Capitolo 34.

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Mi svegliai di colpo nel cuore della notte per un incubo.
Più che incubo ricordo.
Derek si sveglia di colpo e si guarda attorno.
Si accorge che sono sveglia e mi sto tenendo la testa nelle mani.
"Hey, Angel è tutto passato ci sono io adesso" dice abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio e gli domando una cosa che neanche lui si aspettava.
"Dormi con me?" Dico staccandomi.
Lui prima mi guarda ma poi annuisce, gli faccio spazio e lui cacciandosi le scarpe entra, mi accoccolo al suo petto e lui mi abbraccia il per un fianco.
Mi riaddormento in questa posizione e mi sveglio sempre in questo modo.
"Buongiorno Bambina" dice Derek baciandomi la fronte.
"Giorno" dico alzando il busto.
Vorrei alzarmi ma mi fanno male le gambe, non riesco neanche a camminare.
"Vuoi alzarti?" Dice Derek alzandosi e mettendosi davanti a me.
Annuisco metto i piedi fuori e mi prende le mani per aiutarmi.
Appena sono al in piedi arriva una fitta alle cosce e mi risiedo subito.
"Ti...fanno male?" Dice d'un tratto Derek.
Annuisco.
"Devo pure andare in bagno" dico ridendo scatenando la risata di lui.
Mi prende come una sposa e apre la porta del bagno in camera e dolcemente mi fa sedere sopra la tavoletta del wc.
"Devo ancora aiutarti o sei invalida?" Dice ridendo.
Mi mancava il vecchio Derek.
Mi piace tutto di lui anche i difetti, soprattutto quelli.
"Esci maniaco" dico ridendo.
Lui esce dal bagno e chiude la porta faccio i miei bisogni, mi alzo pure lavandomi i denti con lo spazzolino dell'ospedale che devo usare se no non so come lavarmi i denti.
Come faccio se neanche mi reggo al in piedi? Semplice mi siedo sul wc appoggiando i piedi sul lavandino, sto comoda.
"Angel sei morta?" Dice Derek da fuori.
"Sta zitto" dico.
"Ma che cazzo?" Dice entrando nel bagno.
"Sto comoda!" Dico ridendo.
"Io no ho visto niente" dice uscendo e io alzandomi per sciacquarmi i denti.
Vorrei imprecare in turco per il dolore che sto provando ora.
Ma non possono farmi un antidolorifico?
Te l'hanno dato.
Vero.
Poso tutto quanto e mi siedo per terra.
"Angel vieni non puoi stare per sempre seduta o in braccio a me" dice entrando.
"Non capisci mi fa male" dico guardandolo.
Si china fino alla mia altezza.
"Angel è tutto nella tua testa il dolore, non sto dicendo che non ti capisco ma provaci almeno" dice porgendomi una mano.
Voglio almeno tentare.
Gli do la mano e mi alza.
"Non pensarci pensa ad altro" dice facendomi camminare piano.
Penso a te scemo dalla mattina alla sera.
Hey non fa più male.
Ha ragione è tutto nella mia mente.
"Hai ragione non fa più male, ma mi piace essere presa in braccio da te. Mi fa sentire bambina" dico ridendo e mollando la mano per uscire dalla camera.
Mi sento essere presa in braccio come una bambina e vedo che è Derek.
"Allora non ti dispiace se ti porto in giro come una bambina?" Dice guardandomi.
"No" dico sorridendo.
Sorride, lo amo.
Mentre passeggiamo vediamo, anzi vedo in una stanza una bambina con i capelli rasati quasi a zero e un aggeggio al naso per farla respirare, di almeno 8 anni, accanto c'è sua madre che colora su un foglio.
Mi fa tenerezza, mi ricorda me e le notti passate in ospedale.
"Derek fammi scendere" dico e lui mi fa scendere. Vado alla porta della camera e bussò.
"Che fai Angel?" Sussurrò Derek.
"Scusate posso entrare?" Dico gentilmente, la madre fa sì con la testa e la bambina mi guarda un po' felice un po' confusa.
Mi avvicino a lei e mi chino verso di lei.
"Come ti chiami piccolina?" Chiedo alla bimba mentre disegna qualcosa.
"Dama tu?" dice dolcemente.
"Angel, sei brava a disegnare"
"Grazie vuoi farlo anche tu?"
"Va bene" dico alzandomi e sedendomi sul suo letto.
Mi da dei fogli e la ringrazio.
Chiedo gentilmente una matita alla madre che me la diede e mi disse di dargli de tu e di chiamarla Lyla.
Iniziai a disegnare un ancora, sono brava a disegnare.
Io e Dama iniziamo a parlare di cose belle ma poi mi chiede perché sono qui.
Non so che dire perché la domanda mi spiazzò.
"Dama non fare la ficcanaso" la rimprovera Lyla.
"Non preoccuparti Lyla" dico.
"Un bimbo monello mi ha fatto bua" spiego a Dama.
"Capisco, io perché non respiro molto bene" dice indicando l'aggeggio.
Cucciola.
Ho scoperto di Dama che Lyla non è sua madre ma è orfana ed lei è una suora.
"Cosa disegni Angel?" Dice d'un tratto Derek.
Gli faccio vedere il disegno ma il secondo che ho fatto no.

Gli faccio vedere il disegno ma il secondo che ho fatto no

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"È il secondo non me lo fai vedere?" Dice.
"No" dico portando il disegno al petto.
"Dama io devo andare ci vediamo" dico alzandomi dal letto.
"Tao tao" dicd salutandomi con la manina.
Andando fuori sento la bambina.
"Sorella Lyla ho un'amica! La prima!" Dice felice.
Non ha mai avuto amiche perché all'asilo la prendevano in giro.
Ritornammo in camera e continuai il secondo disegno.
"Allora?" Dice Derek dalla poltroncina.
"Non te lo faccio vedere, sono più felice" dico concentrandomi sul disegno.
Derek mi strappa il disegno dalle mani e lo solleva.
"Derek!" Dico alterandomi.
Lo abbassa e lo guarda.
Il suo sorriso divenne ancora più largo.
"Sono io...io e te" dice vedendo il mio disegno.
"La mia felicità è nel disegno in parte, ma la mia felicità sei tu. Ogni volta che ci sei sono al sicuro. Tu sei il mio Hero" dico con un sorriso che spacca le pietre.
Gli ho detto che mi piace.
(Il disegno è quello che è all'inizio)

Resta per sempre il mio stronzo. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora