Sostituto

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Era bastata quella semplice frase a far tornare Blake con i piedi per terra, ricordò le bugie e la rabbia provata, ma soprattutto ... Abele ed allora fu come se avesse ripreso il controllo. Si scostò velocemente dall'abbraccio del demone e si voltò di spalle incrociando le braccia al petto.

<< Scusa, scusa ... >>

disse il ragazzo girandosi nervosamente e superando il demone uscendo dal cubicolo, mettendosi davanti allo specchio e bagnandosi leggermente il viso per rinfrescarlo. Blake rimase qualche minuto a guardare il proprio riflesso e fu come rivivere ogni sopruso e sofferenza, dolore ... ma anche amore, carezze, baci ed affetto, quanto gli mancavano quei momenti.

<< N-non volevo supplicarti ... È solo un po' di tristezza, tutto qui, non importa. Riportami alla cella adesso, penso che la serata possa dirsi ufficialmente conclusa >>

Il diavolo lo strinse alle spalle scorrendo con le mani su tutto il suo corpo mentre con la lingua prese a passargli su e giù sul morbido collo costringendolo a guardarsi riflesso nello specchio ed a godere delle loro immagini sempre più ... lussuriose.

<< Io non credo proprio che la serata sia finita. Dimmi amore, da quanto tempo non ti fai una doccia ? Perché non vieni nella nostra stanza ? In fondo il nostro patto comprendeva il fatto che tu venissi anche per lavarti ed io sono un demone di parola >>

Blake non ebbe nemmeno il tempo di lamentarsi o controbattere poiché, un attimo dopo, si ritrovò nel bagno dell'appartamento di Lucifero, totalmente nudo e tra le braccia del padrone di casa che lo guardava sorridente.

<< Che c'è, non ti va più di farti la doccia ? Non ti preoccupare, dato che quello di oggi è stato, tutto sommato, l'appuntamento più bello della mia vita e che sono stati giorni difficili per te ... >>

Dichiarò solenne l'essere accarezzandogli le morbide natiche e facendolo sussultare

<< Il pedaggio per la doccia non sarà niente di doloroso, voglio solo aiutarti a stare meglio >>
<< M-ma se io non volessi ... >>

Lucifero non lo stette nemmeno a sentire, si spogliò rapidamente a sua volta e trascinò nella doccia anche il suo amato, troppo debole e triste per sottrarsi al suo volere. Blake non aveva più la volontà di lottare ed era stremato, il diavolo lo sapeva benissimo, ed aveva intenzione di approfittarne per recuperare il suo affetto e renderlo di nuovo suo. Il giovane fu a dir poco investito dall'acqua calda del getto mentre Lucifero si metteva a sedere dietro di lui godendosi l'immagine del corpo del suo amato, in piedi sopra il suo. L'acqua bollente scendeva lenta sul giovane dalla punta dei suoi capelli, ormai lunghi quasi fino alla spalle, alla curva delle natiche tonde ed invitanti ed il diavolo non si perdeva nemmeno una goccia, né un fremito di quel corpo che tanto riusciva a chiamarlo al peccato.

" Riuscire a tentare il demonio, quanto puoi essere bello amore mio "

Certo, Blake appariva visibilmente più magro di qualche tempo prima e più parti della sua figura snella erano ancora coperte di abrasioni e ferite delle notti precedenti, ma questo non fermò affatto il bisogno crescente del signore degli inferi, anzi, il profumo del suo piccolo lo rese ancora più eccitato spingendolo a mettersi in piedi accanto a lui bloccandolo con il proprio fisico massiccio alla parete fredda del bagno.

<< Lucifero ... n-no a-aspetta ! >>

Balbettò il giovane quando l'erezione del diavolo premette contro le sue natiche facendo risvegliare anche la sua, Blake non riusciva a smettere di tremare, non voleva che Lucifero lo costringesse a fare sesso, non di nuovo, ne aveva abbastanza di provare dolore, non avrebbe mai pensato di dover versare tanto sangue per amore. Si sentiva così sporco ed usato, è vero, lui sarà anche stato il sostituto di Abele, ma, per questo motivo, era ingiusto togliergli la libertà ed usarlo solo come un giocattolo sessuale quando, con il suo antenato, Lucifero non era neanche arrivato in prima base. In quel momento il demone si avvicinò al suo orecchio sussurrandovi con dolcezza mentre portava il giovane ormai sull'orlo della disperazione, a sedersi a terra tra le sue gambe.

SuoWhere stories live. Discover now