affanno di sera

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Tesoro, hai visto la mia lente di ingrandimento?”

Orochimaru entrò con passo lento nella stanza della moglie con gli occhi fissi sul libro che teneva in mano e per poco non andò a finire a terra inciampando su una delle sedie dorate messe in disordine dentro la stanza.

“Ahi!” protestò il nobiluomo chinandosi me massaggiarsi lo stinco dolorante, sollevò gli occhi e notò il delirio in quella stanza. C’erano mille vestiti per terra e la moglie che si guardava allo specchio e sbuffava sonoramente.

“Temo di no caro! Ha controllato nei cassetti del tuo studio?” chiese Tsunade per poi non lasciare al marito il tempo di rispondere che gli pose un’altra domanda. Domanda che per Tsunade era di fondamentale importanza.

“Tu hai invece qualche vestito decente da consigliarmi?” chiese Tsunade non togliendo gli occhi dallo specchio e mentre teneva appoggiato al petto un vestito lilla.

“…Umm… Li ho svuotati tutti. Tsuna, che succede? Perché la stanza è nel caos più totale? Le cameriere non sono passate oggi?” chiese con fare spiritoso il marito.

“Divertente caro, ma no, sono passate sono io ad aver messo di nuovo tutto a soqquadro?” esclamò la donna. Il marito la guardò dubbioso.

“Perché mai?”

“Daremo una festa!” esclamò Tsunade.

“E per cosa se posso chiedere?” chiese il nobiluomo accomodandosi sulla sedia che poco prima gli aveva martoriato lo stinco.

“In onore di Sakura e Sai!” esclamò la donna euforica.

“Tsuna, io eviterei. Sakura e Sai si conoscono sì, ma i rapporti sono molto freddi…semplicemente di cortesia oserei dire, non forzare la mano alla tua guaritrice!”

“Ma escono assieme da un anno!” esclamò indignata Tsunade.

“È passato più di un anno da quando Sakura è venuta qui per farti quella stramba proposta…” esclamò Orochimaru mentre la moglie prendeva un altro vestito e si guardava nuovamente allo specchio.

“E tu hai ben pensato di mettermi di nuovo incinta, come se già un marmocchio di sette mesi non ti bastava!” esclamò la donna togliendo il vestito per osservarsi la pancia ancora piatta. “Spero solo che Sakura si è sbagliata, ricordo ancora i dolori del parto!” rabbrividì Tsunade.

Orochimaru ridacchiò.

“Sakura difficilmente sbaglia come ben sai! Ha anche indovinato il sesso del nostro primo bimbo!” esclamò Orochimaru. Tsunade lo fulminò.

“Ma come si fa! Già mi immagino te e Keichi tra qualche anno a confabulare contro di me. Voglio una femmina ora!” esclamò Tsunade e Orochimaru rise di cuore.

“Cara ti contraddici! Prima lo vuoi, poi non lo vuoi! Sicuramente credo che Sakura non si sia sbagliata, i tuoi sbalzi d’umore continui e le tue voglie assurde mi confermano che sei incinta!” rise Orochimaru. Tsunade sbuffò.

“Va bene, va bene.” Esclamò la donna rassegnata. “Ma Sai e Sakura devono fare un passo avanti!” esclamò la donna.

“Non la forzare, dimenticare il primo amore non è facile!” disse serio.

“Parli per esperienza Orochi?” chiese titubante Tsuna e appena il marito annuì si irrigidì.

“Ma a me è finita bene, alla fine sono riuscito a sposarti!” sorrise.

“Io?” chiese Tsunade indicandosi incredula. Non sapeva che lei era il primo amore del marito. Quest’ultimo annuì un po’ imbarazzato.

“Perché non me lo hai detto prima?”

Lord PerfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora