Capitolo 66

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Cameron's pov.

La stringo fra le mie braccia. Lei si gira e mi bacia dolcemente, poi affonda la sua testa nell'incavo del mio collo.

Sorrido e aspiro il suo profumo dolce e delicato.

La mia tasca vibra. Afferro il cellulare e leggo alla svelta il messaggio.

Cazzo.

-Chi é ?- domanda lei sorridendo.

-Nulla- sussurro freddo.

-Sicuro?- chiede Beth allontanandosi.

-Devo andare- rispondo girandomi. Non riesco nemmeno a guardarla negli occhi, la lascio lì da sola, solo perché non so affrontare le difficoltà.

Passo una mano frai miei capelli e cammino svelto mentre mi lascio la sua figura alle spalle.

Prendo il cellulare e compongo quello stupido numero.

《Che vuoi?》 Chiedo innervosito.

《Nervoso?》 Domanda ridendo.

《Fanculo》 rispondo riattaccando.

Poso il telefono sulla vecchia panchina di legno e mi allontano.

Sono così stupido, mi sento solo uno schifo, mi sento un vigliacco, mi sento solo quel bambino di tanto tempo fa che aveva paura di tutto. Scaccio i pensieri della mia infanzia e accendo una sigaretta. In questi giorni sto fumando più del solito.

La faccia di Beth mi ritorna in mente. Il suo viso così spaesato e il suo sguardo interrogativo sul mio cambiamento di umore. La cosa che mi da più fastidio è che deve rimetterci lei. Perché sono così? Non potrei fare solo che nulla stesse accendendo? Non potrei semplicemente nascondere?

Sono un disastro, un completo disastro. Tiro un calcio al muro e mi appoggio su di esso. Aspiro il fumo e lo butto fuori piano.

Chiudo gli occhi e mi lascio scivolare.

Sono un ragazzo, un uomo, non dovrei sentirmi così, dovrei solo essere capace di proteggere la mia piccola.

Mi alzo e mi chiudo in camera mia.
Metto la musica a tutto volume e aspetto che i pensieri volino via con le dolci note della melodia.

Lei mi ha cambiato cazzo. Se non ci fosse lei, adesso non starei così male solo per starle nascondendo una piccola cosa. Forse tanto piccola no.

Fisso il muro bianco mentre qualcuno bussa alla porta. Rimango fermo. Quando il rumore diventa più frequente vado ad aprire.

-Chi cazzo è?- urlo.

Mi trovo Beth davanti. Col mio cellulare in mano e che guarda in basso.

-Posso entrare?- domanda in un bisbiglio.

Sospiro e le lascio posto.

Mi siedo sul letto mentre lei rimane in piedi davanti a me.

-Lo hai lasciato in giardino- dice porgendomi il cellulare.

Lo afferro con violenza e lo poso sul comodino.

Mi fa così male trattarla così, ma ... Dio non so nemmeno cosa sto facendo.

-Cosa c'è Cam?- chiede accarezzandomi la guancia. Mi scosto e lei ritrae la mano offesa.

-Perchè mi tratti così? Chi era prima al messaggio?- continua incorciando le braccia al petto.

-Nessuno, sono solo nervoso- mormoro non guardandola.

-Dai dimmelo Cam, ti conosco e so che sai fingere bene, ma se stavolta non ci riesci significa che è grave- mormora lei sedendosi accanto a me.

Appoggio la sua testa sul mio petto, ma io non la stringo come faccio sempre.

-Cam devo preoccuparmi?- chiede con sguardo smarrito.

-No non è nulla piccola- rispondo baciandole la fronte.

-Non staresti così se non ci fosse nulla- mormora.

-Non ho niente cazzo!- esclamo ad alta voce.

Lei sobbalza e si sposta dal mio petto.

-Scusami se mi preoccupo per te!- Strilla Beth.

Mi passo una mano fra i capelli.

-Senti Cameron dimmi cos'hai- dice fredda.

Mi alzo e scuoto la testa.

-Nulla Beth, nulla!- urlo.

Mi sento uno schifo.

-Dimmelo Cameron! Chi te lo ha mandato quel messaggio?!- grida quasi piangendo. Spero non si metta a singhiozzare se no potrei crollare da un momento all'altro.

-Non pensare di potermi convincere a parlare con le tue lacrime - urlo.

Non so nemmeno cosa sto dicendo. Le parole mi escono dalla bocca senza nemmeno riflettere, anche se non le penso.

Leggo nel suo viso un fascio di disprezzo e delusione.

Scuoto la testa.

-Pensi questo di me?- domanda lei ridendo nervosamente.

-No io...- non so nemmeno cosa dire.

-Sei uno stronzo- dice tirandomi uno schiaffo.

Sta per andarsene, ma la blocco per un braccio.

La guardo senza dir nulla.

Lei si ritrae e un velo di lacrime le ricopre i suoi occhi cupi e tristi.

-Cos'hai Cameron?- chiede respirando profondamente.

-Nulla, va' ora- mormoro mollandole il braccio

Lei mi guarda, ma non si muove.

-Vattene!- urlo tirando un pugno al muro.

Lei scuote la testa ridendo con disprezzo ed esce dalla camera sbattendo la porta con tutta la forza che ha, mentre le lacrime ormai le rigato il viso.

-Cazzo!- urlo tirando un calcio alla parete.

Passo una mano suoi miei capelli e respiro profondamente.

Un enorme nodo alla gola m'impedisce di respirare.

Mi lascio scivolare sul muro e butto la testa all'indietro chiudendo gli occhi.

Nuovo capitolo💕 allora? Come state? Vi é piaciuto il capitolo💜

Voglio tantissimi commenti!

Vi amo tutti, ogni singola persona❤

A presto. ❤

Just You And I || Cameron DallasWhere stories live. Discover now