INGANNI, SOTTERFUGI, COMMISSIONI

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INGANNI, SOTTERFUGI, COMMISSIONI

Kabuto Yakushi era stato scoperto. Era entrato a corte Uchiha in mentite spoglie, nella speranza o meglio nella sicurezza che se i sovrani si fossero fidati di lui, avrebbe potuto riprendere il suo posto come medico famoso di corte e che finalmente il suo valore come medico fosse riconosciuto all' interno di Konoha e anche fuori da essa.

Era entrato anche al servizio di quell' idiota di Orochimaru, in quanto sapeva che la sua acerrima rivale, colei che aveva osato attirare l'attenzione su di sé e considerata la migliore guaritrice del regno : Sakura Haruno, era un ottima amica della consorte dello scienziato e lui era più che sicuro che stando a stretto contatto con la rosa e la giovane coppia, sarebbe riuscita a scoprire gli inganni e i segreti dell'Haruno denigrandola difronte a tutti, ma il suo piano aveva mostrato qualche intoppo, in quanto la giovane donna non aveva fatto nulla che potesse attirare uno scandalo su di sé, al contrario si comportava in maniera impeccabile e ciò causava la sua furia e una voglia scatenata di sperimentare sostanze ed elementi che avrebbero potuto causare la sua morte, e quella dei principi, senza che essa fosse imputata a lui, ma la rosa era riuscita dove nessuno era mai riuscito. Aveva scoperto per tempo l'intruglio che lui aveva iniettato nel corpo del principe minore e lo aveva salvato. Ciò aveva causato la furia del suo capo.

Il suo capo, Madara Uchiha, fratello maggiore dell'attuale regnante di Konoha ed esiliato tempo addietro per aver cercato di organizzare un colpo di stato ed aver ucciso suo padre, ex re di Konoah, aveva ordinato a lui, Kabuto, di trovare un metodo per liberarsi dei regnanti.

Purtroppo per Madara il padre prima di morire aveva nominato suo fratello, Fugaku Uchiha, re del regno esiliando lui con un accusa di condanna a morte.

Madara da tutto il reno e anche i regni vicini fu considerato un traditore, un Nukenin e un assassino.

L'odio di Madara per il fratello era palpabile ed esso si era accentuato quando il fratello aveva dato a Konoha un erede: Itachi, e si era accresciuto maggiormente quando sei anni dopo aveva dato sempre a Konoha anche un secondo erede: Sasuke.

Kabuto doveva assolutamente trovare un modo per liberarsi di Sasuke Uchiha, Itachi Uchiha, e Sakura Haruno senza destare sospetti, ma nella sua strada c'erano non pochi problemi.

Durante la guerra aveva ordinato a un suo sottoposto di attaccare il principe Sasuke Uchiha con una spada intrisa di una sostanza che lo avrebbe reso cieco. Quello era il primo passo per l'eliminazione dell'Uchiha e sembrava aver funzionato, anche se non come voleva, dato l'intervento di quell' idiota di Naruto Uzumaki. Nonostante ciò il principe Sasuke adesso era cieco, quindi l'Uzumaki non era riuscito a sventare il suo attacco agli occhi e allo Sharingan dell'Uchiha rendendolo impotente, al contrario dell'Haruno invece che se ne era accorta in tempo ed era riuscita a salvare il cuore e la vita di Sasuke Uchiha.

Ringhiando Kabuto dette un pugno sul muro del suo covo. Doveva trovare una soluzione affinchè i suoi sogni si realizzassero e ciò comportava l'omicidio dei principi, di Sakura Haruno e se avesse continuato a intromettersi nei suoi affari, l'omicidio anche del neo lord Naruto Uzumaki.

Sakura quella notte non aveva dormito. La giovane continuava a tremare. La paura di perdere Sasuke era stata più reale che mai. Era riuscita a salvarlo per un pelo, qualche minuto in più e per l'Uchiha non ci sarebbe stata più speranza e quella mattina sarebbe stato lutto cittadino. Temeva ancora per la sua vita e temeva anche che quel Kabuto non si sarebbe arreso così facilmente. Doveva trovare una soluzione per rendere invulnerabile il corpo di Sasuke e si anche dei regnati agli intrugli di Kabuto. Sakura sospettava che sotto c'era qualcosa di molto più grande che un semplice omicidio del secondo genito dei reali, ma non ne aveva la certezza.

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