La Vita Senza Te p.1

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Blake si risvegliò con calma aprendo gli occhi verso il soffitto bianco della propria stanza, gli uccellini gli fungevano da sveglia canticchiando cristallini fuori dalla finestra allegramente mentre la luce del Sole filtrava di vetri accarezzando il suo viso chiaro e svegliandolo completamente. Il giovane sollevò le braccia verso l'alto e le stiracchiò muovendosi pigramente nelle coperte del proprio letto e girando lo sguardo per la stanza, la sua scrivania, il suo comodino, il suo armadio, la tv e la cassettiera, sembrava tutto perfettamente in ordine, chissà chi aveva pulito tutto il ... tutto il ...La consapevolezza lo travolse come un fiume, il ragazzo si strofinò rapidamente gli occhi e ritornò a guardare la camera in cui si trovava, non riusciva a crederci, non era all'inferno, ma nella sua vecchia casa, quella in cui abitava prima di conoscere Lucifero ! Blake non riusciva nemmeno a crederci, le lacrime cominciarono a sgorgargli lungo le guance ed il ragazzo si tolse di dosso le coperte sollevandosi la maglietta del pigiama fin sopra il gomito, quando vide il pentacolo, proprio dove lo aveva marchiato Lucifero con il suo bacio rovente, sospirò e si tranquillizzò sollevandosi in piedi ed andando allo specchio come per assicurarsi che le ciocche bianche e scompigliate fossero ancora sulla propria testa, e così era fortunatamente.

" Come mai mi avrà riportato qui ? Forse l'ho fatto arrabbiare in qualche modo e ... Oh no ... mi sono addormentato ! "

Anche se effettivamente la definizione più giusta per quello che era successo la notte prima non fosse esattamente quella di essersi appisolato, ma più che altro di essere svenuto mentre lo facevano, Blake era convinto di aver sbagliato e che quella fosse una nuova specie di punizione che ancora non capiva completamente, non si era reso conto della situazione, ben più complessa e dolorosa, nella quale si trovasse e che lo avrebbe portato ad indicibili sofferenze psicologiche da un anno a quella parte.

<< Oh, Blake, ti sei svegliato finalmente ! Sbrigati o faremo tardi a scuola >>

Al suono di quella voce familiare il ragazzo si volto di scatto con un grande sorriso a percorrergli il viso, sorriso che, non appena ebbe visto la persona che gli stava davanti, scomparve, tramutandosi in uno sguardo di pura confusione.

<< Q-Quayn ? Sei tu ? >>

Blake era tra lo stupito e lo sconvolto, il giovane che era accanto a lui guardandolo negli occhi non aveva nulla a che vedere con il Quayn che conosceva. La cresta viola e la testa rasata erano sparite nel nulla lasciando spazio a dei comunissimi capelli corvini leggermente mossi e tenuti in ordine da un sottile strato di gel traslucido. Il viso chiaro ed entrambe le orecchie, prima marcate da diversi piercing neri, adesso si presentavano pulite ed immacolate, non si vedevano nemmeno i segni dei fori, quasi non vi fossero mai nemmeno stati, perfino i numerosi anelli che aveva alle dita non c'erano più, spariti senza lasciare alcuna traccia, ma forse, la cosa che più spaventava il ragazzo era l'abbigliamento del fratello. Al posto della solita canotta e delle braghette fino alle ginocchia con il suo solito fare molto trasandato, c'era una semplice maglietta a maniche corte sormontata da una felpa grigia piuttosto anonima e dei pantaloni lunghi e bianchi, in pratica era vestito come la scala cromatica di un film in bianco e nero, Blake era sicuro che, se non fosse stato per la voce inconfondibile, certamente non avrebbe mai potuto riconoscerlo, era la persona più strana che avesse mai visto, forse perché era proprio la più normale che si sarebbe mai potuta vedere.

<< Quayn, ma che ti è successo ? Mi stai giocando qualche scherzo di cattivo gusto ? >>
<< Ma di che parli Blake ? Io mi vesto sempre così e poi smettila di chiamarmi Quayn, lo sai che non lo sopporto quando usi il fatto che mi chiamo Havel, ovvero Abele in ebraico, per prendermi in giro usando altri riferimenti biblici >>
<< H-Havel ? No, tu ti chiami Quayn e ... >>

Il viso del giovane davanti a lui si incupì mentre incrociava le braccia davanti al petto, sembrava davvero arrabbiato, non stava scherzando, lui era davvero convinto di chiamarsi Havel. Blake non sapeva proprio cosa fare, né capiva completamente la situazione, ma in che razza di posto era finito ? Per caso si era risvegliato in un qualche tipo di universo parallelo ? Magari era stato rapito dagli alieni che ora lo stavano studiando e mentre scavavano con le sonde dentro il suo cervello lo avevano fatto impazzire ! Blake scosse la testa, poteva accettare solo una stramberia alla volta e, per il momento, l'unica che accettava era Lucifero, giusto ! Lucifero ! Se Quayn, o Havel che fosse, avesse perso la memoria ed ora si credesse un ragazzo completamente diverso almeno il ricordo del demone che lo aveva ossessionato fin da piccolo, a causa di Angelo, gli avrebbe ridato la memoria persa.

SuoWhere stories live. Discover now