CAPITOLO 15 - MISSIVE

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Ennesima notte insonne.

Jake è andato via all'alba. le mandrie devono essere spostate di pascolo starà via alcune ore.

Sono scesa presto in cucina ed ho preparato i pancakes, il caffè e la panna di latte, quella che mi ha portato il mio lupo prima di partire.

Prima o poi lo zio uscirà dalla sua stanza e dovrà mangiare.

Mentre lo aspetto mi soffermo a guardare una delle foto appese alle pareti, ritrae lo zio, Louis e Angheta. Ridono felici. Lo zio ha i riccioli davanti la faccia fermati da degli occhiali da sole. Gli altri lo guardano divertiti. Combattevano contro un essere oscuro, eppure sapevano divertirsi. 

Vorrei conoscere quella parte di Harry.

Finalmente lo zio scende.

-Hey, come va?- gli chiedo senza darci troppo peso,

- Ho fame. Ho sonno e mi girano i coglioni, bello è? buoni i pancakes, anche tu non devi aver dormito un gran che vero piccolina?-

-Esatto zio, ne vuoi parlare?-

-C'è ben poco da dire, Inch ha ucciso Lou. Adesso è tornato ed insieme a lui tutto il male che può fare. Mi sembra di essere tornato indietro di dieci anni. Mi sembra di essere tornato a quella mattina. A quel notiziario. Al nulla che rimase di lui-

Mentre parla a testa bassa lacrime e ricci gli coprono il viso mescolandosi, restando appiccicati alla maschera senza espressione che si porta appresso da ieri.

Si alza. Posa il piatto nel lavello e scorge la busta che mi ha dato Sam,

-Tesoro, cos'è quella busta?-

-Non saprei quando ho aperto la finestra l'ho vista incastrata nel cancello, sopra c'è scritto il tuo nome-

Mento se gli dicessi che è del lupo, non la aprirebbe neanche.

-Ti dispiace se oggi non vengo al caseificio? Pensavo di starmene qui a casa-

-Certo, non ci sono problemi. Oggi non c'è molto da fare, solo le fatturazioni, possiamo benissimo cavarcela senza l'ex- boss!-

Sorride, finalmente il suo magnifico sorriso riemerge dalla tristezza,

-Vado a farmi una doccia e poi magari vedo che roba è quella busta-

Esco, chiamo il caseificio per dire che io e lo zio oggi non andiamo a lavorare. Mi nascondo nel bosco. Vedo la casa ma lui non vede me. Non mi fido a lasciarlo solo. Avverto Jake e mi metto ad aspettare gli eventi.

Nel giro di mezzora vengo raggiunta da Devon, poco dopo arrivano anche Jake ed Anteia.

Che bello sembriamo i quattro cavalieri dell'Apocalisse di quel telefilm alla tv...

Il mio lupo prima di arrivare è passato a svuotare la tavola calda di sua sorella. E così ci ritroviamo a fare un romantico pic-nic nel bosco a quattro con missione di controllo. Ateia mi informa su chi sono questo stregone e la sua congrega. Quando lo zio esce sul patio ha delle cose in mano. Si siede e apre la busta di Sam.

Già Sam, cavoli se è bello Sem. Alto, muscoloso, lineamenti delicati ma ben marcati capelli scuri. Anche gli occhi sono scuri, uno è leggermente più chiuso dell'altro, il che gli conferisce una buffa espressione perennemente semi assonnata. Un bellissimo sorriso contagioso.

La sua famiglia è originaria della Scozia, infatti producono liquori, tranne lui che si è laureato in medicina. Sarebbe un Alpha, se il posto di comando non fosse stato preso da suo fratello maggiore.

Chissà se formerà un branco tutto suo, proprio un bel partito...

Harry's p.o.v

Sono un vuoto a perdere. Ecco cosa sono. Non sento più nulla. Non fa più neanche tanto male. Vorrei solo sparire per un po'. Svuotarmi il cervello magari dormire per giorni...

Sono veramente in forma stamattina, lentamente rompo la carta per aprire la busta e comincio a leggere:

Mio caro Harry,

so che non è il momento migliore per farmi avanti e so che hai le tue riserve nei miei confronti. Volevo informarti che sto tornando al mio branco. Tu sai bene cosa è il legame e cosa comporta per noi lupi. Sappi che non mi darò per vinto tanto facilmente. Non butterò nel cesso la possibilità di essere felice, solo perché tu non vuoi neanche prendere in considerazione l'idea di provarci. Ero passato dal caseificio ieri pomeriggio, per parlarti di persona ma avevi visite. Ho udito di cosa avete parlato, sono a pezzi per te. Saperti distrutto mi fa male. Ho buttato giù questo messaggio, lo lascerò a Dida sperando che te lo consegni. Non mi arrenderò, non senza provarci fino in fondo. Ho deciso di tornare a casa, solo perché starti tra i piedi in questo momento mi sembra fuori luogo. Sappi però, che se avrai bisogno di me ti basterà chiamarmi e tornerò a Woodsrose il prima possibile. Nel frattempo pensa a tutta questa cosa

tuo Sam.

L'ha trovata incastrata nel cancello, certo come no...

Dannata ragazza la mia nipotina!

Continuo a tenere questo biglietto tra le manie a rileggerlo. La sensazione che mi da è sempre la stessa:

Voglio solo Louis.



Spazio Elelot,

per il personaggio di Sam, l'ispirazione mi è venuta sabato 2 aprile, verso le otto di sera, nella zona mista dello stadio del rugby di Treviso, quando tra un giocatore e l'altro finalmente io e mia figlia abbiamo incontrato Sean Lamont, scozzese, utility back della sua nazionale e dei Glasgow Warriors, giocatore famoso oltre per la sua tecnica anche per la sua avvenenza, la foto in alto ve lo chiarisce qui sotto invece trovate la foto che ho fatto con lui a Treviso, la mia faccia dice tutto!

Quando me lo son trovato davanti, mi sono detta uno così forse mi servirebbe nella storia e eccolo inserito, ancora non so come andrà a finire ma intanto godiamocelo!

Baci

La Lele

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UN LUPO TUTTO MIO in revisioneWhere stories live. Discover now