VENTOTTO (PARTE SECONDA)

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Lorenza terminò di raccontare quando l'orologio del suo cellulare segnò le due di notte, proprio come quando aveva raccontato la storia di Lena e DeDe. Aveva lo sguardo fisso davanti a sé, con l'aria di chi era immersa nei propri pensieri, e gli occhi lucidi.
Luke, in quel momento, si sentiva triste e provava compassione per la sua migliore amica. Ora che anche lui ci era passato, in un certo senso poteva capire quello che Lorenza aveva provato sapendo che Mauro era innamorato di una ragazza che non era lei. Ce l'aveva anche non poco con quel ragazzo, abbastanza da sferrargli quasi un pugno per aver fatto soffrire in quel modo la sua amica.
<Io...non so nemmeno come chiamarlo> sbottò il diciassettenne. <Quel ragazzo é uno stronzo, e non ti avrebbe meritato, Lore, come non merita tutte le lacrime che hai versato per colpa sua. Elena ha ragione, é stato soltanto cieco e stupido a non capire che splendida ragazza che sei. Ti prego, dimmi che l'hai dimenticato.>
Lorenza fece una piccola smorfia. <É quello che sto cercando di fare da quando ho capito che non mi avrebbe mai amata e che si era soltanto preso gioco di me, quando ho deciso di mettere una volta per tutte la parola FINE a tutta questa storia. Pensavo che venendo qui in Inghilterra sarebbe stato ancora più facile dimenticarmi di lui. Non lo avrei più visto per un anno intero, avrei pensato ad altro, avrei fatto nuove conoscenze e chissà che magari non avrei trovato proprio qui il mio vero amore. Invece c'è sempre qualcosa che me lo fa ricordare, anche una semplice banalità. E, non so nemmeno per quale motivo, ma finisco sempre nell'imbattermi in una foto di loro due che si sbaciucchiano. Non reagisco più come subito dopo la scoperta, ma fa ancora abbastanza male.> Si mordicchiò il labbro inferiore. <Non sai quanto sarò felice quando vedrò una foto di loro in cui si baciano e non sentirò più il cuore farmi male.>
<Io credo che accadrà molto più presto di quanto tu immagini> le disse Luke. <Sei una ragazza forte e coraggiosa. Tu stessa hai detto che non reagisco più come circa un anno fa, quindi questo vuol dire che stai già iniziando a dimenticarlo. Piano piano, ma ce la farai. Non potrai essere innamorata di lui per tutta la vita, e passare il resto dei tuoi giorni a struggerti ricordando quello che ti ha fatto.>
Lorenza stette qualche secondo in silenzio. <Sai, Lukey, io ho paura. Ma non temo di non riuscire a dimenticarmi di Mauro, piuttosto ho paura che non riuscirò più ad innamorarmi, a fidarmi di un ragazzo, o peggio ancora, che non riuscirò mai a trovare il vero amore. Ho paura. Tutti i ragazzi che incontro si soffermano solo sul mio aspetto fisico e mi prendono in giro, per i miei capelli, perché sono grassa, o anche per altri motivi, ad esempio perché sono brava a scuola. Se sono un po' più intelligenti, invece, e mi conoscono meglio, allora scherzano con me e mi considerano quasi come loro amica, ma sono pochi quelli che si comportano così con me. Siete solo tu, Ash, il mio amico Alessio, e anche Cal, nonostante ci punzecchiamo otto giorni su sette. Nessun ragazzo, però, mi attrae come aveva fatto solo Mauro. Lo so che avrò tutta la vita davanti per innamorarmi, ma quando vedo che la maggior parte delle mie compagne ha un fidanzato mentre io non ho ancora nemmeno dato il mio primo bacio, mi chiedo cosa ci sia in me che non va. Perché nessuno é ancora riuscito ad andare al di là dei miei capelli troppo biondi per un'italiana e delle cosce troppo grosse, e a capire come sono internamente? Forse sogno troppo, e chiedo troppo, ma desidero soltanto trovare l'amore della mia vita. Quella persona che sentirà la mia mancanza anche per poche ore e mi accoglierà con un sorriso raggiante quando mi rivedrà, quella persona per la quale saprò di essere importante tanto quanto lei lo sarà per me, per la quale mi sveglierò felice la mattina solo per vedere il suo sorriso e per sentirmi dire che mi ama, che vivrà al mio fianco e che mi starà accanto qualsiasi cosa accada. Un amore come quello dei miei nonni, che si amano da più di cinquanta anni, o dei miei genitori, che sono sposati da diciotto anni.>
Luke le rivolse allora un sorriso, e le prese una mano, stringendogliela. <Non sogni troppo, credimi. É un bellissimo desiderio il tuo, ed é ancora più bello vedere che hai accanto a te degli esempi così saldi e sinceri di amore vero. Riuscirai a trovarlo anche tu il tuo vero amore; magari tra un mese qui in Inghilterra, o forse tra tre anni, ma lo troverai, ne sono certo. Ci sarà un ragazzo che ti saprà guardare con i giusti occhi e ti amerà per come sei, sia internamente che esteriormente. Per quanto riguarda quegli stupidi che ti prendono in giro, da ragazzo posso dirti che, purtroppo, noi maschi certe volte sappiamo essere degli stupidi e diciamo e facciamo cose senza accorgerci di quello che potremmo far soffrire a chi le subisce, ma non tutti sono così. E poi, sei stata proprio tu quella a dirmi che bisogna fregarsene di quello che dicono. Non sei grassa, sei soltanto un po' più in carne rispetto alle altre ragazze ma sei ben proporzionata, e i tuoi capelli e la tua altezza vanno benissimo così. Non dobbiamo essere tutti uguali, devono essere loro ad imparare a guardare loro stessi.>
Lorenza gli sorrise di rimando. <Sono le mie parole. Sono contenta che le ricordi, Lukey. Mi fa anche piacere vedere che questa volta sei tu a consolare me, e stai facendo del tuo meglio per consigliarmi. Lo apprezzo molto, davvero. Grazie.>
<Te lo devo. Tu mi hai già ascoltato più di una volta> rispose l'australiano.
<Oh, Lukey, ti prego. Non ho versato una lacrima per buona parte del mio racconto, non farmi commuovere proprio adesso> scherzò la ragazza.
<Ma é la verità. Come é vero che da adesso farò meglio a dimenticarmi di Michael.>
A quelle parole Lorenza scattò sul letto come una molla. <No! Non farlo!>
Il diciassettenne la guardò confuso. <Perché non dovrei? Lui é fidanzato, sta per sposarsi, e comunque, anche se non fosse così, lui non é gay e non si fidanzerebbe mai con un ragazzo come me. E nemmeno io lo sono, dopotutto. Questo é il segnale che mi consiglia di allontanarmi da una situazione che sarebbe troppo difficile da gestire se no. É meglio che mi dimentichi di lui ora, visto che sono ancora in tempo, perché tanto noi due non avremo mai un futuro, esattamente come te e Mauro.>
Lorenza, però, scosse la testa. <Scusami, Lukey, ma io non sono d'accordo. É vero che la tua storia può essere molto simile alla mia in alcuni punti, soprattutto per quanto riguarda l'essere innamorati di una persona che ama già qualcun altro, ma alla fin fine io e Mauro non eravamo destinati a stare insieme, invece tu Michael... Io credo che qualcosa tra voi dovrà succedere. Me lo sento. Non so spiegarti il perché, ma sento che sarà così. Forse sono veramente una medium.>
<Potresti guadagnare un bel po' di soldi, se fossi brava ed azzeccassi le predizioni> ridacchiò Luke.
<Sì, forse, ma ora non cambiare argomento, furbetto. Okay, con molte probabilità Michael non é gay, però nemmeno tu lo sei ma ti sei preso una cotta per lui. Non si può mai sapere. E poi, scusami, Michael ti ha detto del suo matrimonio solo oggi, ma mi sembra che avete già avuto un'altra occasione in cui poteva dirtelo. Forse queste nozze sotto sotto non lo convincono appieno, altrimenti andrebbe quasi ad urlare ai quattro venti che sta per sposare la donna della sua vita.>
<Bé, ci sono persone riservate, che non vogliono dire i loro affari a tutti. Michael mi sembra il tipo.>
<Mai sentito parlare dei dubbi e dei ripensamenti dei futuri sposi pochi mesi prima delle nozze?>
L'australiano sospirò. <Sì, ma adesso mancano sì é no sette mesi al matrimonio di Michael, non due mesi.>
<E allora? Non cambia molto se ci pensi. I preparativi sono sempre quelli, l'ansia é forse un po' meno ma é presente sin dall'inizio. Come ti é sembrato quando te l'ha detto? Felice da brillargli gli occhi, o scocciato della serie "oh, porca zozza, devo sposarmi quella noiosa della mia fidanzata. In realtà é lei che mi ha costretto a metterle l'anello al dito, io mica volevo farlo. Mi sa che tra due giorni le dico che non la amo più e mando a monte tutto"?>
L'australiano, però, rivolse alla sua migliore amica uno sguardo che diceva "ti prego, non continuare".
<Okay, non insisto> si arrese a quel punto Lorenza, emettendo un piccolo sbuffo. Poi controllò l'ora sul suo cellulare. Si era fatto davvero tardi. <Forse é meglio se andiamo a dormire. Domani ci aspettano le prime prove della band. Wow, che bello! Non vedo l'ora per voi.>
Luke sorrise di fronte all'entusiasmo della ragazza, ed annuì. <Anche io sono curioso di vedere cosa riusciremo a combinare.>
Lorenza fu sul punto di dire ancora qualcosa, ma alla fine si limitò a rivolgere un sorriso al suo amico. <Ciao, Lukey. Grazie ancora per avermi ascoltato. Sei un amico.> Gli lasciò un veloce bacio amichevole sulla guancia augurandogli la buonanotte, e poi si incamminò verso la porta.
<Lorenza, aspetta> la fermò però Luke un ulteriore secondo. <Mi prometti che ti dimenticherai di Mauro e che riuscirai ad innamorarti di nuovo?>
Lei lo guardò un attimo. <Sì, ma solo se anche tu mi prometti che non ti dimenticherai di Michael.>
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SPAZIO AUTRICE
Salut, people!!! Guardate che brava, sono riuscita ad aggiornare tre storie nel giro di tre giorni. *si applaude da sola come una cretina*
Oh Gosh, Luke vuole dimenticare Michael... Luke, ti prego, dicci che non la farai!! Perché non lo farai, vero??! (Glielo chiedo io, ma il bello é che sono io quella che scrive. Mah). 😂
Se il capitolo vi é piaciuto fatemelo sapere con un voto ed un commento. Nel prossimo ci saranno le famose prove della band e momenti muke. 😍
Ora vado a finire di tradurre Luke and the boy next door (sto traducendo come una computer in questi giorni, ho troppa voglia di tradurre, AIUT!) E dedico il capitolo a mukeislife94 , perché segue e vota sempre le mie storie (grazie, davvero, sei gentilissima!), per i complimenti che mi ha fatto e perché ha iniziato a scrivere una storia con le sue manine!
Brava!! Se vi va andate a leggerla, la trovate sul suo profilo ed é molto carina.
Au revoir, people! A presto! ❤️

Solo Per Te (Muke)Where stories live. Discover now