Il ballo

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IL BALLO.



Da quando, Naruto Uzumaki, circa due ore prima aveva assistito all'ennesima animata discussione su di lui tra il duca Hiashi Hyuuga e sua figlia Hinata per terminare con l'ennesimo rifiuto del duca al disperato tentativo di Hinata di convincere il padre che in realtà Naruto fosse un bravo ragazzo e che anche se non possedeva alcun titolo nobiliare fuorché quello di cavaliere del re, ed era il possessore del demone più potente che il mondo avesse mai conosciuto, ovvero Kurama. Hinata aveva tentato disperatamente di convincere il padre del fatto che Naruto fosse l uomo adatto a lei arrivando persino a dire al padre che ciò che voleva lei era appunto lui. Hinata davanti al padre non aveva mai osato dichiarare un proprio desiderio ma quella volta lo aveva fatto esordendo con il desiderio di volere Naruto e nessun altro e ricevendo comunque un categorico "no" da parte del duca distruggendo cosi il cuore di Hinata e dello stesso Naruto che aveva preferito darsela a gambe anziché assistere al pianto agonizzante di Hinata.

Naruto si era fermato alla radura, dove anni prima aveva conosciuto Hinata insieme a sua cugina Sakura. L'Uzumaki era sceso da cavallo e si era portato una mano allo stomaco, dove c'era il sigillo di Kurama e lo sbloccò facendo uscire da se la volpe gigante e rossa che si sedette davanti a lui. Naruto la imitò e per un tempo che parve lungo secolo nessuno dei due fiatò, infine Naruto sospirò ed esordì.

"grazie per avermi aiutato a salvare Sakura Kurama." sussurrò prima di lasciarsi cadere di schiena sull'erba fresca. Kurama sgranò gli occhi poi anche lui si accucciò sulle proprie zampe.

"scusa se ti ho rovinato la vita, Naruto" esclamò Kurama con fare mite.

Naruto  sgranò gli occhi poi si alzò su un gomito e lo guardò scuotendo la testa in segno di negazione.

"Non mi hai proprio rovinato nulla." esclamò risoluto Naruto

" Ma se non fosse per me tu e lady Hinata..." iniziò con un mezzo guaito Kurama, ma  Naruto si alzò in piedi e si avvicinò a Kurama carezzandogli l' enorme testone, poi sospirò chiudendo gli occhi.

" Sarebbe stato lo stesso Kurama. Non possiedo il becco di un quattrino e non ho titolo nobiliare. Lo stesso Hiashi Hyuuga non mi avrebbe mai permesso di sposare Hinata e a questo punto voglio rinunciare a lei. " esclamò Naruto. Kurama ringhiò, ma Naruto gli mise una mano sulla bocca per farlo stare zitto poi continuò a parlare.

"Sono stanco di vederla soffrire per me Kurama. Sono diedi anni che continuiamo a vederci di nascosto,ad amarci di nascosto, ad avere una relazione di nascosto, a ridere scherzare e divertirci insieme ma tutto di nascosto. Dieci lunghi anni in cui con lei mi sono sentito me stesso, apprezzato, amato, consolato, coccolato, per la persona che ero. Accettato nonostante avessi te dentro di me.

"Voglio bene a Hinata io...non..." tentò ancora Kurama di parlare ma di nuovo Naruto lo frenò.

"Lo so. Sento quello che senti tu o te lo sei scordato. So che anche tu per la prima volta ti sei sentito accettato senza che qualcuno avesse paura di te amico mio, ma io non ce la faccio più. Kurama,  sono stanco di fare tutto di nascosto. Sono stanco di vedere Hinata costretta a passare del tempo con quei nobili bacucchi che ambiscono solo ad aumentare la propria classe sociale. A me non interessa diventare duca semmai fosse stato possibile sposare Hinata, io volevo sposare Hinata per la persona che lei è, per come mi fa sentire, poi però è arrivato Neji. Neji è un brav'uomo Kurama e forse è meglio che sta sera al ballo la lasci andare via per sempre. Almeno lei potrà essere felice e dimenticarsi di me sposando Neji." Concluse Naruto afflitto.

"Ma Lady Hinata non ama Neji sama Naruto. Lei sarà per sempre infelice se rinunci a lei. Lo percepisco. Sei un eroe Naruto...sei l'unico che può amarla e rispettarla come lei merita e..."

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