Capitolo 73

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Chiudo gli occhi ed osservo il muro bianco dell'aula davanti ad essi. I giorni sono passati lenti in queste due settimane, il suo sguardo sfiora di sfuggita il mio, senza mai intrecciarlo.

Il suo silenzio mi tiene sveglia ogni notte, sono due settimane che mi rifugio sul terrazzo sperando di non pensare, ma invano. Le stelle sembrano parlarmi nel blu della notte mentre la città di New York non mi è mai sembrata così triste e annegata in un silenzio soffocante, che mi toglie il respiro ogni minuto che passa, lento e che mette quasi soggezione.
Continuo a camminare fra i corridoi mentre le voci delle persone sembrano ovattate alle mie orecchie, i loro sguardi mi rendono indifferente mentre continuo a stringere  il mio album da disegno fra le braccia, pressato sul petto.

Ingoro il suo sguardo e continuo a camminare verso la mia strada, anche se vorrei girarmi indietro.

Esco dalla scuola e vado verso la spiaggia, poso un telo sopra la polvere dorata e mi siedo su di esso, con le dita delle mani che vengono accarezzate dall'acqua limpida su cui potrei persino specchiarmi. Il sole è ancora alto, ma piccoli soffi di vento mi  baciano il collo e le guance pallide.

Infilo le cuffiette e annego tutto quello che ho dentro in una dolce melodia, mi accoccolo sul telo e porto le gambe al petto.

Immagino le sue mani giocherellare con i miei riccioli biondi e lunghi, mentre l'acqua del mare sfiora i nostri visi sorridenti e gioiosi. Sbatto le mie lunghe ciglia, una prima volta, una seconda ed una terza e pian piano l'immagine che avevo in testa diventa più annebbiata e trasparente, mentre si confonde con le onde che sembrano spingere gli scogli.

Chiudo gli occhi mentre i miei capelli dorati si confondono con la sabbia che volteggia in un soffio.

-Beth- la sua voce sembra così vicina, quasi mi sfiora il petto.

-Beth- ripete Cameron.

Sbatto le ciglia pensando sia solo la mia immaginazione, ma il suo profumo mi avvolge il corpo.

Mi giro e vedo la sua figura stesa sulla sabbia, mentre il suo sguardo è rivolto al cielo.

Non rispondo, mi limito solo a deglutire rumorosamente.

-Mi manchi- sussurra lui girando il capo verso di me.

Trattengo il respiro per un secondo, poi annuisco.

-Io? Io ti manco?- domanda Cameron muovendo velocemente le labbra.

Mi mordo il labbro e mi giro dall'altro lato.

-Devi dirmelo- afferma torturandosi le dita.

-E se non mi mancassi?- chiedo infilandomi le unghia dentro il braccio per cercare di  mantenere il controllo.

-Vuoi dirmi che non ti manco?- domanda stringendo i denti.

-No- mormoro soffocando le mie parole.

La sua mano si posa sul mio fianco e lo accarezza dolcemente.

Mi scosto.

-Non serve a nulla fare così- ringhio stringendomi nella maglia.

-Sì, lo so- risponde lui respirando profondamente. Il rumore del mare sembra essersi bloccato nello stesso momento in cui abbiamo iniziato a parlare, tutto tace ascoltando solo i nostri respiri ed i nostri sussurri.

-Ognuno dei due ha fatto la propria scelta- dico decisa.

Mi alzo ed inizio a camminare lungo la spiaggia, lui corre dietro di me e quando mi raggiunge afferra il mio braccio.

Mi scrollo dalla sua presa e continuo a passeggiare sulla riva del mare, con i piedi che toccano l'acqua gelida.

Alzo lo sguardo e vedo i suoi occhi color caramello bruciare sul mio viso.

Just You And I || Cameron DallasWhere stories live. Discover now