Non fidarsi è meglio.

2K 123 24
                                    


NON FIDARSI è MEGLIO.

Sakura Haruno cavalcava lentamente ed esausta al fianco di Makari.

Gli era infinitamente grata per la sua ospitalità in quanto più la notte avanzava più il gelo le penetrava le ossa.

La giovane guaritrice si guardò attorno con fare smarrito.

Gli alberi, più si avvicinavano al castello, più diventavano secchi, aridi, spogli, compresi i pini sembravano degli strani mostri.

La vegetazione sembrava tetra e cupa, e non vi era esistenza di animali.

Byron si agitò non poco sotto di lei tirando e spesso fermandosi per tornare indietro.

Sembrava quasi che il cavallo temesse quei luoghi e che stesse facendo di tutto per impedirle un riparo per la notte, un bagno e un pasto caldo.

Sakura fu costretta a scendere da cavallo per tirarlo per le redini mentre Makari la guardava silenzioso e le sembrava che di tanto in tanto fulminasse con lo sguardo Byron.

I nitriti che Byron emetteva sembravano quasi un richiamo, un lamento. Un grido disperato d'aiuto e spesso con il muso colpiva la spalla di Sakura come a metterla in guardia.

Tale reazione costrinse la giovane rosa a inarcare un sopracciglio e voltarsi ripetutamente indietro per capire se qualcuno o qualcosa li stesse seguendo.

Il sentiero che avevano intrapreso sembrava aprirsi davanti a loro per poi richiudersi alle loro spalle.

Il vento soffiava ed emetteva ululati da brivido

Guardandosi alle spalle Sakura rabbrividì e si strinse maggiormente nel mantello che poco prima Makari le offrì per ripararsi dal freddo durante il viaggio e poi carezzò teneramente il collo di Byron cercando di calmarlo.

Osservò di sotto occhio Makari e in quel momento lo vide ghignare e Sakura rabbrividì nuovamente provando la tentazione di fuggire, ma sarebbe stato decisamente scortese scappare da chi aveva cercato di essere galante offrendole un riparo per la notte.

"Siamo quasi giunti a destinazione milady" esclamò Makari

Sakura gli sorrise mesta.

"Vi ringrazio ancora per la vostra ospitalità, solo non capisco cosa prenda a Byron di solito è un cavallo così obbediente! Forse farei bene a proseguire da sola non arrecandovi altro disturbo dato la ribellione di Byron." Esclamò Sakura portandosi una mano alle guance rosse e cercando di crearsi una via di fuga perché più si avvicinavano a palazzo, più una terribile sensazione le attanagliava la bocca dello stomaco non dandole tregua.

Sakura si trovò a pensare che forse avrebbe dovuto prestare più attenzione al suo cavallo e alle sue reazioni e a maggior ragione adesso, che Byron non le rivolgeva più la parola, Sakura desiderava disperatamente fuggire da Makari o meglio dal suo castello.

Makari le sorrise o meglio ghignò.

Sakura sussultò.

Un brivido le corse lungo la schiena.

Il sorriso di Makari le sembrava così falso tanto da metterle addosso una paura e un ansia disarmante.

"Non temete Milady, il castello è proprio davanti a voi e per quanto il vostro cavallo abbia fatto i capricci, voi avete saputo tenergli testa. Me ne compiaccio, ho davanti una lady con carattere!" esordì Makari.

Sakura si sentì profondamente a disagio nel osservare gli occhi neri e profondi del suo accompagnatore, quando egli scese dal suo cavallo nero e raggiungerla per offrirle un braccio.

Lord PerfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora