Capitolo Uno

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È un fatto universalmente noto che un cantante di talento provvisto di carisma e un viso attraente non possa fare a meno di un contratto discografico. Per poco che si conoscano i sentimenti o le intenzioni di un cantante al momento del suo primo apparire nell'ambiente musicale londinese, le case discografiche lo considerano legittima proprietà dell'una o dell'altra.

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Louis apre gli occhi. Gli sembra di esserseli strofinati con la carta vetrata. Con un gemito li chiude e rotola giù dal letto. Mentre giace su di un tappeto sul pavimento della sua casa molto snob, maledice il giorno in cui ha posato lo sguardo su Niall Horan. Accidenti a te, Niall, pensa e tenta persino di scuotere il pugno, ma, al momento, le sue braccia non rispondono a sufficienza ai suoi comandi. Forse è ancora un po' ubriaco.

Si spinge sperimentalmente sui gomiti. No, troppo presto. Gli si rivolta lo stomaco. Non importa, dormi semplicemente un po' sul pavimento, pensa, mentre riappoggia la testa sul soffice tappeto su cui è caduto. Utile. Torna ad appisolarsi.

Si sveglia per un brusco martellare alla testa. Oppure i colpi sono reali e provengono dalla porta della sua stanza.

"Louis? Lou! So che sei in casa! Dove sei?"

"Fottuto cazzo, Zayn. Chiudi quella cazzo di bocca," geme mentre si rigira, premendo il volto contro il tappeto. "Perché sono sul pavimento?"

"Cosa ci fai sul pavimento, amico?" Zayn è entrato nella sua stanza. Louis decide debbano chiaramente discutere dei confini. Di nuovo.

"Dormo cazzo. O almeno ci provavo." Si lamenta mentre cerca di sedersi e fallisce.

Zayn lascia andare una risatina. "Non capirò mai cosa ti faccia pensare di poter tenere il passo con Niall."

Louis è stato per caso appena toccato da un piede? "Ti spaccherò il fottuto culo se proverai di nuovo a toccarmi col fottuto piede," grugnisce Louis da terra.

"Amico, non credo tu riesca ad alzarti dal pavimento o fare qualsiasi altra cosa in questo momento. Almeno non senza il mio aiuto. Abbiamo una riunione tra un paio d'ore, e sapevo che con ogni probabilità avresti avuto bisogno di me."

Louis solleva una palpebra per guardarlo. "Ed. Giusto. Beh, non restare lì impalato, cazzo Zayn. Aiutami ad alzarmi dal dannato pavimento."

Louis è quantomeno seduto a letto quando Zayn torna con il suo thè. "Ah Z, sei il migliore, amico."

"Thè a letto. Ti sto viziando." Zayn scuote la testa con una risata mentre si siede ai piedi del letto.

Louis prende un sorso con cautela. "Nah. Merito di avere qualcuno che si prende adeguatamente cura di me. Adesso, a che ora dobbiamo vedere Ed allo studio?"

"Abbiam ancora un po' di tempo nel caso tu voglia mangiare da qualche parte prima di andare. Non si può scrivere con lo stomaco vuoto."

"Sì, perderei tutta l'ispirazione senza un cheeseburger."

Zayn solleva soddisfatto il pollice. "Questo è lo spirito. Adesso, ti prego va' a fare una doccia. Puzzi di sigarette e vomito."

"Maleducato. Emano un profumo paradisiaco tutto il tempo. Vuoi annusare?" Louis si getta su lui e strofina l'ascella sul volto di Zayn mentre quest'ultimo lo spinge via, sputacchiando.

"Vaffanculo, Tommo. Adesso anche io ho bisogno di una doccia. Disgustoso."

"Ah. Lo adori. Ora vattene, a meno che tu non voglia guardare il mio culo nudo mentre entro nella doccia."

Just Hear This and Then I'll Go - Italian TranslationWhere stories live. Discover now