19.

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Si mise sopra di lui, non mollando neppure un attimo le sue labbra. Era nuda sopra Francesco, aveva fatto l'amore con il suo ragazzo ed era felice. Si scostò i capelli dietro l'orecchio e baciò il suo collo, gli lasciò dei lividi così tutte avrebbero visto che era di sua proprietà.

Sua madre era contraria a quel fidanzamento, ma non poteva negare che sua figlia fosse felice.

Stavano insieme ormai da tre mesi, studiavano sempre insieme e uscivano spesso per andare a qualche festa con Diego e Brooklyn. Pensò ai mesi addietro e di come, se le avessero riferito che stava insieme a Francesco, lei non ci avrebbe creduto. Le palpò il seno, la sensazione di quelle mani fredde addosso le era sempre piaciuta. Leccava i suoi capezzoli e chinava all'indietro la testa. Sentiva i suoi denti mordicchiarglieli, ansimò ed era bagnata.

«Ti amo» gli disse e lui ricambiò, si fermò e la baciò alle labbra. Gli fece cenno e lei annuì, le entrò dentro e si mosse avanti e dietro sopra lui. Lo sentiva dentro, amava sentirlo, amava quel ragazzo più di ogni cosa. Avevano finito di guardare Harry Potter e l'ordine della Fenice, sul tavolo era rimasta della pizza sul cartone ed era la loro serata-tipo. Nessuno e nessuna poteva toglierla, nemmeno quando a Diego serviva l'appartamento. Andarono sempre in quello suo e la sua coinquilina alle volte restava con loro a guardarsi il film ma odiava essere il terzo incomodo. La coppia però cercava sempre di non farla sentire sola, ma sapeva quando i due avevano voglia di stare soli. Ed era uno di quei momenti, il loro mondo consisteva proprio in questo. Io, lui e le nostre passioni, aveva scritto nel suo diario personale, allegando una foto scattata con la Polaroid che ritraeva i due. Era la seconda volta che dormivano insieme, la prima volta fu da lui. Diego la ritrovò nuda sopra Francesco. Gli diede uno schiaffo, l'aveva svegliata di soppiatto e le fece un complimento per il suo sedere. Brooklyn cominciò ad avere rapporti d'amicizia anche con lei, soprattutto quando doveva chiederle un consiglio per il compleanno di Francesco.

Mancava poco al 15 febbraio, lei aveva ricevuto dei libri fantastici ed era rimasta contenta anche della serata che le aveva organizzato. Sua madre però pensava che i soldi li trovasse per via del pizzo che chiedeva in cambio di droga. Erano le 23, doveva farsi una doccia. Era tutta sudata ed era la prima volta che aveva ingoiato il suo seme. Sotto l'acqua a Paige salì una gelosia che quasi diede un pugno alle mattonelle rosee della doccia. Lasciò il posto al suo ragazzo mentre lei si asciugava i capelli. Francesco si chinò e le baciò il sedere e velocemente entrò in doccia. Si girò di scattò e lo guardò facendogli una smorfia con la lingua. Una volta puliti, deciderò di uscire restando dentro il campus. Si mise una sua maglietta che le venne lunga e la copriva fino alle cosce, mentre lui si mise una maglietta bianca aderente e fece notare quei pettorali che facevano impazzire al tocco Piper. In quei mesi Francesco si era iscritto in palestra ed era quasi sempre impegnato da dare poca importanza alla ragazza, ma riuscì a farsi perdonare proprio quel giorno. Si era fatto trovare davanti l'appartamento di lei con il DVD noleggiato di Harry Potter e la pizza. Non riuscì a tenergli il broncio a lungo. Infatti, dopo il film lei si ritrovò nuda insieme a lui. Camminarono per l'università mano nella mano e il vento primaverile faceva volare i capelli di lei diffondendo un buon profumo. Il cielo era di un blu intenso, non c'erano delle nuvole intorno. Si sedettero su una panchina e mentre Francesco le raccontava di quando scoprì che Diego era gay qualcosa si mosse sopra il cielo di Los Angeles. Rise al racconto del ragazzo e capì mentre lo faceva che era pazza di lui. Lo baciò e in quel momento una stella cadente passò alta sopra di loro.

«C'è una stella cadente...» le fece notare il ragazzo, alzò il viso al cielo e sorrise.

«Ho espresso un desiderio, e tu?» gli chiese guardandolo negli occhi.

«Perché dovrei? Magari quella stella starà cadendo e magari morirà nell'impatto ma di una cosa posso essere sicuro...» le accarezzò il viso e continuò «ho già la mia stella e non mi permetterò di farla cadere.» Terminò e lei lo baciò. Sorrise nel farlo e continuò, non smise più di sorridere da quando lui era finalmente suo.

Passion Cursed Where stories live. Discover now