leggende metropolitane

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Come al solito, vi propongo anche argomenti fuori tema che io apprezzo particolarmente. Ecco a voi alcune leggende metropolitane ritrovate sul web!

- Il fatto sarebbe accaduto in Siberia, dove uno scienziato Russo avrebbe effettuato una perforazione nel terreno così profonda, che, calando un microfono al suo interno avrebbe sentito le voci e le urla dei dannati. La registrazione sarebbe stata fatta a una profondità di 9 miglia, ossia a poco più di 14 km. Il Dr. Azzacove raccontà così la sua spedizione: “La perforatrice all’improvviso cominciò a rotare velocemente, indicando che avevamo raggiunto una grossa caverna o cavità vuota. I sensori della temperatura mostrarono un drammatico aumento di calore fino a 2.000 gradi Fahrenheit. Noi calammo giù lungo il condotto un microfono, designato a rivelare i rumori dei movimenti della piastra. Ma invece dei movimenti della piastra, sentimmo una voce umana gridare dal dolore. Inizialmente pensammo che il suono proveniva dalla nostra attrezzatura. Ma quando facemmo degli adattamenti, furono confermati i nostri peggiori sospetti. Gli urli non erano quelli di un singolo essere umano, essi erano gli urli di milioni di esseri umani”.

- Il Tiyanak è una creatura vampirica nata dai racconti della mitologia filippina che ha le sembianze di un bambino appena nato. Si narra che questa creatura pianga nella foresta per attirare i visitatori incauti. Una volta che la vittima rintraccerà il suono, troverà il bambino mentre giace a terra da solo piangendo. Così lo prenderà e lo stringerà a sè, ma il Tiyanak ritornerà alla sua vera forma e mangerà la testa del viaggiatore. Si racconta anche che il Tiyanak trovi piacere nel portare fuori strada i viaggiatori o nel rapire i bambini.

- Questa leggenda nasce durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta di un soldato greco trucidato e seviziato da un gruppo di radicali. Da quel momento il soldato morto appare a giovani ragazze e vedove, le seduce e le lascia incinte per vendicare la sua morte.

- Si dice che centinaia di anni fa in Giappone vivesse una donna bellissima, moglie di un Samurai altrettanto geloso. Il Samurai aveva costantemente paura di essere tradito dalla moglie, la cui bellezza era da tutti riconosciuta. Così, in una notte di rabbia egli le si avventò sopra e le squarciò la bocca da un orecchio all’altro. Oggi Kuchisake-Onna gira con una maschera chedendo agli uomini che incontra se pensino che lei sia bella. Dopo la risposta, la donna si toglie la maschera, mostra il suo viso sfigurato e uccide il malcapitato.

- La protagonista di questa storia è una Volga nera, macchina molto in uso a Varsavia nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. La storia racconta della scomparsa di moltissime persone su questa limousine tra il 1960 e il 1970. A sparire nella Volga nera sarebbero state soprattutto ragazze giovani e belle, rapite per diventare giocattoli sessuali dei Soviet, o anche bambini il cui sangue sano sarebbe servito per curare gli occidentali o gli arabi ricchi malati di leucemia (o i cui organi sarebbero stati trafficati). L’auto pare fosse guidata da preti, suore, vampiri o addirittura dal diavolo in persona.

- Secondo questa leggenda una ragazza del college decide di non stare nella stanza del suo dormitorio a studiare, ma di uscire per andare ad una festa. Al suo ritorno pensa bene di non accendere la luce per non svegliare la sua compagna di stanza e si mette a letto silenziosamente. Il mattino successivo, una volta sveglia, scopre che l’amica è stata assassinata e sul muro si legge una scritta fatta col sangue: “Non sei felice di non aver acceso la luce?”

- Il racconto è quello di un camionista che nel pieno di una notte piovosa si accorge di una bellissima ragazza che sta facendo l’autostop. Così, intenerito dal suo viso angelico, la fa salire sul camion per proteggerla dal mal tempo e accompagnarla dove desidera. Non appena la ragazza sale, la pioggia smette di battere e si fa più lieve, ma un banco di nebbia fitta appare sulla strada, dando scarsa visibilità. In un punto non troppo definito, la ragazza invita il camionista a fermarsi perchè quella è la sua destinazione, ma dimentica la sua felpa sul camion. Dapprima indeciso sul da farsi, l’autista scende per resituirgliela e scopre un cimitero: vi entra e scorge su una lapide la foto della ragazza, morta già molto tempo prima.

Lo sapevi che..? [completata]On viuen les histories. Descobreix ara