Capitolo 38.

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Siamo in macchina da due minuti e già il cellulare di Derek inizia a squillare.
Lo lascia perdere e il cellulare riattacca.
No, non abbiamo la stessa suoneria se ve lo state chiedendo.
Ricomincia a suonare e io mi sto per innervosire e un pizzico di paura c'è.
"Rispondi" dico fredda.
Prende il cellulare e risponde.
"Pronto?...Brò che vuoi? Si è qui...lo so che ti dispiace per non...sta bene...minchia ti calmi?... Di più?! Ma non erano 60?...78?! Meglio...No non sto dicendo che sono dalla sua parte..." Parla al telefono ma viene interrotto da un grido.
So di che parlava con 60 e 78, hanno dato anni in più perché è un assassino di due ragazza uccise mentre le stuprava.
Non vi ho detto che i giornalisti sono venuti in ospedale per farmi la intervista e dovranno venire, ancora e ancora.
Diciamo che sono la prima che non sono stata uccisa da quell'uomo, altri pochi giorni e poi non avrei più visto la luce del sole.
"Cazzo si urla Alex?!" Dice ridendo.
"Posso guidare cazzo? Ora la rivedi minchia! Ciao!" Dice per poi chiudere la telefonata.
Sbuffa innervosito.
Inizio a ridere e lui mi guarda.
"Hai un'amico iperprotettivo cazzo. Come ho fatto a farlo diventare il mio migliore amico?" Dice ritornando sulla strada.
"Parli di Alex?" Dico guardandolo.
"Già, ci conosciamo dalle superiori, anche da bambino ero sempre circondato per la mia popolarità" dice ridendo.
"Aspetta anche da piccolo...?"
"Certo! Ero è sono il bimbo più figo del mondo"
"Ma vaffanculo!" Finisco la conversazione ridendo.
Appena arriviamo al college scendiamo e alcune ragazze che conosco di vista e di nome mi abbracciano.
Mentre cammino dentro il college Teylor viene da me correndo e appena arriva mi abbraccia.
"Bentornata Angel!" Dice staccandosi.
Derek è dietro di me e mi sussurra di andare.
"Hey aspettami qui con Teylor, io salgo e poso le buste scendo subito" mi dice e io annuisco.
Parliamo per un po' e mi sembra strano che il college è vuoto di ragazzi, diciamo amici.
Con le ragazze non vado d'accordo, soltanto due tre amiche e una migliore amica ciò, invece come amici ciò tutto un dormitorio maschile.
Derek esce dal dormitorio e prendendomi la mano andiamo al campo di calcio.
Io voglio andare a casa in realtà.
"Derek ma che facciamo all'entrata del campo?" Dico sospettosa.
Cosa mi stava nascondendo?
"Avanti" dice aprendomi la porta e spronandomi ad entrare.
Fa che non sia una cosa imbarazzante.
"BENTORNATA ANGEL!" Gridano i ragazzi facendomi piangere dall'emozione coprendomi il viso.
Andiamo a casa.
"Ti piace?" Dice Derek prendendomi in braccio come una bambina e iniziando a camminare sicuramente verso i ragazzi.
Annuisco ancora con le mani sul viso.
"Dai non piangere!" Dice Derek togliendomi le mani dal viso e asciugandomi le lacrime di gioia.
Lo abbraccio come una bambina e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.
"Ma ciao Angelina" dice Theo con le mani sui fianchi guardandomi.
"Ciao" dico semplicemente.
"Vuoi scendere da orso e giocare con noi?" Dice  toccandomi il naso.
"Ehi" si lamenta Derek per il nomignolo orso.
Annuisco e Derek mi fa scendere.
Il pomeriggio lo passiamo a rincorrerci e a giocare.
Mi sono sentita di nuovo a casa, ma mai come nelle braccia di Derek, lì si che mi sento a casa.
"Angel è vero che sai fare le ruote?" dice Tod.
"Certo" dico fermandomi e Theo mi viene a dosso dato che stavamo correndo.
"Davvero?" Dice Marcus.
Ma perché nessuno ci crede?
Ruotò gli occhi e le faccio 2, ne potevo fare di più ma il sangue che va su e giù nel mio corpo me lo impedisce.
"Si" dico alla fine rispondendo alla domanda di Marcus.
Tutti i ragazzi tranne Marcus e Tod gridano "Ooooh" mentre io rido.

...

Passarono tre ore ed sono le 20 e mezza.
Tutti siamo ritornati nelle proprie camere tranne Theo e Alex che vennero nella nostra camera.
"Mio dio na guerra è scoppiata in camera mia" dissi guardando camera mia in disordine e alcuni vestiti fuori.
"Lamentati con la polizia" dice Derek appoggiando allo stirpe della porta.
Mi butto sul letto guardando il tetto.
"Per non parlare del cane" dice Theo.
È entrato un cane? In camera mia?!
Merda.
Starnutisco per l'allergia del cane.
Cazzo ma perché deve entrare un cane?
I tre ridono e io continuo a starnutire.
Mi alzo e cercando dentro un cassetto esco delle pillole.
"Ti droghi?" Dice Alex.
"Sì di pillole per l'allergia" dico prendendone una.
"Aspetta sei allergica ai cani?" Dice Derek.
"No sai me le prendo per drogarmi come ha detto Alex. Si scemo" dico bevendo da una bottiglietta d'acqua.
Ma non si nota che sono allergica al pelo del cane, diciamo non così tanto ma solo se è intenso, se devo accarezzarli li posso.
Ma no i ragazzi hanno il cervello più piccolo di non so chi, a sì di una formica.
La sera ci siamo visti un film horror e abbiamo mangiato, anzi hanno mangiato una pizza, io non avevo molta fame ho mangiato solo due fette di pizza.
Dopo mezzanotte passata ci siamo messi il pigiama e ho dormito nella camera di Derek perché non aveva intenzione di farmi dormire in una stanza che emana morte, sì perché appena prendo l'allergia è la morte.

Resta per sempre il mio stronzo. [IN REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora