Capitolo 36.

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Passarono 6 giorni e oggi devo uscire, non so se ho il coraggio di rimettere piede fuori.
Ho capito che tutto può succedere nelle cose normali.
Derek era ritornato a casa e per approfittarne si fece una doccia e cambiò abiti, era comunque bello con i capelli scompigliati.
Mi feci una doccia, mi vesto e dopo essermi truccata esco.
Voglio sentire l'aria nei capelli ma allo stesso tempo ho paura.
Ha gusto a scegliere i miei vestiti.
Prima di andarmene saluto Dama e gli prometto che tornerò presto.
Appena metto piede fuori vedo sfrecciare una macchina nera tipo quella di quel tizio.
Io mi immobilizzo dalla paura.
Derek notandolo intrecciò la mia mano con la sua e mi sussurrò: "Tranquilla ti proteggo io".
Mi trascina in macchina e mi porta in vari posti, lo starbucks, il parco di New York non quello abbandonato, centro commerciale dove li ha comprato qualcosa ma non me lo vuole dire.
"Derek?" Dico vedendo una biblioteca.
"Si dimmi" dice guardandomi.
"Possiamo entrare li?" Dico indicando la biblioteca.
Annuisce e io corro lì dentro.
Amo leggere e devo comprare dei libri, molti libri.
Entro e vedo una valanga di libri.
Appena arrivo alla categoria Romanzi, c'è un libro che mi colpisce molto dal titolo.
Sei il mio buio sei la mia luce di J.A Redmerske.
Lo prendo e lo apro nella prima pagina.
Lo sfoglio tutto quanto è leggo alcune parole.
Lo prendo.
Prendo altri sei, sette libri e uno in più per leggerlo li.
Mi siedo su una sedia e cominciò a leggere il libro che ho preso in più.
Parla di una ragazza che ha perso la madre per via di un tumore al cervello e del padre che la violenta, l'unico suo migliore amico è suo fratello che diventa successivamente il suo ragazzo dato che i genitori si sono sposati e lui non era il suo fratello di sangue.
Lei e suo fratello/ragazzo scapparono via dal padre e si trasferirono a New York, si sposarono, ebbero un figlio e poi una figlia.
Avevano in mente di far crescere il figlio come un'eroe verso la figlia minore e così il figlio diventò un amore verso la sorella ma allo stesso tempo un menefreghista verso gli altri, i genitori fecero imparare ai figli ad amare la lettura e costruirono un muro di fantasia nella loro mente.
Tutto ciò anche se sembrasse non ebbe un lieto fine perché la madre o meglio la ragazza, fu stuprata a morte dal padre, suo fratello o marito la ritrovò e si ripromise di proteggere assieme a suo figlio la figlia.
Il figlio maggiore appena ebbe compiuto 18 anni, disse al padre di raccontargli come ebbe conosciuto sua moglie.
Gli fece una domanda il padre: "A te piace leggere?"
Lui annuì e domando perché.
Loro avevano una villa, il padre si alzò e il figlio prima di seguirlo disse: "Papo ma il mio regalo?"
Il padre sorrise, si rigirò e si diresse davanti a una porta.
Ai figli era proibito entrare infatti misero anche un allarme se non si metteva una password.
"Beh, tua madre lo conosciuta in una biblioteca, e questo è il tuo regalo figliolo" disse il padre aprendo la porta.
Il figlio entrò e ne rimase stupito, era una stanza enorme, anzi di più, era piena zeppa di libri e di librerie ma in una di incuriosì.
Andò davanti e il padre gli fece cenno di prenderlo uno.
Lo prese e apri la prima pagina.
Gli calò una lacrima appena identificò la calligrafica, era di sua madre che gli aveva scritto qualcosa.
"Caro Davin,
Saranno passati anni e anni.
Ti stai domandando perché ti ho scritto queste poche righe, ma volevo dirti solo una cosa.
Sapevo che questa libreria ti avrebbe incuriosito e per questo l'ho resa speciale.
Questi libri sono vuoti...non hanno neanche una parola, ma sarai tu a riempirli.
Abbatti quei muri di fantasia e scatenala in tutti questi libri, ti ho tenuto un segreto all'oscuro, alcuni di questi libri sparsi in questa stanza li ho scritti io a mano mia, voglio che scrivi tutti questi libri e che diventi qualcuno e no qualcosa.
Il mio motto se ti ricordi era ed rimarrà anche nell'aldilà, "Se ci credi puoi farlo. Anche a costo di far soffrire molte persone". Ora questo motto è tuo e lo tramanderai ai tuoi figli e i figli ai loro figli.
Non te l'ho mai detto ma...sono fiera di te amore mio.
Per sempre tua Mamma."
-
Chiusi il libro che ho finito di leggere e dando il libri alla cassa dove me li avrebbero tenuti dato che volevo visitare ancora la biblioteca.
Lessi altri due libri e mentre cercavo altri libri da leggere vidi Derek leggere al in piedi un libro romantico, se non mi sbaglio si chiama...un indimenticabile disastro di Jamie McGuire.
È un romanzo ma chi l'ha detto che solo le ragazze possono leggerlo?
Silenziosamente gli vado dietro e con le mani gli copro gli occhi.
"Bambina, so che sei tu" dice ridendo.
Mi unisco alle sue risate e lo abbraccio dal collo.
"L'ho letto due volte, come mai non mi hai mai detto che ti piacevano i romanzi?" Dico vedendo che è quasi arrivato alla fine.
"È la prima volta che ne leggo uno" dice continuando a leggere.
Davvero?

Resta per sempre il mio stronzo. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now