In Confusione

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Blake riaprì gli occhi lentamente ritrovandosi davanti il viso gentile addormentato di Lucifero, era così dolce e sembrava beato nei suoi sogni. Il ragazzo respirava in modo regolare e spinse l'altro ad accarezzargli la guancia con dolcezza, ma quando fu sul punto di sfiorarlo Blake sentì Lucifero muoversi e mugolare piano, basto quello a farlo desistere.

<< Blake ... resta ... con me >>

Il giovane uscì totalmente di testa, era rimasto spiazzato, soprattutto perché il ricordo di quello che era successo nel bagno si stava facendo largo nella sua memoria. Blake scivolò piano dall'abbraccio guardando il proprio polso e tornando a casa propria nella sua camera. I suoi genitori fortunatamente non erano ancora tornati, non avrebbe dovuto usare i propri poteri per spiegare sulla sua fuga momentanea.

<< Blake, sei tornato finalmente, siamo rimasti qui preoccupati per il tuo ritorno imminente,
dove sei stato ?
Lucifero hai incontrato ? >>

Pogo stava saltellando da una parte all'altra della stanza sghignazzando e ridendo come un matto senza freno, Zodiac comparve alla destra del giovane, Hannibal invece stava seduto alla scrivania seguendo con lo sguardo i movimenti del killer clown. Blake non aveva voglia di stare in casa, una bella passeggiata gli avrebbe fatto bene per riflettere e liberarsi di tutta quella confusione che gli stava comprimendo il cervello. Afferrò la giacca, niente di più, ed uscì di casa vagabondando in giro senza una meta precisa, con l'unico desiderio di schiarirsi le idee, ma non era certo un'impresa facile con quella fiera di paese ambulante che lo seguiva ovunque.

<< Ehi, Blake >>

I tre killer scomparvero nel nulla lasciando il posto alla figura luminosa di Angelo che cominciò a muoversi al fianco del ragazzo.

<< Ciao Angelo, cosa ci fai qui ? >>
<< Anche dopo che sei sparito non ho smesso di starti accanto, a proposito. Non hai mai pensato che il fatto di pensare sempre a Lucifero anche quando sei con me mi possa infastidire ? >>

<< Ma io non stavo ... >>

Blake sbuffò e guardò altrove, ma Angelo sembrò percepire il suo disagio perché gli si avvicinò ancora di più con sguardo interrogativo. Come avrebbe potuto dirgli quello che lentamente stava crescendo nel suo cuore ? Di ciò che era successo in quel bagno e del suo desiderio che si ripeteva di continuo ? Si sentiva così confuso, avrebbe voluto avere una guida in tutta quella confusione sovrannaturale, ma non era sicuro di potersi affidare appieno alle decisioni del suo custode, forse però dargli almeno il beneficio del dubbio non sarebbe stata una cattiva idea.

<< Angelo, posso ... posso chiederti una cosa ? >>

<< Certo, tutto quello che vuoi Blake, sono proprio qui per questo, se tu non lo avessi ancora capito, sono qui per te >>

Di colpo tutta la risolutezza del ragazzo svanì in una nuvola di vapore e sentì una forte morsa ghermirli il cuore, era il momento, finalmente avrebbe potuto rivelarlo, e forse, sentirlo dire dalla propria bocca, lo avrebbe fatto sembrare meno ... Sbagliato.

<< Beh, io credo ... credo che forse potrei ... potrei cominciare a provare qualcosa di strano, di diverso e più profondo per ... una certa persona, ma ho paura, non so cosa devo fare >>

<< Mi auguro che tu stia parlando di me perché se invece è quel qualcuno che non mi va di nominare allora dovresti davvero lasciar perdere, e non solo per te questa volta >>

<< Che ... Che vuoi dire ? >>

L'altro gli si mise davanti e lo strinse a sé racchiudendolo come dietro una barriera calda e soffice. Blake era così confuso e rapito da quello che gli stava accadendo intorno che non ebbe nemmeno la forza di controbattere o dimostrare a parole quanto grande fosse il suo stupore.

SuoWhere stories live. Discover now