chiodo schiaccia chiodo

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CHIODO SCHIACCIA CHIODO

Erano passati all'incirca tre mesi dalla partenza del principe Sasuke e del cugino e Sakura si era tenuta abbastanza impegnata con il suo lavoro. Veniva spesso chiamata per delle cure specifiche anche dai membri della corte come il nobile Shikamaru o dalla nobile Tsunade sama con cui aveva legato parecchio. La signora Tsunade era sposata da poco con il nobile Orochimaru e spesso lei si trovava a farle da confidente. Sakura era molto riservata, ascoltava le confidenze di Tsunade con ligia attenzione ma più passava il tempo più lei desiderava avere una confidente che magari conoscesse le gioie della carne. Non che la sua amica Ino non le fosse d'aiuto ma come lei anche Ino non era esperta di certi dettagli.

Nonostante le sue nobili origini, anche Tsunade era appassionata di medicina mentre il neo marito Orochimaru era uno scienziato provetto. Spesso Tsunade la chiamava non perché aveva bisogno di visite mediche, ma per consulti sulla medicina e le varie tecniche da poter usare.

Quella volta però c'era qualcosa di diverso in Tsunade, non avanzava ipotesi sugli studi che stavano facendo ma si contorceva le mani con fare nervoso.

"Vostra grazia, che vi succede?" sussurrò la giovane Haruno con fare cortese. Sakura vide la giovane nobildonna arrossire leggermente mentre sollevava il viso per guardarla negli occhi.

"Sakura, avrei bisogno di un parere medico!" sussurrò sua signoria.

Sakura inarcò curiosa un sopracciglio per poi sussurrare professionalmente.

"State male vostra grazia?" chiese Sakura. La sua espressione era abbastanza serena e professionale mentre sembrava che Tsunade covasse qualche dubbio allucinante dentro.

"Oh, per favore Sakura quante volte ti devo dire che devi chiamarmi semplicemente Tsunade, questi appellativi nobiliari mi fanno salire certi nervi!" esclamò piccata.

"Mi scusi, Tsunade. Cosa posso fare per voi?" chiese Sakura togliendo l'appellativo vostra grazia ma non di certo il lei. Per Sakura era importante mantenere una certa distanza con chi le era superiore a casata nobiliare. Non che lei fosse povera anche perché aveva un lavoro ben pagato e l'eredità lasciatale in dono dai suoi familiari era considerevole. Alla morte dei suoi genitori, i suoi tutori erano diventati i genitori del cugino Naruto, ma non li vedeva quasi mai impegnati per come erano nelle missioni anche al di fuori dello stato di Konoha. Ricordava perfettamente l'euforia e l'orgoglio provato dai genitori di Naruto, Minato e Kushina, quando quest'ultimo aveva detto loro che re Fugaku l'aveva proclamato cavaliere del re. Quello era un titolo nobiliare di grande prestigio sotto solo ai titoli della famiglia reale.

"Sakura e il tu?" chiese Tsunade pignola. Sakura si irrigidì.

"Vostra grazia vi prego..." iniziò rigida Sakura ma con un gesto della mano eloquente Tsunade la bloccò.

"No, va bene scusami tu Sakura credo che darmi del tu ti metta a disagio, ma almeno non vostra grazia..." comprese gentilmente Tusnade e la giovane guaritrice annuì grata.

"Cosa posso fare per lei?" ripeté Sakura riportando l'attenzione di Tsunade sul problema che le aveva posto poco prima.

"Bè, non ne sono sicura, ma ogni mattina quando mi alzo da un po' di tempo a questa parte sento delle forti nausee, giramenti di testa improvvisi, stanchezza allucinante...anche fare una semplice passeggiata ultimamente mi stanca. Non so forse avrò preso una strana influenza.

Sakura si portò una mano al mento e rifletté per qualche minuto osservando il colorito pallido della gentildonna.

"Ha sbalzi d'umore improvvisi?" chiese cauta Sakura.

Tsunade parve rifletterci qualche minuto.

"Non mi sembra." Esclamò Tsunade

"Io direi di sì!" esclamò un uomo entrando nella stanza con un tomo gigantesco in mano.

Lord PerfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora