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Il giorno seguente si svegliò al solito orario impostato, andò a farsi una doccia, si mise una maglietta nera scollata a U, dei pantaloni in jeans e delle Converse nere. Prese dalla cartella la collana dei doni della morte e la indossò in bella vista pronto per il suo secondo giorno. Quando arrivò in classe fu contento di rivedere Piper, seduta però non in fondo ma vicino ai primi banchi; notò Francesco entrare e lo salutò sorridendogli. Indossava una felpa grigia e dei pantaloni neri accompagnati da Converse basse.

«Mi sono permessa di farti una copia di tutto quello che abbiamo studiato» disse porgendogli un quaderno, Francesco la ringraziò per il gentile pensiero e cominciò a sfogliarlo. Solo dopo aver chiuso di nuovo il quaderno notò che in classe c'erano solo loro, ne sembrò a disagio, ma Piper con calma gli disse che se non erano le ore nove nessuno avrebbe avuto la comodità di entrare. Piper notò la collana al collo di Francesco, la appoggiò sulla mano per scrutarla bene.

«Dopo tutto questo tempo?» chiese continuando a osservare la collana per poi posare il suo sguardo verso Francesco. Inarcò le sopracciglia e con un solo respiro come recitato disse: «Sempre.» E si misero a ridere, gli rivelò che aveva letto e visto tutti i film della saga anche se non poté mai parlarne con qualcuno se non per sfotterla dicendole che Harry Potter era solo per bambini.

«I babbani!» commentò Francesco con aria di disprezzo mentre si sedeva e Piper prendeva posto ridendo. Arrivò la professoressa, cominciarono a parlare di saghe letterarie di ogni genere e fu una lezione molto animata, anche se interrotta per i parecchi compagni di Francesco che entravano dopo il suddetto orario delle nove. Quando a fine lezione andò verso il corridoio, vide con sua sorpresa Diego, con in mano un libro di meccanica. Francesco lo salutò e lui ricambiò ma non si poté fermare a parlargli, aveva un'altra ora di lezione. Francesco invece doveva precipitarsi nell'aula d'inglese, prese il libro che avrebbe usato dall' armadietto e andò di corsa verso l'aula ma incontrò lungo il tragitto Paige, mano nella mano con un grosso ragazzo dall'aspetto burbero abbinato alla giacca da football. Francesco la salutò ma lei non fece lo stesso, mentre il suo accompagnatore gli mandò un' occhiataccia. A mente Francesco non poté non esitare a chiamarlo Stupido di un orso Yoghi ; per un momento pensò che l'avesse sentito, ma la campanella non fece capire granché.

«Non è affatto intelligente!» esclamò innervosito Francesco a Diego una volta usciti dall'edificio principale.

«Se ci tieni così tanto vai a dirglielo» suggerì Diego alzando le spalle come seccato. Francesco stava per ribattere ma Piper andò verso di lui interrompendolo, sembrava non notare Diego. «Domani non ci sarò... quindi potremmo vederci di pomeriggio» gli disse timidamente. Diego si avvicinò a lei: «Non importunare questo ragazzo, secchiona che non sei altro. Cerca qualcuno del tuo stesso rango.» Piper si sentì parecchio offesa e corse via. Francesco gli mollò un pugno sulla spalla. «Sono modi?» gli chiese urtato. «È una sfigata, non devi restare con tipi come lei o come quello» disse indicando con la testa un ragazzo dai capelli a spazzola. Si ricordò che era il migliore amico di Piper e non poté essere più urtato di così. Francesco salutò Diego e andò verso Alan, gli fece segno con la mano e lui si fermò sorridendogli. Aveva una maglietta bianca con una piccola tasca alla destra del petto, delle bermuda che Francesco non poté non notare.

«Pensi che il campus accetti il tuo abbigliamento?» chiese Francesco senza sembrare troppo offensivo. Alan, al contrario, si mise a ridere e disse che faceva abbastanza caldo e stava andando nel suo dormitorio. Francesco si propose di accompagnarlo. Alan gli chiese con curiosità come mai uno come lui frequentasse uno stronzo come Diego. Alla parola "stronzo" Francesco si mise a ridere e gli disse, fissandolo spensierato, che era un tipo a posto. Ma Alan ne sembrò contrariato.

«Quando mai Diego Bartone è un tipo a posto? Sei ancora una matricola per capire certe cose» disse con noncuranza.

Francesco non capì che cosa avesse di male il suo coinquilino,. Sapeva della omosessualità di Diego? Ed era omofobo? Gli sembrava però che non lo fosse, per dieci secondi credette che Alan fosse gay e che Diego l'avesse "friendzonato".

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