Il Patto

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Blake Bowman era un ragazzo come tutti gli altri, dal fisico atletico e dai capelli scuri come la notte, crescendo erano passati da un marrone più chiaro ad uno più scuro, ma ormai tutti li vedevano neri e lui era stanco di polemizzare sull'argomento, lo stesso problema lo aveva con gli occhi, cangianti, cambiavano spesso colore a seconda del tempo o dell'umidità dell'ambiente passando dall'azzurro al grigio verdastro.

Questo era uno dei tanti motivi per cui gli era sempre stato difficile capire chi fosse davvero, certo, aveva due genitori che lo amavano alla follia e che non gli facevano mai mancare niente, a scuola era popolare ed apprezzato sia dai compagni che dagli insegnanti, una cosa normale data la sua intelligenza superiore alla media ed alla sua abilità negli sport, in particolare a calcio.
Ma anche se aveva un bel gruppo di amici e stava già da qualche tempo con Emily, la ragazza più bella e desiderata della scuola, poteva davvero affermare di essere felice ?

Forse il problema maggiore stava nel fatto che Blake odiasse la propria vita con tutto sé stesso. Sì, la sua vita si poteva proprio dire perfetta, meravigliosa, normale e priva di difficoltà, per lui era una vera follia ! Ma qualcosa di straordinario stava per cambiare ogni cosa, un atto così sconsiderato ed apparentemente sciocco da sembrare innocuo, fino a che non viene messo in pratica.


***


Quella sera, i genitori di Blake, sarebbero usciti per festeggiare il loro anniversario di matrimonio con una cenetta romantica nello stesso locale in cui si erano conosciuti ed innamorati. Dato che non capitava così spesso, il giovane era al settimo cielo, cosa c'è di meglio per un adolescente di avere la casa libera con accesso illimitato alla TV ed al frigorifero ? Semplice, provare qualcosa di ... diverso e terribilmente proibito.

Era già da mesi che progettava quel piccolo gioco, la voglia gli era venuta dopo un paio d'ore di navigazione in rete fine a sé stessa, priva di alcun senso e svolta esclusivamente per noia. Aveva passato un intero pomeriggio cercando casualmente un numero imprecisato di parole dai significati più disparati fino a quando le sue dita non andarono a formare, quasi come guidate da una forza invisibile, le parole <<invocazione>>, <<demone>>, ed, in particolare, <<satana>>.

Non appena i suoi l'ebbero salutato con uno dei loro soliti abbracci smielati e la loro macchina uscì dal vialetto, Blake cominciò il rito tenendo fra le mani il proprio telefono per leggerne le parole e seguire i procedimenti in ogni fase, con precisione e grandissima attenzione.

Il primo passaggio diceva che, per far proseguire l'evocazione al meglio, una buona idea era quella di farsi sempre il bagno per purificarsi e dimostrare il proprio rispetto verso Satana. Prima di spogliarsi ed entrare nella vasca, però Blake si premunì di accendere dell'incenso e lasciarlo bruciare per circa 10-15 minuti in modo che, il suo profumo intenso e quasi stomachevole, riempisse tutto il salotto. Non appena uscì dal bagno purificatore e si rivestì, rigorosamente con un felpa e dei pantaloni neri, il ragazzo si mise a scrivere su un foglio di carta pulito la frase <<FAI UN PATTO CON ME>>.

Ormai il processo era quasi completo, Blake accese un paio di candele con tanto di un porta-candele d'argento e riempì uno dei calici del set preferito di sua madre, anche questo dello stesso materiale, con il vino rosso pregiato di suo padre.

Il giovane si mise al centro della stanza e spense le luci, poi si mise a suonare la campanella acquistata per l'occasione, girando in senso antiorario, ed invocando i nomi dei quattro demoni principali dell'Inferno. Blake allora visualizzò nella sua mente l'immagine di un raggio di luce blu che riempì in poco tempo tutto il suo corpo, ad ogni giro, il blu divenne sempre più intenso nell'immaginazione, riempendolo e caricandolo di un'energia misteriosa.

SuoWhere stories live. Discover now