15.

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leggete lo spazio autrice alla fine. È importante. :D•

Hermione non c'è la faceva più;
Harry non si era ancora fatto vivo ed era passata già una settimana e Draco era diventato insopportabile, litigavano ogni due per tre e poi la veniva a baciare come se non fosse successo niente.
La ragazza aveva davvero preso in considerazione l'idea che fosse bipolare.
E la cosa che le faceva più rabbia era che lei continuava a dargli corda, ma no.
Adesso basta.
Ora si era veramente stancata.
Lei non era un giocattolo.
Anche lei aveva dei sentimenti e delle giornate no, ma non per questo andava a rompere le pluffe a lui.
Natale era alle porte e con se aveva portato anche un grande freddo, cosa che lei non sopportava.
Spostò lo sguardo fuori dalla finestra persa nei suoi pensieri quando il rumore di qualcosa che andava in frantumi la fece trasalire.
Una sola parola le attraversò la mente in quel momento, o meglio, un solo nome; Draco.
Si precipitò al piano superiore nella stanza del serpeverde spalancando la porta come una furia, la scena che aveva davanti era alquanto strana, c'erano vetri di specchio sotto sparsi su tutto il pavimento e Draco se ne stava rannicchiato sul suo letto come a proteggersi da qualcosa.
Hermione si avvicinò cautamente al ragazzo sedendosi al bordo del letto e iniziando ad accarezzargli la testa.
«Va tutto bene» sussurrò dolcemente. E non era una domanda.
Draco aprì gli occhi e la fissò inespressivo, aveva le guance bagnate dalle lacrime, il fato corto e gli occhi arrossati.
Cosa l'aveva ridotto così? Avrebbe voluto tanto saperlo, ma decise di non fare domande perché, conoscendolo, sapeva che si sarebbe chiuso a riccio in se stesso e non avrebbe ottenuto niente perciò si strinse a lui e poggiò il capo sul suo petto disegnandoci cerchi immaginari con le dita.
Nessuno dei due sapeva quanto tempo passarono così ma stavano bene entrambi, felice di stare l'uno accanto all'altra per una volta senza parlare.
Hermione infreddolita si accoccolò ancora di più contro il corpo di Draco che emanava calore e chiuse gli occhi.
Nemmeno due secondi che si ritrovò due coperte sopra e un sorriso le si dipinse sul volto. «Grazie per le coperte.» gli disse guardandolo negli occhi.
Lui non rispose ma si avvicinò alle sue labbra che catturò in un dolce e casto bacio.
«Sei unica, Hermione. Grazie.» soffiò lui tra un bacio e l'altro facendola sorridere.
Dopo un po' Hermione si ritirò da quel bacio ricordandosi che non doveva comportarsi così. Si alzò dal letto con un colorito paonazzo in volto e le labbra gonfie.
«Ehy? C'è qualcosa che non va?» le chiese premurosamente Draco dal suo letto, ma quel gesto che sarebbe dovuto essere dolce la fece innervosire ancora di più.
«Va tutto benissimo. Mai stata meglio.» disse ironicamente farcendolo preoccupare.
Draco si alzò dal letto e si mise difronte a lei.
«Ora mi spieghi che ti prende. Fino a due minuti fa stavi così bene.» le disse.
«Lasciami. In. Pace. Malfoy.» ruggì mentre scendeva le scale come una furia, seguita subito dopo da Draco.
«La smetti di seguirmi? Voglio stare sola. Non ti avvicinare a me.» gli gridò contro.
Quelle parole fecero male, ma lui non lo diede a vedere.
«Non capisco cosa ti prende. Almeno spiegami!»
«Non capisci tante cose, Furetto. Ma sai che c'è? Io per capire te mi impegno, è impossibile cercare di comprendere quello che ti passa per la testa! Prima gli attacchi d'ira, dopo diventi dolce, poi i momenti di debolezza. Oh!!! Sveglia Draco! Siamo nella vita reale. Non ci saranno sempre delle persone pronte a starti dietro. E io mi sono stancata.» disse Hermione uscendo in giardino e lasciandolo li come un perfetto idiota.
Per Salazar, ma che cosa aveva in testa quella ragazza? Poi è lui quello che cambia d'umore...bah.
Mentre Draco se ne stava seduto sul divano, un lieve rumore lo fece sussultare.
Si guardò un po' intorno con la bacchetta già saldamente impugnata, poi notò un gufo bianco che picchettava sulla finestra, Edvige.
Aprii la finestra e prese la lettera che aveva legata alla zampina, non fece nemmeno in tempo a dare qualcosa da mangiare a quel gufo che già era volto via.
La lettera venne girata e rigirata una 20 di volte tra le mani di Draco che decideva sul da farsi.
Infatti sulla piccola busta c'era scritto a enormi caratteri "Per Hermione" e non sapeva se leggerla o no.
Ma la curiosità vinse e la aprì.

"Mia cara, Hermione.
Mi manchi tanto.
Scusa se non ti ho dato subito mie notizie.
Ho parlato con Silente riguardo la leggenda... Ha detto che in parte è vera.
Oh, Hermione, perdonami ma non posso tornare.
Il professore me lo ha vietato.
Vuole che tu e quel furetto stiate da soli.
— Draco strinse i pugni a quell'insulto. Sperando di strangolarlo —
Ti prego, sta attenta. Non mi fido di lui.
Vorrei essere lì con te per proteggerti dalle grinfie di quella serpe.
Ma so che tu, mia piccola grifona, ce la puoi fare.
Stagli il più lontana possibile e distruggi il tuo anello e la sua collana.
Sappi che se lo fai fuori sarò sempre dalla tua parte.
Sto scherzando, cerca di non commettere omicidi.
Non posso dirti altro, perché Silente ha detto che non dovete sapere niente e fare tutto da soli, ma non ce la facevo a tenere un segreto a te.
Infatti nessuno sa che ti ho inviato questa lettera.
Ron ti saluta tantissimo e dice che se quel Mangiamorte si azzarda a toccarti lo fa fuori.
Neville ti manda un bacio e anche Ginny e Luna.
Seamus invece a semplicemente detto "Divertiti" con una faccia alquanto strana.
Ora devo andare piccola mia.
Ti voglio un mondo di bene. Per qualsiasi cosa io ci sarò.

Per sempre tuo, Harry."

Draco dopo aver letto quella lettera era un fascio di nervi, non perché l'avesse insultato, ma perché l'aveva fatto in una lettera che era per lei. E poi, la cosa che l'aveva infastidito di più era che le dicesse di stare lontana da lui e che si comportasse come se Hermione fosse di sua proprietà.
Prese il foglio in mano e lo strappò in due parti, poi lo nascose nella tasca dei pantaloni.
Nero di rabbia si chiuse in camera.

Passarono 5 giorni e Hermione stava sempre peggio.
Non parlava più con Draco da quella litigata, non mangiava per niente e stava morendo di preoccupazione per Harry che non si era ancora fatto vivo.
Mancava una settimana a Natale e tutto il paesaggio era innevato, ma lei usciva lo stesso di notte, al freddo e al gelo, indifferente alla possibile malattia che si sarebbe presa.
Quel 18 Dicembre Draco era intenzionato a chiarire le cose. Non ce la faceva più a vederla pallida e magra come uno scheletro.
Non che gli importasse di lei, sia chiaro.
Era solo una... una... Niente.
Non gli interessava più il fatto che fosse una Sanguesporco.
Scese le scale a tutta velocità e si precipitò in soggiorno; vuoto.
Anche in cucina non c'era nessuno.
Cercò in giardino, in bagno, nella sua camera; niente.
Quando stava per impazzire di paura si ricordò... Potter.
Salì a grandi passi fino alla camera del bambino sopravvissuto, aprì la porta e quando entrò vide Hermione rannicchiata sul letto, bianca come un cadavere.
«Granger? Ma...cosa?»
«Vattene!!» l'urlo che gli lanciò arrivò fino ad Hogwarts.
Draco non l'ascolto e si sedette affianco a lei. «dobbiamo parlare.» disse.
«Non ho niente da dirti. Malfoy.» borbottò Hermione.
Scosse la testa in segno di disapprovazione e le appoggiò una mano sulla fronte; scottava.
«Hai la febbre.» sussurrò lui.
«Quindi?»
«La smetti di comportarti in questo caxxo di modo!!» gridò facendola sobbalzare.
Lei voleva solo che capisse che non era un giocattolo e che poteva badare a se stessa da sola, ma urlandole in faccia non otteneva niente.
«Io non mi sto comportando in nessun caxxo di modo.» rispose.
«È tu dovresti essere la strega più brillante della tua età. Bah. Apri gli occhi Granger! Stai diventando uno scheletro, hai la febbre, non mi parli da 5 giorni, ma che ti ho fatto?!»
«che mi hai fatto? - si interruppe con una risata esausta - che mi hai fatto?!?! CHE MI HAI FATTO? Ma tu scherzi!? Oh, che Morgana ci aiuti. Io non sono un gioco, ok?! Non puoi prendere a litigare con me e poi baciarmi come se niente fosse! Anche io ho dei sentimenti sai?! Per di più il mio migliore amico è come scomparso nel nulla e io sto in questa caxxo di casa con te! Mentre vorrei essere da tutt'altra parte.» si sfogò lei.
Quelle parole ferirono Draco, lei non era un gioco.
Non lo era mai stato.
Certo, litigavano spessissimo ma quando lui la baciava, non si tirava indietro.
«Ascolta...io, io non lo so che mi sta succedendo. Ma tu non sei un gioco, o almeno, non solo. Tu sei semplicemente mia, punto. Mi piace guardarti dormire, mi piace baciarti, mi piace restare abbracciato a te nel letto, mi piace vederti sorridere e tante altre cose. Non so se è amore, non so nemmeno io cos'è. Ma non mi sei indifferente. Ci tengo a te. E quando litighiamo...ci sto male ma non chiedo scusa, sono troppo orgoglioso, però allo stesso tempo non ce la faccio a starti lontano... Perdonami.»
Hermione abbozzò un sorriso.
Si mise a sedere sul letto e ignorando il capogiro, lo baciò.

-Angolo autrice.-
Ciao a tutte <3. Intanto grazie mille per tutte le visualizzazione, i voti e i commenti. Spero che la storia vi piaccia. Come vi sembra fino a questo punto?
Comunque volevo dirvi una cosa IMPORTANTE.
Vorrei sapere con chi preferite Ginny.. Mi serve per il proseguimento della storia e vorrei accontentarvi :)
Sono indecisa se fare la Hinny oppure GinnyxBlaise.
Commentate💚

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