CAPITOLO 20 - EPIDEMIA

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Un silenzio anormale avvolge il sobborgo. Di solito nei caldi pomeriggi di fine estate, è tutto un vociare di bambini per le strade e per i giardini. Un festoso rumore di scrosci d'acqua causati dai tuffi nelle piscine gonfiabili che tutti piazzano davanti casa, risate e giochi. Oggi no. E'tutto quieto, assolutamente quieto.

Gli unici rumori che si odono sono i motori dei mezzi medici, che fanno la spola tra Sheffold e l'ospedale da campo approntato velocemente in uno dei terreni da pascolo dei Dredford.

A Woodsrose vivono poche decine di lupi. Un terzo della popolazione maschile ha già accusato i primi sintomi della malattia e alcuni sono piuttosto gravi. Jake ha dovuto comunicare a tutti il primo decesso. A lasciarci è stato Jim, un beta che lavorava alla segheria, amato e benvoluto da tutti, inutile dire che ciò ci ha devastati.

Le onoranze funebri sono state frettolosamente espletate ed il corpo è stato inviato al crematorio per essere bruciato, così come tutti gli altri lupi morti ad Holls. Prima o poi saremo in grado di dar loro una tumulazione decente Per adesso no, questo spezza il cuore ancora di più alle famiglie, che non hanno un luogo in cui piangere i loro cari.

Spezza il cuore a tutti noi.

Le indagini hanno chiarito ormai dei fatti, si tratta di una epidemia indotta tramite incantesimo dagli Antalion. Gli stregoni si sono serviti di Louis per diffondere il morbo tra i lupi, sapendo bene che pur essendo un risvegliato, sarebbe stato accolto amorevolmente nella comunità.

Purtroppo anche nei due branchi allontanati dalla montagna , si cominciano ad registrare i primi casi. Quello che ormai è accertato è la precisa volontà di eliminare la popolazione di licantropi del luogo, la domanda è perché?

Louis è stato rinchiuso in casa di mio zio, essendo l'unica abitazione dotata di una recinzione elettrificata è stato deciso di relegarlo lì. E' bastato trasferire i comandi di accensione all'esterno della recinzione e si è riusciti almeno a non farlo girare per le strade.

A guardarlo non ha quasi più nulla di umano. E' sempre più scheletrico. La usa unica attività è chiedere a mio zio di aiutarlo ad andare in giro, continuamente, tutto il giorno, se ne sta vicino al cancello e ripete solo,

-Harry, voglio uscire.-

È chiaramente un comportamento indotto. Dal canto suo mio zio, si impegna come un pazzo all'ospedale, pur di non pensare che il suo sogno impossibile di riabbracciare Louis si è realizzato si, ma trasformato nel peggiore degli incubi.

Da un paio di giorni, si susseguono delle strane riunioni, a cui partecipano mio zio e Sam. Si rinchiudono dentro casa di Sam al Sobborgo di Eard, che essendo stato evacuato, è ancora completamente disabitato.

Il perché di tanta segretezza mi sfugge. Ho la sensazione che presto avrò notizie, in quanto Devon e Anteia verranno a pendermi verso sera per raggiungere gli altri sul crinale est della montagna. Prima però dobbiamo passare dal caseificio a prendere uno dei frigoriferi industriali che abbiamo lì. Questo è l'unico motivo per cui sono ammessa a questa sorta di concilio, senza di me sarebbe impossibile disattivare l'allarme ed entrare in azienda.

Ci capisco sempre meno...

Al nostro arrivo, Sam ci accoglie freddamente. Mi guarda e accenna un forzato sorriso. Anteia brucia un mazzetto di salvia, pronunciando strane parole. Recita un incantesimo di schermo acustico, per circa due ore nessuno potrà sentire quello che diremo.

Questa situazione mi piace sempre meno...

Insieme a noi oltre agli altri tre Alpha, c'è una ragazza, mora, paffutella, dalla pelle candida, mi pare di averla già vista, o almeno credo...

UN LUPO TUTTO MIO in revisioneWhere stories live. Discover now