56.

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2 settimane dopo.
Lele.
Eravamo ancora lì.
Eravamo alla sesta settimana,ed eravamo ancora lì.
Stavamo sterminando pian piano tutti i blu,ma con una perdita fondamentale.
Alessio.
Dopo uno scontro testa a testa contro Ale,l'aveva spuntata il ballerino dei Blu,ma con una sicurezza che il piccolo Alessio,avrebbe continuato a lavorare.Infatti,Elena,oltre al suo amore,ora reso pubblico,gli aveva offerto uno stage di 4 settimane a New York,che,con un provino,sarebbero diventati 6 anni,di contratto con la Parsons Dance.

Intanto continuava ad avvicinarsi sempre di più il giorno del compleanno di Elo.
Erano le 4 di mattina del 3 maggio,e io e Daniele,eravamo seduti al tavolo della cucina,alla ricerca di qualche idea.
《Gabriele,ha richiesto il peluche,a forma di Fenicottero Rosa che dobbiamo regalargli?》domandò Dan,passandomi una delle due tazze di caffè,che aveva preparato.《Si,ha chiesto ad Emma,di andarlo a prendere.》cominciai.《Poi qui,ho anche il regalo di Emma,e quello di Elisa.》esclamai indicando i due pachetti che avevo accanto.
《Ricapitoliamo.》sospirò lui,poggiando la testa contro il tavolo e sbadigliando.《Palloncini Rosa.》
《Ci sono.》
《Torta.》
《C'è》
《Regalo di Emma.》
《C'è.》
《Regalo di Elisa.》
《C'è.》
《Regalo Mio e Di Gab.》
《C'è.》
《Regalo tuo?》domandò abbastanza interrogativo,non sapendo niente di quello che stavo escogitando.《c'è》
《Sicuro?》ridacchiò.
《Al cento per cento.》sorrisi,passando un dito sul foglio che stavo scrivendo.

Tuo,
Lele

Posai la penna su tavolo e passai,il quaderno a Daniele.
《Leggi.》lo esortai.
Lo vidi concentrato sulla lettura e l'ansia cominciava a salirmi.
Mi sembrava l'esame di maturitá,anzi,peggio.
《Stupendo.》
Fu l'unica parola che disse,portandomi a un sospiro di sollievo.
Elodie.
Entrai in casetta.
《Ragazzi,tutti in confessionale.》disse la voce di Marcello,all'altoparlante,che avevamo fisso nelle stanze.
Era strano che nessuno mi avesse fatto gli auguri,soprattutto Lele.
Ma Non ci diedi molto peso,poichè non avevo mai festeggiato Decentemente un compleanno.....neanche i miei diciotto anni.
Lasciai il giubotto sul divano e mi avviai,verso il confessionale,mentre i ragazzi mi raggiunsero.
Aprii la porta lentamente,e mi trovai davanti un trionfo di palloncini Rosa.
Scoppiai a ridere proprio mentre i tre,cominciarono a cantare un 'tanti auguri a te' abbastanza improvvisato.
Sentii delle mani,prendermi i fianchi e abbracciarmi da Dietro e di conseguenza di accoccolai,tra quelle calde braccia.
Cominciai a scartare,quel pacchetto che si trovava sulla panchina e trovai dentro un peluche.
《Oddio.》urlai.《Il fenicottero Rosa.》dissi Felice,abbracciando come una bambina di cinque anni,il peluche,che da quel momento sarebbe diventato fondamentale,per la mia esistenza.
《Grazie,grazie,Grazie.》sorrisi,abbracciando Dan e Gab.
《Un pó ci assomigli però.》scherzò Dan.《Infatti,questa sono io,sottoforma di fenicottero.》risi alzandomi e prendendo la torta che si trovava di Lato,anche questa rosa.
《Ditemi che è al cioccolato.》li pregai.《Cioccolato Fondente,come piace a te.》ridacchiò Lele,lasciandomi un bacio sulla fronte e uno sullo zigomo.

《Mi fa strano,festeggiare il mio compleanno.》esclamai uscendo dal confessionale,dopo aver scartato con commozione il regalo di entrambe le mie coach.
Elisa mi aveva regalato un bracciale con la scritta 《Forever》mentre Emma,mi aveva regalato,un pezzo della sua vita.
Le sue cuffie.
Le sue compagne di viaggio.
Il suo scudo.
Mi asciugai,le lacrime che erano uscite dai miei occhi e rientrai in casetta,ma fui bloccata nuovamente dalla voce di Marcello,proveniente dalle casse.
《Elo,auguri comunque.》rise.
《Grazie Sacchè.》scherzai io.
《Vai di nuovo in confessionale,che c'è una sorpresa speciale.》
Poggiai,tutto sul divano e mi diressi nuovamente verso il confessionale,ancora più curiosa.
Entrai.
Un quaderno.
Simile a quello che Gab,aveva regalato a Lele.
Sentii la porta aprirsi lentamente e la prima cosa che feci fu girarmi verso di essa.
Lele.
Dovevo immaginarlo.
Un piccolo sorriso si formò sul mio volto.
《Che c'entri tu?》domandai,rimanendo in piedi,abbastanza,sorpresa.
《Eh,Che c'entro io..》disse quasi sussurrando,torturandosi il ciuffo. Stava a significare che era nervoso.
Si sedette sulla panchina accanto al quaderno,e vedendo che ero molto restia ad aprirlo,scherzò dicendo.《Attenta,si autodistrugge.》
《Ci sto pensando.》replicai io con un pallido sorriso.《Saresti capace.》
Lo aprii lentamente.
Una nostra foto.
Anzi,il nostro primo Costruire,con una scritta sotto.
Buon Viaggio.
Girai,lentamente la pagina,con un groppo alla gola e cominciai a leggere,quelle poche righe.

Quando sará tempesta è ciò che hai saputo COSTRUIRE nel tempo che saprá proteggerti.Questo è un diario di bordo dove se vorrai,potrai tenere bene a mente ciò che sarai e saremo in grado di COSTRUIRE.
Sii dalla tua parte.

Ti amo Didì,
Tuo,
Lele.

Lo chiusi di scatto con le lacrime agli occhi e lo guardai.
Volevo piangere,infatti dei singhiozzi,cominciarono a scuotermi.
Vedevo i suoi occhi,pieni di una cosa,che fino a qualche mese prima non sapevo neanche cosa fosse.
Vedevo i suoi occhi,pieni di..amore.
Grazie Amore.》sussurrai,debolmente,lasciandogli diversi baci sulla guancia e uno all'angolo della bocca.
《Non le hai viste tutte.》sorrise lui.
Aprii nuovamente il quaderno e vidi per ogni pagina,una polaroid,con un Costruire diverso.
《Ora tocca a noi continuare.》sussurrò.
Gli diedi una botta sulla spalla con il quaderno,dato dall'imbarazzo e mi alzai,avviandomi verso la porta,mentre sentivo ancora il suo sguardo su di me e la sua risata.
Eravamo davanti alla porta.
Lo vedevo avvicinarsi.
《Lele le telecamere.》sussurrai.
《Non me me frega niente.》ricambio lui,prima di prendermi la mano.
Mi baciò.
Ma un bacio vero,sentito.
《Ti amo.》sussurrò Lui.
《Anche io.》ricambiai.
Afferrandogli la mano e tirando lo in casetta,verso la nostra stanza.
《Elo.》l'urlo di Gabriele,rimbombò per tutta la casa.《io lo voglio vedere mo.》ridacchio,entrando in camera,seguito da Daniele,che andò a parlare con Lele,che si era appoggiato al muro nell'angolo della stanza.
《No.》risposi io ridendo.
《Dai.》continuò lui.
Aprii il diario,cominciando a sfogliare le diverse pagine,seguite da Dei cori di Gab e Dan.
《Ohh,io l'ho visto vuoto sto coso,vuoto!》rise Gabriele,sedendosi accanto a me.
《Ora lo dovete continuare però.》affermò Dan,trascinandosi il napoletano,fuori la stanza.
《Certamente》rispose Lele al posto mio.
Mi abbracciò e cominciò a baciarmi il collo.
《Lele,io ti amo.》sussurrai.
《Didì,anche io.》

Stay||Lele Esposito & Elodie Di PatriziDonde viven las historias. Descúbrelo ahora