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- Ho passato giorni a pensare a dove portarti - Disse Alex mentre mi teneva la mano e mi guidava verso la strada.

Avevamo già lasciato l'auto qualche metro dietro di noi.

L'ansia mi stava uccidendo.

- Poi... ho parlato con una persona che mi ha consigliato un bel posto...lontano da tutto e tutti- concluse lui. Aveva un'aria strana, forse per la stessa tensione che stavo provando io o forse perché aveva in mente altro per me, quella sera.

Volevo sparire in quel momento, invece, mi trovavo proprio lì accanto a lui, nel nulla più totale, vicino ad una vecchia stazione abbandonata con tre gradi sotto zero ed il freddo che si faceva strada nelle mie ossa.

Nella mia testa i miei ricordi stavano lottando contro la mia forza di volontà, prendendo di soppiatto il sopravvento su di essa e portandomi in quel frammento di tempo a ricordare quella notte, quella terribile notte. "Che stesse accadendo di nuovo?" Mi domandai in quel preciso istante.

- Ci siamo quasi, non temere! – disse, sorridendomi di nuovo.

Camminavamo uno accanto all'altro, la sua faccia, così seria, la mia, così impaurita. Sarei fuggita volentieri, pur di scappare da lì. Stavo davvero temendo il peggio, ma a lui non davo a vedere nulla di tutto ciò.

- Chiudi gli occhi e dammi la mano-

Provai a fidarmi di lui. Ero così stupida!

Continuo a ripetermelo ancora oggi, dopo anni.

- Stai tremando...- Mi disse con aria preoccupata.

- Ho freddo e ho paura...-

- Aprì gli occhi! -

Li aprii di scatto e con mia grande sorpresa vidi qualcosa che non avrei mai immaginato di vedere in tutta la mia vita.

Avevano camminato nello sporco e fra la ruggine dei vecchi binari abbandonati, per poi girare l'angolo e vedere tantissime luci. Una gioia per gli occhi immensa.

Luci bianche, rosse ed alcune azzurre, legate con dei fili sospesi in aria. Era Magico.

Poco più avanti, vidi un treno sopra ad un binario ristrutturato e rimesso a nuovo.

Anche il treno era pressoché nuovo, ma di vecchio stile, più simile ad un tram di città, pieno di fiori, colorato ed esteticamente mozzafiato.

Mi sembrava una scena di un film francese, uno di quei film romantici che guardi stupita davanti alla televisione, abbracciata ad una scatola di popcorn fumanti.

Lui che porta lei in una stazione abbandonata, a mangiare in un treno stupendo. È così romantico tutto questo! Ed io, che pensavo volesse farmi del male. Stupida ragazzina eh?

Lo guardai con occhi lucidi, un po' per il freddo e un po' per l'emozione. Era poco più alto di me, vedevo chiaramente la sua espressione soddisfatta per il luogo scelto. Forse...nemmeno lui si aspettava così tanta bellezza in un posto simile, e credimi...nemmeno io, ero totalmente sorpresa. Mi sarei data della stupida per tutta la serata solo per aver pensato anche per un secondo che lui volesse farmi del male.

- Il treno dei desideri! -

Così si chiamava, mi disse lui.

- Che ti aspettavi? Una banale cena in città? No, per carità! Qui siamo soli, in un posto magnifico! -

Prigioniera di una Bugia || #Wattys2016Where stories live. Discover now