Prologo

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Buon salve ragazzi, eccomi qua con una nuova storia. Si, so che avevo detto che non avrei scritto altre storie se prima non finivo quelle già attive ma non ho resistito. Pardon. Chiedo anticipatamente venia ma questa storia l'aggiorno lentamente. Chiedo di nuovo venia perché per lo stile e la trama che sto per creare in questo racconto è la prima volta che mi ci cimento e spero di non fare propriamente pena, ma leggendo libri come dire un po' troppo storici per questi tempi, m'è venuta questa pazza ispirazione. Spero di non deludervi e buona lettura

P.S.: In questa storia i protagonisti hanno tutte le loro abilità ninja anche se di ninja questa storia ha ben poco. Spero vi piaccia lo stesso.

La vostra Mei.

Prologo

"Sakura, potrei parlati, per favore?" chiese una voce gentile alle spalle della giovane

Sakura Haruno, guaritrice del regno di Konoha, era intenta a prepararsi una fumante tazza di the quando una ragazza dai lunghi capelli biondi entrò nella stanza con passo veloce.

"Cos'è successo, Ino?" Sussurrò la giovane guaritrice.

"Stanno partendo per la guerra!" esclamò la bionda.

La giovane distolse lo sguardo dal pentolino in cui stava bollendo le foglie di the nero e puntò i suo grandi occhi verdi in quelli blu dell'amica.

"Chi?" chiese piano la giovane dai capelli rosa. La sua espressione era serena e calma come sempre, mentre la giovane ed esuberante Ino non stava più nella pelle.

"Ma come chi Sakura! Il principe Sasuke e tuo cugino Naruto!" esclamò la bionda.

Sakura accennò un sorriso triste. Tempo addietro il cugino aveva dimostrato un grande coraggio e un valore che per un ragazzo della sua età era più unico che raro salvando la vita dell'erede al trono di Konoha, Itachi Uchiha, dall'attacco di alcuni briganti. Non che quest' ultimo avesse bisogno di protezione ma purtroppo in quel momento era distratto e l'intervento di Naruto era stato determinate così il padre di Itachi, Fugaku Uchiha, aveva proclamato il cugino cavaliere del re. A ventiquattro anni Naruto era già un eroe, non solo per aver salvato la vita al principe ereditario, ma dopo che il re lo aveva proclamato cavaliere, lui si era fatto grande onore in battaglia insieme a principe minore Sasuke Uchiha, venendo considerati da tutto il regno: gli eroi di Konoha

. All'inizio Naruto l'andava a trovare spesso ma con il passare del tempo i ruoli si erano ribaltati e adesso era lei ad andare a trovare lui e molto spesso, troppo spesso il motivo delle sue visite al castello del cugino era dovuta alla sua abilità di medico guaritore e quindi le toccava guarirlo dalle ferite di guerra. Ferite che a volte la facevano rabbrividire. Non se ne rendeva conto ma Naruto andava spesso vicino la morte e lei ogni volta era sempre più spaventata di restare sola.

"Ah, bene buona fortuna..." sussurrò lei, ormai stufa di vivere con l'acqua alla gola. Era spaventata a morte all' idea che un giorno o l'altro le avrebbero riportato il corpo senza vita del cugino. Per Sakura Nasuto era tutta la sua vita, ma lui non era la sua unica preoccupazione, era anche in apprensione per il compagno di battaglia dell'Uzumaki ovvero il principe minore Sasuke Uchiha. Naruto era disposto a morire per Sasuke e lei sotto sotto sapeva che anche il principe era disposto a morire per suo cugino. Se ne era innamorata a prima vista quando a dodici anni il piccolo principe era stato presentato alla popolazione.

Lei, bambina per com'era non ci aveva fatto caso, anche perché in quel giorno era impegnata a non farsi strattonare di qua e di là da alcuni bambini del villaggio che adoravano prenderla in giro per il suoi capelli rosa.

***

Una bambina di dodici anni se ne stava rannicchiata su se stessa mangiucchiandosi le unghia per trattenere il pianto.

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