34.

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Daniele.
《La facciamo un tono piú bassa?》domandò Davide,sistemando la tastiera,in modo tale da non farla cadere dal cavalletto.
《No,no》lo fermò Lele.《Bisogna vedere le voci se ce la fanno,aspettate.》
Mi sedetti sulla pedana della sala 9 accanto a Charlie,che di istinto,appoggiò la testa sulla mia spalla.
《Ho sonno》si lamentò.《non ho dormito proprio stanotte》si guardò intorno e sussurrò《vado in bagno.》
Capii subito,il suo "messaggio".
Attesi un paio di minuti dal momento in cui era uscito e mi recai anche io nel bagno.
《Amore?》chiamai sussurrando e entrando lentamente nel bagno.《Vieni.》sentii un sussurro provenire dal retro del muro.
Lo trovai poggiato ad esso con il cappello sceso quasi sopra agli occhi,seduto per terra.
《Charlie,che succede?》chiesi sedendomi accanto a lui.
《Sono stanco.》esclamò semplicemente.《Sono stanco di tutto,di stare lontano da te,di non pterti baciare,quando voglio,di non poterti amare,quando voglio》chiarì.
Gli alzai il berretto bianco,in modo da guardarlo negli occhi.《Guardami.》gli ordinai.《Ce la faremo ok?》lo spronai.《Siamo qui,per riuscire a realizzare definitivamente,il nostro sogno.》gli dissi sedendomi accanto a lui e facendogli poggiare la testa sulla mia spalla.
《È che mi sento incredibilmente solo》si lamentò.
《Ci sono io,sempre.》sussurrai.《Facciamo una cosa.》continuai accarezzandogli la mano.《Tutte le notti,a l'una ci vediamo nel giardino della casetta,tanto l'albergo è a 2 passi da qui,vero?》.Annuì con un sorriso che andava da orecchio a orecchio.
《Non riesco a capacitarmi ancora di stare con te.》sussurrai.《Se associo me alla figura di un uomo,mi fa strano,visto che ho sempre apprezzato donne..》mi girai verso di lui.《ma con te è tutto diverso,forse perchè ti amo veramente.》bisbigliai a un centimetro dalle sue labbra.
《Ti amo anche io,coglione》sussurrò nel secondo prima del bacio.

Lele.
È la sera dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
con la bocca fa a pezzi una canzone.
È la sera dei cani che parlano tra di loro
della luna che sta per cadere
e la gente corre nelle piazze
per andare a vedere》cominciai a cantare,quella canzone che da quando ero piccolo sapevo a memoria,accompagnandomi solo con il pianoforte,per verificare la tonalitá da usare.Feci segno ad Elo di continuare,in modo che le nostre voci così diverse si potessero incastrare.
questa sera così dolce che si potrebbe bere
da passare in centomila in uno stadio
una sera così strana e
profonda che lo dice anche la radio
anzi la manda in onda
tanto nera da sporcare le lenzuola.
È l'ora dei miracoli che mi confonde》cantó con la sua voce Blues,che in quei mesi avevo amato da impazzire.
mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde.》la doppiai in falsetto,mentre lei scendeva di un tono.
Sorrisi.
Si muove la cittá..con le piazze,i giardini e la gente nei bar》cantò Daniele,con un tono che credo che sia io che Elodie,non saremmo mai arrivati.
《Raga》esclamò Nacor.《Non so voi,ma a me piace un sacco,questo stacco di voce dal tono basso di voi due.》disse riferendosi a me ed Elo《Al tono alto del ritornello di Dani.》si complimentò.
《Ragazzi,io comunque,ho registrato la prova》fece sapere il maestro Perris.《Se volete risentirla,vi passo la cuffia.》
Io e Dan,ci guardammo capendoci al volo e ci precipitammo a prendere una cuffia per ciascuno.
《É venuta bene.》esclamò il trentenne sfilandosi la cuffia.
《Ma può venire meglio.》conclusi.
《Cazzo ma mi leggi nel cervello?》domandò retoricamente.
《Forse》dissi ridendo e tornando a sedermi dietro al piano.
《Le parti vanno Benissimo.》concluse Elodie,sedendosi sul pianoforte.
《Quelle si,ma si può migliorare il falsetto》chiarii.《E salire sull'acuto del ritornello,in modo più limpido.》
Ci guardarono e scoppiarono a ridere.
《Ah,poi Sandra e Raimondo,sareste tu e Gab.》scherzò Elodie.
《Smettila.》scoppiai a ridere e gli tirai uno spartito.
《Noi siamo gente professionale.》esclamò Dan,circondandomi le spalle con un braccio in una posizione più che comica.
Risi mentre Elo,ci fece una foto con il telefono della produzione.
《Divini.》disse facendo una risata.
Il pomeriggio.
Eravamo seduti in cerchio a terra nella palestra,tutti quanti,compresi i componenti della Band,e stavamo facendo uno dei nostri soliti giochi idioti.
《Obbligo o veritá?》mi urlò Gabriele.《Veritá.》esclamai mettendomi seduto per bene contro il puff.
《Lo scherzo più imbarazzante che hai fatto nella tua vita.》domandò ridendo.
Guardai Nacor e scoppiai a ridere ricordando lo scherzo,assurdo che avevamo fatto a Daniele.
《Lo scherzo delle mutande nel congelatore con Nacor a Daniele.》
《Vi odierò sempre e comunque.》urlò facendo il finto offeso.
《Ma che gli avevato fatto?》domandò Elodie,non sapendo niente,visto che lo scherzo risaliva a prima dell'inizio della nostra relazione.
《Praticamente gli misero le mutande nel freezer del frigo bar e il giorno dopo,visto che Dan,non si rende conto neanche di come si chiama,se le è messe,facendo un urlo che credo sia arrivato ad Ascoli.》rise.
《Quel giorno siete stati dei grandissimi stronzi.》chiarì lui.
《Passiamo ad Elodie.》continuò Gab.
《Obbligo o veritá?》
《Obbligo》disse lei.
《Ti obbligo a farti fare un abbraccio e un bacio sulla fronte,dalla persona che è piú dolce qui dentro.》
Si girarono tutti verso di me.
Pensai alle telecamere.
Al fatto che era solo un abbraccio e un bacio in fronte.
Mi avvicinai e la abbracciai dolcemente dandole un leggero bacio in fronte.
Mi guardò e arrossì.
Questo amavo di lei,amavo il fatto che ogni volta che la sfioravo mi sembrava la prima.
Le sorrisi e continuai il giro.
《Canta la prima canzone,che viene in mente a...》mi guardai intorno.《Charlie e correla tutta con un balletto》dissi a Dan,che guardò il suo ragazzo con gli occhi spalancati.
《Cazzo.》si lamentò.
Ti amo.》Disse Charlie.
Lo guardammo tutti straniti.
Veramente l'aveva detto?
《Eh?》urlò Daniele.
《Oh Daniè,Ti amo di Umberto Tozzi.》chiarì.
Tirammo tutti un sospiro di sollievo.
La serata si concluse con quel balletto orrendo di Dan e le risate che ormai ci caratterizzavano.



Stay||Lele Esposito & Elodie Di PatriziWhere stories live. Discover now