10.

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Lele.
Cosa cazzo ho fatto?
Sentii la porta scattare e vidi la figura slanciata di Gabriele entrare in stanza.
Intanto io ero seduto sul mio letto con la schiena contro il muro,le ginocchia al petto e le dita sulle labbra.
《Lè?!》chiese Gab preoccupato《Che è successo?》
《H-ho b-baciato Elodie》dissi continuando a guardare un punto fisso davanti a me.
《C-Cosa?》chiese sconvolto lui.
《Ho baciato La Di Patrizi.》ripetei.
《Oh porca puttana.》esclamò.《Ha ricambiato?》
《Si,ma poi è scappata.》e allora me ne resi conto veramente,che oltre a perdere la ragazza che amavo,avevo perso anche una grande amica.
《Gab,io sono innamorato di lei.》dissi con sinceritá 《E credo che dopo sto bacio la cosa non cambi tanto.》
《Dopo i baci solitamente le situazioni peggiorano》disse lui infilandosi il pantalone della tuta.
《Che intendi fare?》continuò.
《Niente》risposi semplicemente.
《Come niente?》esclamò lui quasi sconvolto.《Lascio fare al destino.》continuai,prendendo il mio quaderno dal cassetto.
《In questa situazione solo così puoi fare》disse stendendosi sul letto e aprendo il televisore.
Aprii il mio quaderno e scrissi una frase che mi frullava in testa da un pò.
《Ci sono persone che nascono speciali,non lo diventano》
Lo scrissi al lato del testo di Someone like you,che avrei dovuto presentare il giorno dopo al prof Braga.Ci aveva detto di dedicare un testo a una persona cara in cui rispecchiavamo i sentimenti espressi nella canzone.
Scrissi solo una parola.
Lei.

Il giorno dopo.
《Prima di farmela sentire ti chiedo a chi la dedichi?》mi chiese il prof Braga,sedendosi su un amplificatore.
《A lei,una persona speciale》risposi.
《In che senso speciale?》rigirò la domanda.
《Secondo il mio modesto parere,ci sono delle persone che nascono giá speciali,non lo diventano.》dissi imbracciando la chitarra.
《Oh,allora fammi capire cosa provi per questa persona.》disse sorridendo.

《Spettacolo》disse il prof appena posai la chitarra 《E posso assicirarti che sei innamorato di questa persona》disse facendomi un occhiolino.《Ma non ce lo dirai mai chi è , vero?》chiese ridacchiando.《Ovviamente.》risposi ridendo.《Ma credo di aver capito chi è.》disse uscendo《Buon lavoro》
Risi e ripresi a Lavorare su una delle prove comuni della settimana.
Elodie.
《Elo,vai a chiamare Lele,per il pranzo?》mi chiese gentilmente Antonio,cantante dei Metrò.
《Non può andare qualcun'altro?》chiesi alzandomi.
《Sei l'unica disponibile》disse guardandosi intorno e tornando a pulire il bancone.
Mi guardai intorno e notai tutti occupati a fare qualcosa.
Che palle.
Sentivo ancora le gambe tremare per il bacio della sera prima.
Forse era stato uno dei più belli della mia vita.
Mi avviai alla porta della sala 9,ma sentii due voci da Dentro.
Mi accostai alla porta e ascoltai,nascondendomi dietro un mobile in modo che le telecamere non mi vedessero.
《Prima di farmela sentire ti chiedo a chi la dedichi?》chiese il prof Braga.
《A lei,una persona speciale》rispose il ragazzo centro dei miei pensieri.
Io?
No,impossibile.
《In che senso speciale?》rigirò la domanda il prof che tanto non tolleravo.
《Secondo il mio modesto parere,ci sono delle persone che nascono giá speciali,non lo diventano.》disse in un sospiro.
Oh porca puttana.
《Oh,allora fammi capire cosa provi per questa persona.》rispose il riccio.
Cominciò a suonare.
Sentivo un sentimento,provenire dalla sua voce,sicuramente non verso di me,era troppo profondo.
E li scoppiai a piangere.
Mi resi conto di essere innamorata di lui.
Di un ragazzo 6 anni più piccolo di me,e che aveva reso speciale ogni momento vissuto con lui.
Piangevo,portandomi una mano alla bocca e soffocando i singhiozzi.
Appena finì sentii nuovamente la voce di Braga,squarciare il silenzio.
《Spettacolo》disse il prof e giurai di aver sentito un sospiro di sollievo.《E posso assicirarti che sei innamorato di questa persona》disse ridendo《Ma non ce lo dirai mai chi è, vero?》chiese ridacchiando.《Ovviamente.》rispose lui ridendo.《Ma credo di aver capito chi è.》disse il prof uscendo《Buon lavoro》.Mi asciugai velocemente le lacrime e Uscii dal mio nascondiglio nel momento in cui Braga mi passò accanto.
《Buongiorno Elodie》mi disse.
《Buongiorno Professore》ricambiai il saluto.
《Che fai qui?》chiese.
《Ho portato gli scatoloni del pranzo ai professionisti》dissi inventandomi una scusa.
《Ci vediamo dopo pranzo a lezione,allora》disse facendomi un occhiolino.
Mi avviai verso la sala 9.
Bussai.
《Avanti》rispose il maestro Perris.
《Salve Maestro》dissi salutando e mi rivolsi al napoletano《Ti hanno portato il pranzo.》
《Arrivo》rispose senza guardarmi e passandosi una mano tra i capelli castani.
Volevo rivedere quegli occhi puntati nei miei,quegli occhi tanto belli dalla forma allungata,che ricordano gli occhi di un mediorientale.
Ritornai in sala Relax e sospirai.
Volevo piangere.
E' innamorato di me?
No,non è possibile.
Tu sei innamorata di lui?
Si,credo si sia capito.
E vai da lui e bacialo,porca troia.
Cercai di prendere un boccone,ma mi alzai e corsi in bagno a vomitare.
Ormai era così da ieri sera.
L'ansia,il nervosismo,aveva portato a questo.
Mi inginocchiai davanti al water e vomitai,quel poco che avevo mangiato la sera prima.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia schiena stringere la mia felpa in un pugno,in modo da non farmi cadere il cappuccio sul viso.
《Grazie Gab》dissi dolcemente alzando il viso.
Guardai il riflesso nello specchio e vi vidi riflesso,un viso,completamente diverso da quello di Gabriele.
Forse il viso che stava scombussolando di più la mia vita.
Mi staccai velocemente dalla sua mano,ma mi bloccò per un braccio tirandomi in un abbraccio,cercai di divincolarmi ma la sua presa era troppo forte.
《Guardami》disse mollandomi.
Lo guardai.
Stava piangendo.
Poggiai una mano sulla sua guancia e lui chiuse gli occhi poggiandosi alla mia mano.
《Non mi abbandonare,sei l'unica che mi è rimasta,qui dentro,dimentica ieri sera è stato un cazzo di errore.》disse singhiozzando《Ho bisogno del tuo supporto》disse abbassando lo sguardo.
《Andiamo di la,dai》dissi sorridendo.
《Allora?》chiese scombussolato.
《Tutto come prima.》dissi aprendo la porta e uscendo.

Stay||Lele Esposito & Elodie Di PatriziWhere stories live. Discover now