: destinati da una sceltaWhere stories live. Discover now